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Is the THC really at risk? Impact of a THC slowdown

Traduzione in italiano, per gli utenti italiani non dotati di skills linguistici in inglese, della conferenza online di YouTube denominata: Is the THC really at risk?, Impact of a THC slowdown

Is the ThermoHaline Circulation really at risk?
Filmato del 2012 che inizia a diffondere i cambiamenti che stanno avvenendo nella THC (TermoHaline Circulation alias Circolazione TermoAlina), stanno mutando in itinere l'Europa ed il clima artico in questi ultimi decenni. Conoscendo se, quando, come i maggiori cambiamenti nella Circolazione Termoalina impatteranno nel medio termine, si potrà comunicare al pubblico ed al settore privato la conoscenza dei rischi, l'orizzonte temporale ed i possibili cambiamenti climatici e come adattarsi a questi. Il progetto THOR è stato attivo dal 2008 al 2012 cercando d'investigare sui meccanismi e gli impatti sulla stabilità climatica nell'emisfero europeo del nord Europa.
Sono le correnti marine un importante driver di stabilizzazione del clima sul pianeta, redistribuiscono calore nel mondo portando acque calde al nord, dove il plancton ed i pesci prolificano e trasportando acqua fredda salata nelle zone più calde a maggior irraggiamento solare e tra queste numerose correnti la AMOC con il suo meccanismo di circolazione termoalino (salinità e temperatura) è una delle correnti più importanti, specie per il Nord Europa.

Siamo abituati a vivere in un clima stabile e ciclico ma l'attività umana sta cambiando il clima ed anche la circolazione termoalina delle correnti marine sta reagendo alle attività dell'uomo.

Il progetto THOR attivo dal 2008 al 2012 mirava a comprendere la fisica della Circolazione TermoAlina e modellizzare i rapporti di causa ed effetto, al fine di permettere agli scienziati di fare previsioni d'impatto, circa cosa potrebbe accadere se cambiasse la temperatura oltre un certo limite, se cambiasse la salinità oltre un certo livello, cosa potrebbe accadere o cosa sta già accadendo oggi, all'interno del motore termoalino.

Quali effetti climatici si produrrebbero un rischio sulla Circolazione Termoalina in nord Europa?!

400 milioni d'Europei vivono sulle coste del Nord Europa, di certo un cambiamento del genere impatterebbe sulle rese del grano e ci sarebbero migrazioni. Ci sono stati 22 gruppi di ricerca coinvolti nel progetto THOR da 9 diverse nazioni, al fine di fare previsioni a 10 e 15 anni, per avere un'orizzonte temporale adeguato per adattarsi agli imminenti cambiamenti climatici.

La AMOC parte dal golfo del Messico e dall'Equatore e poi si separa in due bracci: il primo si dirige verso la scandinavia, il secondo verso il nord del Canad. Quando questo flusso si raffredda, sprofonda in quanto salata e pesante oltre che fredda, e questo è il motore primario del meccanismo termoalino, che muove l'interno nastro trasportatore della AMOC, l'acqua fredda ritorna nelle zone calde, scorrendo lungo il profondo fondale. La portata di tale corrente è stimata tra i 15-20 milioni di metri cubi al secondo, che significa qualcosa come 15 o 20 volte in più della portata di tutti i fiumi nel mondo!.

Senza la AMOC l'acqua all'equatore sarebbe molto calda mentre al polo l'acqua sarebbe molto fredda!. Al momento il campione del 2008-2012 non sembra indicare massivi cambiamenti del meccanismo THC, ma perchè occorre continuare a monitorare la THC?!

Perchè è stato ricostruito il clima del passato, nel Dryas recente, sfruttando i dati dei sedimenti e delle carote gelate estratte dai ghiacci, è stata inferita salinità e temperatura del passato della AMOC, i dati mostrano che la AMOC ebbe a seguire da vicino i cambiamenti metereologici del Dryas. La AMOC ebbe quindi a bloccarsi nel Dryass recente tra il 12800AC-11500AC mentre nella piccola era glaciale forse ebbe a rallentare. La AMOC non è stabile e costante, ma risponde ai cambiamenti meterologici in atmosfera con una latenza di 10 anni circa.

Esistono quindi dei "boiling point" detti anche "tipping point" che una volta superati causano un cambio del sistema, generando un nuovo stato non più reversibile. Dal 2012 s'osserva un crescente scioglimento della Groenlandia da cui irrompe acqua fredda non salata, c'è uno scioglimento della calotta polare che determina un diverso albedo con temperature del mare che tendono a salire e che erodono in modo crescente la calotta polare, innescando tutti questi meccanismi dei letali positive feedback. Entrambi i processi (melting della Groenlandia e melting del'Ice cap al polo Nord) impattano di certo sul meccanismo termoalino. Aggiungendo quindi questi dati ai modelli matematici, si scopre che la AMOC collasserà!. E questo è un fatto che oggi (nel 2012) deve essere tenuto in considerazione. Il futuro non è nero non stiamo andando verso un'era glaciale, ma l'uomo ha un impatto sul clima e continuando di questo passo, le cose andranno in un determinato modo, così come i modelli fisici sulla THC hanno previsto.

