"Fondo Europeo di finanziamento PIGS della fava" e che il veicolo finanziario sia così costituito nel suo portafoglio:
- I tedeschi versino E100.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E100.00 di Titoli di Stato tedeschi.
- I francesi versino E100.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E100.00 di Titoli di Stato francesi.
- Gli italiani versino E100.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E100.00 di Titoli di Stato italiani.
- Gli spagnoli versino E100.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E100.00 di Titoli di Stato spagnoli.
- I portoghesi versino E50.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E50.00 di Titoli di Stato portoghesi.
- I greci versino E50.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E50.00 di Titoli di Stato greci.
Immaginiamo che tutti i titoli di stato abbiano scadenza decennale, in Euro, al tasso dello 0.5% annuo lordo fisso. Questo meccanismo sarebbe utile ai debitori con basso rating, per finanziarsi con costi da tripla AAA, pur non essendo debitori ne meritevoli, ne affidabili.
Il Fondo Europeo di finanziamento PIGS della fava, avendo formalmente attivi per E500.00 emetterebbe dei propri titoli obbligazionari, per pari importo totale, con scadenza decennale, allo 0.5% annuo lordo fisso.
Immaginiamo che inizialmente abbia avuto un erroneo rating AAA riconosciuto dalle agenzie di credito.
Gli Eurobond PIGS della fava, sarebbero comprati da:
- un po' dai petrolarabi per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dai fondi pensione americani, per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dai fondi comuni europei (su raccolta del risparmio gestita), per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dalle assicurazioni europee (ramo danni, vita, rischi vari, RCA), per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dai fondi pensione italiani di categoria, per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dalle banche europee, per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dai risparmiatori europei in risparmio amministrato, convinti di comprare titoli di stato di un nascente Stati Uniti d'Europa.
- i greci decidano di smettere di pagare gli interessi sui propri titoli di stato e che riconoscano alla scadenza dei propri titoli di stato, collocati in portafoglio del veicolo finanziario, solo il 30% del capitale dovuto.
- i portoghesi facciano default per tutto l'importo degli interessi e dei titoli di stato.
- gli spagnoli escano dall'euro e convertano i loro titoli di stato in peseta, deprezzando con la svalutazione della loro moneta circa il 50% del capitale e del relativo gettito interessi.
- Non ci sarebbero più gli incassi di 8 anni di flusso d'interessi dei greci.
- Non ci sarebbe più il rimborso del 100% capitale dei titoli di stato greci alla scadenza decennale, ma solo il 30%.
- Non ci sarebbe più 8 anni di flusso d'interessi dei portoghesi.
- Non ci sarebbe più il rimborso del 100% del capitale dei titoli di stato portoghesi alla scadenza.
- Il flusso d'interessi dei successivi 8 anni sui titoli spagnoli sarebbe inferiore del 50% di quanto si dovrebbe pagare in Euro sui titoli Eurobond, a causa della svalutazione della peseta.
- Il rimborso alla scadenza sui titoli spagnoli sarebbe inferiore del 50% di quanto necessario sui titoli Eurobond in Euro, a causa della svalutazione della peseta
Oppure, alcune emissioni di Eurobond del Padulo diventerebbero insolvibili TOXIC ASSETS (essendo collegati direttamente alla parte dell'attivo che sarebbe sparito, per decisioni unilaterali di Grecia, Spagna, Portogallo) mentre altri titoli Eurobond rimarrebbero liquidi ed esigibili perchè connessi ad altri cespiti dell'attivo.
Questo a meno che Germania, Francia, Italia non decidessero di coprire gli ammanchi finanziari, causati dalle scelte unilaterali di Grecia, Spagna, Portogallo, al fine di mantenere il rating degli Eurobonds al livello AAA.
Sorgono ovviamente alcune domande RAZIONALI:
1-Perchè mai Stati Nazionali con un rating più alto, con uno standing finanziario globalmente riconosciuto e tale da permettere loro di finanziarsi sul mercato a tassi reali negativi, dovrebbero infognarsi in un veicolo finanziario ad alto rischio, correndo l'eventualità di destabilizzare anche il proprio mercato finanziario interno, se addirittura rischiare anche d'essere costretti ad accollarsi debiti altrui?!
2-Perchè mai gli acquirenti di Eurobond dovrebbero accettare un tasso di mercato dal Veicolo Finanziario da rating AAA su un prodotto così rischioso, essendo stato mescolato il rischio emittente in un modo non valutabile dal creditore, che comunque graverebbe nella peggiore dell'ipotesi su ogni specifica emissione di Eurobond, essendo questa collegata ad uno specifico attivo, di cui però il sottoscrittore non ne sarebbe a conoscenza?!
3-Dato che il costo medio del servizio del Veicolo Finanziario non potrebbe essere portato al livello AAA del miglior creditore, ma per ovvie ragioni dovrebbe essere posto al livello di rischio e remunerazione del peggior debitore presente nel pacchetto, chi dovrebbe poi accollarsi gli interessi ed il capitale richiesto e legittimamente dovuto ai creditori su tutta l'emissione Eurobond?!
Immaginiamo adesso che il veicolo finanziario sia invece denominato
"Fondo Europeo di finanziamento PIGS del trenino della rava" e che il veicolo finanziario, sia così costituito come segue nel suo portafoglio:
- I tedeschi versino E100.00 per il principio della rava, l'importo sia allocato in E10.00 di Titoli di Stato tedeschi.
- I francesi versino E100.00 per il principio della rava, l'importo sia allocato in E10.00 di Titoli di Stato francesi.
- Gli italiani versino E100.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E150.00 di Titoli di Stato italiani.
- Gli spagnoli versino E100.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E150.00 di Titoli di Stato spagnoli.
