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Sea level is rising faster and faster

Traduzione in italiano, per gli utenti italiani non dotati di skills linguistici in inglese, della conferenza online di YouTube denominata: Sea level is rising faster and faster

Paul Beckwith professore di climatologia al dipartimento di Geografia all'università di Ottawa, propone in YouTube la sua conferenza.

Il cambiamento climatico sta accelerando, con esso le emissioni di gas serra (CO2 ed altri gas serra) che provocano un innalzamento della temperatura media, particolarmente percepita ai poli, che sono le zone più termosensibili ai cambiamenti del clima. Al crescere della temperatura media, le indicazioni sin'ora osservate indicano trend non lineari, per cui è ragionevole attendersi rapidi innalzamenti del livello dei mari, come effetto del riscaldamento e scioglimento dei ghiacciai e forte riduzione di massa dei ghiacci ai poli.
Massicci inserimenti d'acqua negli oceani oltre a far innalzare il livello degli Oceani, causeranno in talune zone (Europa) un raffreddamento (per blocco della AMOC). Le osservazioni da satellite dai primi anni novanta sino ad oggi, indicano una salita del livello degli oceani di circa 3mm l'anno, ma è logico attendersi trend esponenziali e non lineari, in accordo con le misurazioni di melting del ghiaccio.

I +3mt previsti d'innalzamento degli oceani dopo il 2100 sono una stima errata in quanto è ragionevole attendersi prima del 2050 un innalzamento di circa +1.3mt in accordo con le misurazioni del melting del ghiaccio.

Altre stime danno una risalita del livello del mare di +1.5mt entro il 2050 in accordo con quanto ebbe a discutere il senatore Kerry nell'incontro del COP22 a Marrakech 2016 circa un forte tasso di melting del polo sud che potrebbe anche raddoppiare, causando +3mt entro il 2050.

Un cittadino di Miami o della Polinesia è già a contatto con questi problemi con alta marea, uragani, piogge ed alluvioni (minori impatti si avranno nel breve periodo nei mari chiusi, per i quali occorrerà più tempo per allinearsi al nuovo livello degli oceani) . 260MLN di persone attualmente vivono sulle coste di conseguenza saranno direttamente coinvolte in tale fenomeno, per cui si avranno massicce migrazioni e pesanti distruzioni di infrastrutture che finiranno sotto il livello del mare con impatti sugli stock di acqua potabile a causa delle infiltrazioni di acqua salata.

L'alta temperatura in crescita sulla Terra causata dal climate change (a sua volta causato dalla combustione di carburanti fossili per la produzione di energia) i ghiacci tendono a sciogliersi, abbandonando la forma solida per tornare allo stato liquido. Questo fenomeno fisico non è governabile dall'umanità e c'è poco da fare essendo attinente al mondo della termodinamica (una branchia della fisica). Non cresce solo il livello degli oceani, ma appunto cresce anche il rateo di crescita del livello degli oceani, causato dal melting dei ghiacciai.

La gente tende a pensare come un rischio futuro e quindi distante, ma il 2050 è molto vicino e relativamente vicino nel tempo della storia umana, distando ad oggi appena pochi decenni. Gia qualche tempo fà è stato osservato un rallentamento della AMOC che si è immediatamente trasformato in alte maree più intense sulla costa Nord Americana, quindi è errato pensare che un incremento degli oceani nel breve periodo, produca ovunque sulla Terra gli stessi effetti.

Questo è vero nel lungo periodo ma non nel breve, dato un incremento degli oceani, dato che i primi terreni ad essere sommersi dalle acque sono le coste basse ed i terreni prossimi al livello del mare. La situazione si complica se invece che contemplare un'inondazione gentile, si ipotizzano violenti tempeste ed uragani, causati da maggiore energia nell'atmosfera.

Vi sono molte aree a rischio, ma indubbiamente per ragioni geopolitiche, la questione del Bangladesh appare la più problematica con alti rischi in Asia.

Ci sono forti evidenze che entro il 2050 il livello del mare salga appunto di +1mt/+1.5mt

Il tasso di melting del polo Sud quando della Groenlandia e del Polo Nord sono importanti indicatori per stimare in quanto tempo il livello dei mari salirà. La questione in discussione non è infatti se i mari saliranno, ma QUANDO saliranno di livello, considerando un rateo accelerato, come reazione al climate change.

Se infatti s'inserisce un rateo di melting esponenziale partendo da +2mm l'anno di primi del 1880 si scopre che è facilmente possibile trovarsi a +1mt/+1.5mt dal 2070s.

La situazione peggiora se dalle misurazioni della Groenlandia con la formazione di laghetti causati dal melting che scorre sotto i ghiacciai, logorandone la base, si ha un cambiamento di albedo che concorre ad accelerarne lo scioglimento. Questo processo accade sia in Groenlandia dove fiumi sotterranei di acqua dolce fanno da cuscinetto al ghiaccio e corrodendolo dal basso. Allo stesso modo nel polo Sud & Nord il cambio di albedo riscalda l'acqua di mare,e bastano poche differenze di temperatura, per logorare dal basso i ghiacciai ai poli, che anche durante l'inverno restano sottili, non riuscendo a recuperare il ghiaccio perso. Il cambio di albedo influisce quindi sia sulla salinità quanto sulla temperatura dell'acqua del polo nord, andando ad impattare direttamente e massicciamente sul meccanismo termoalino della AMOC. Una volta persa massa di ghiacciai, s'innesta un trend di surriscaldamento ai poli che causa altro scioglimento, non sono processi controllabili dall'umanità e tutto concorre per un trend esponenziale e non lineare come invece è discusso dall'IPCC.

Inoltre dal 2020s o nel 2030s osserveremo il polo Nord interamente ICE FREE, il cambio di albedo del mar polare accelererà lo scioglimento della Groenlandia, a causa della salita del livello del mare (con impatti a catena anche sulle emissioni di gas serra in Siberia) dove le coste sono basse e dove il permafrost (che attualmente intrappola idrati di metano) entra anche in contatto con l'acqua di mare, finendo per sciogliersi, rilasciando enormi quantità di gas metano, che è molto più potente della CO2 per l'effetto serra!.

Ragione per cui le stime si orientano tra:

+1.5mt entro il 2050
oltre +3mt entro il 2100 
infine +7mt dal 2100 sulla crescita del livello degli oceani. 

Le aree soggette ad inondazione per salita del livello del mare, influiranno però positivamente a ridurre la crescita della temperatura, perchè l'acqua di mare ha una grande inerzia e capacità di assorbimento del calore solare, rispetto alla terra che tende a scaldarsi molto più dei mari se irradiati.

Ovviamente la inondazioni possono essere "gentili" con una risalita dell'alta marea, ma possono essere anche "violente" e causate dal uragani e fenomeni metereologici estremi molto frequenti, a causa del cambiamento dei jet streams, i quali rallentano a causa della diminuzione del differenziale termico.