Impact of a thermohaline circulation slowdown
Richard Tol professore d'Economia ed Economia nel Climate Change all'Università del Sussex, lezione del 9/12/2015.
La AMOC parte dal Golfo del Messico e dall'Equatore, risale il nord America portando acqua calda e salata, poichè è acqua più calda dell'acqua dell'oceano che attraversa, tende ad evaporare più rapidamente, raffreddarsi mitigando il clima e poichè si raffredda poi collassa in quanto acqua fredda e molto salata vicino al nord del Canada e vicino alla Scandinavia. L'acqua molto fredda e salata si muove lungo il profondo fondale marino e ritorna verso il Golfo del Messico e l'Equatore per poi riscaldarsi. 

Questo è il meccanismo TermoAlino della AMOC, il grande nastro trasportatore di calore che bilancia gli squilibri termici nell'Oceano Atlantico con grandi impatti in Nord Europa, portando calore e mitigando il clima. C'è molta energia e molto calore che viene trasportato nel nord Europa il quale è una zona molto più calda di quello che non sarebbe, rispetto ad altri territori alla stessa latitudine. Lo stesso meccanismo termoalino lo si ritrova nelle correnti marine nell'Oceano Indiano e nell'Oceano Pacifico e vicino all'Antartide. 

La AMOC e con il suo meccanismo THC non è un meccanismo robusto ma assai fragile: è stato ricostruito il clima metereologico e la salinità/temperatura del mare nel Dryas recente e come indicano i dati, vi è stato un profondo cambiamento climatico tra 12800AC-11500AC ed oggi la maggioranz degli scienziati ritiene che tale schock climatico sia stato causato da uno STOP della AMOC. 

Un terremoto potrebbe aver aperto una via d'acqua nel nord America, mettendo in direta comunicazione i grandi laghi del nord America con l'Oceano Atlantico. Un'enorme massa d'acqua dolce e fredda si è rovesciata sopra la AMOC, determinandone lo stop. L'acqua non era più sufficientemente salata per sprofondare, non era più sufficientemente calda per evaporare. 

Questo non sta accadendo oggi, non ci sono ghiacci a sufficienza in nord America. Quello che c'è oggi è un riscaldamento climatico che impatta nel nord Atlantico portando più pioggie in mare, oltre al fatto che c'è lo scioglimento della Groenlandia la quale rilascia in modo incontrollato ed incontrollabile enormi quantità d'acqua dolce e fredda. Questo impatta abbassando la salinità della AMOC ed abbassando la temperatura della AMOC: è quindi plausibile attendersi un blocco della AMOC oppure un suo drastico rallentamento. In ogni caso si avrà un forte e drastico raffreddamento del nod Europa simile ma non così pesante, come quello descritto dal film "l'Alba del giorno dopo". Nella storia umana tutti i periodi freddi hanno portato migrazioni e quindi guerre.

Costruendo scenari in termini di crescita di pil (asse Y) e variazioni climatiche da climate change (asse X) ci saranno poche nazioni che ne guadagneranno e moltissime che avranno a subire danni da climate change, stando alle stime effettuate. Ovviamente i paesi poveri sono le nazioni più vulnerabili ai danni da climate change e saranno quelle che ne soffriranno di più, anche a causa della salita del livello del mare. E' possibile creare una funzione matematica per un calo/salita delle temperature per stimare gli impatti economici del climate change che hanno un saldo totale negativo.

I modelli climatici moderni sfruttano modelli matematici metereologici in combinazione con modelli oceanici e tutti danno per acquisito il fatto che ci sarà un rallentamento della AMOC. In questi modelli gli impatti sono moderati come danni da climate change ad un -1°C di raffreddamento medio.
  • Gli impatti più drastici sono studiati inserendo nei modelli l'istantanea comparsa di acqua fresca e dolce nell'Oceano Atlantico. In questi altri modelli gli impatti per molte nazioni sono rilevanti, tra i -2°C a -3°C di raffreddamento medio.
  • Poichè la AMOC non crea calore ed energia ma lo trasporta, nel Mar dei Caraibi e nell'Oceano Atlantico all'Equatore l'acqua del mare sarà molto più calda, per cui questo creerà molti uragani con conseguenti danni, potenziati anche dalla salita del livello degli oceani, per melting dei ghiacci polari.
La funzione dei danni da climate change ha una freccia negativa ed un saldo aggregato negativo, ci sono però delle varianti che possono influenzare la funzione di stima dei danni da climate change: 1-nello scenario di modesto riscaldamento con ampio raffreddamento per stop della AMOC che fa cambiare il segno della funzione da valori negativi a vicini a zero. 2-Severo riscaldamento climatico e modesto raffreddamento per rallentamento della AMOC che riduce gli alti danni verso valori lievemente più bassi. Questo perchè uno stop della AMOC riduce di poco gli effetti negativi di un riscaldamento globale.