- I portoghesi versino E50.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E90.00 di Titoli di Stato portoghesi.
- I greci versino E50.00 per il principio della fava, l'importo sia allocato in E90.00 di Titoli di Stato greci.
Immaginiamo poi che tutti i titoli di stato abbiano scadenza decennale, in Euro, al tasso dello 0.5% annuo lordo fisso. Questo meccanismo utile ai debitori con basso rating per finanziarsi con costi da tripla AAA, pur non essendo debitori ne meritevoli ne affidabili.
Il Fondo Europeo di finanziamento PIGS della rava, avendo formalmente attivi per E500.00 emetterebbe dei propri titoli obbligazionari, per pari importo totale, con scadenza decennale, allo 0.5% annuo lordo fisso, avendo inizialmente un erroneo rating AAA riconosciutogli dalle agenzie di credito.
Gli Eurobond PIGS del trenino della RAVA, sarebbero classati presso:
- un po' dai petrolarabi per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dai fondi pensione americani, per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dai fondi comuni europei (su raccolta del risparmio gestita), per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dalle assicurazioni europee (ramo danni, vita, rischi vari, RCA), per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dai fondi pensione italiani di categoria, per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dalle banche europee, per diversificare il proprio portafoglio.
- un po' dai risparmiatori europei in risparmio amministrato, convinti di comprare titoli di stato di un nascente Stati Uniti d'Europa.
- Gli spagnoli facciano Default, smettano di pagare gli interessi e che alla scadenza riconoscano solo il 20% del valore dei loro titoli di stato spagnoli.
Immaginiamo che tali perdite siano accollate dei restanti creditori che non vogliano mandare a puttane il veicolo finanziario europeo, non volendo destabilizzare i mercati finanziari mondiali e nazionali. Quindi immaginiamo che tedeschi, francesi, italiani, portoghesi, greci decidano formalmente di coprire le perdite spagnole, accollandosi in pro-quota sul versato capitario, le perdite degli impagati spagnoli.
- Immaginiamo però che nello sforzo finanziario richiesto a Grecia e Portogallo, poi questi paesi, una volta fatti i loro propri conti, decidano che sostanzialmente sia meglio dichiarare default sulla tranche di titoli di stato collocato in portafoglio al veicolo finanziario europeo, non essendo Grecia e Portogallo capaci di coprire 1-le perdite spagnole in proquota, 2-tantomeno il loro flusso interessi per i restanti 8 anni ed il capitale dovuto alla scadenza.
Immaginiamo che i restanti creditori: tedeschi, francesi, italiani per sedare il panico scatenato sui TOXIC ASSETS EUROPEI DAL TRENINO DELLA RAVA, per arginare le turbolenze dei mercati finanziari nazionali e mondiali con ingenti perdite, non vogliano mandare a puttane il veicolo finanziario europeo, ma coraggiosamente i partner europei decidano stoicamente e formalmente d'accollarsi anche le perdite di Grecia e Portogallo, oltre a tutta la perdita Spagnola.
- Immaginiamo però che nel conteggio dello sforzo finanziario, l'Italia decida d'uscire dall'Euro, ridenominare i propri titoli di Stato da Euro a Lire, con una svalutazione del 80% ed immaginiamo che l'Italia non paghi nemmeno stampando proprie Lire, le perdite di Spagna, Grecia, Portogallo dentro al veicolo finanziario europeo.
- Il default spagnolo con 8 anni di cedole non pagate ed a scadenza una perdita dell'80% sui titoli di stato spagnoli.
- Il default greco e portoghese, con 8 anni di cesole impagate, il 100% di perdita alla scadenza sui titoli di stato greci e portoghesi.
- Una perdita dell'80% sul flusso interessi pagati in Lire e non in Euro sulla quota capitaria italiana inizialmente sottoscritta, inoltre una perdita dell'80% alla scadenza sui titoli di stato italiani ripagati in Lire e non in Euro.
L'alternativa sarebbe quella di contenere una parte del BUCO FINANZIARIO dichiarando insolventi solo i TOXIC ASSETS Eurobond PIGS del trenino della rava, inerenti le emissioni direttamente collegate a garanzia in attivo che si sarebbe dissolto per decisioni unilaterali di Spagna, Grecia, Portogallo, Italia. Mentre solo pochi altri titoli Eurobond rimarrebbero liquidi ed esigibili, perchè contrattualmente connessi a garanzia dai cespiti attivi di tedeschi e francesi.
Sorgono ovviamente alcune domande RAZIONALI:
1-Perchè mai Stati Nazionali con un rating più alto, con uno standing finanziario globalmente riconosciuto e tale da permettere loro di finanziarsi sul mercato a tassi reali negativi, dovrebbero infognarsi in un veicolo finanziario ad alto rischio, correndo l'eventualità di destabilizzare anche il proprio mercato finanziario interno, se addirittura rischiare anche d'essere costretti ad accollarsi debiti altrui?!
2-Perchè mai gli acquirenti di Eurobond dovrebbero accettare un tasso di mercato dal Veicolo Finanziario da rating AAA su un prodotto così rischioso, essendo stato mescolato il rischio emittente in un modo non valutabile dal creditore, che comunque graverebbe nella peggiore dell'ipotesi su ogni specifica emissione di Eurobond, essendo questa collegata ad uno specifico attivo, di cui però il sottoscrittore non ne sarebbe a conoscenza?!
3-Dato che il costo medio del servizio del Veicolo Finanziario non potrebbe essere portato al livello AAA del miglior creditore, ma per ovvie ragioni dovrebbe essere posto al livello di rischio e remunerazione del peggior debitore presente nel pacchetto, chi dovrebbe poi accollarsi gli interessi ed il capitale richiesto e legittimamente dovuto ai creditori su tutta l'emissione Eurobond?!
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