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Robert Pape VS John Mearsheimer (parte 3)

Traduzione in italiano, per gli utenti italiani non dotati di skills linguistici adeguati per seguire in differita, l'interessante contenuto multimediale reperibile in YouTube intitolato: Robert Pape VS John Mearsheimer (parte 3)

Robert Pape - Geopolitics and Beyond, Beijing November 2nd, 2013


Mearsheimer ha illustrato le ragioni per cui in futuro ci sarà una WWIII tra Cina VS USA e non è l'unico a ritenerlo. Non predice un'unica guerra ma piuttosto una serie di crisi la sicurezza in Asia, oltre alla a guerre tra proxies e la possibilità anche di uno scontro diretto tra USA vs Cina. Ma l'opinione di Pape è poichè sia Cina che USA hanno armamenti nucleari, questi sistemi d'arma saranno ignorati gli scontri saranno tutt'al più di tipo convenzionale come in un'era pre-nucleare. La visione di Mearsheimer è troppo pessimistica anche se è vero che il mondo internazionale è anarchico così come è vero che la necessità di sopravvivenza di uno stato è il primo motivo di guerra. Tuttavia, vivendo in un'era nucleare, gli armamenti nucleari cambieranno come hanno cambiato nella guerra fredda, la gestione dei conflitti. In primis gli armamenti nucleari cambiano gli obiettivi degli stati. In un'era prenucleare dal 1800DC al 1945DC era indispensabile diventare un egemone nel proprio continente per garantire sopravvivenza e sicurezza.

Ma in un mondo nucleare l'essere egemone nel proprio continente non lo salva dal rischio di diventare un obiettivo di lanci nucleari nemici. Gli USA hanno 600 armi nucleari e grande possibilità di uso. I cinesi hanno molte meno armi nucleari, i dettagli dell'arsenale nucleare cinese se ne parlerà in seguito. Nonostante il basso numero di DF31 gli USA sono già preoccupati del potere nucleare cinese che potrebbe già oggi colpire le principali 10 città americane più popolose con una testata da 1 Megatone. In secundis gli armamenti nucleari cambiano la stabilità delle crisi: la certezza di una ritorsione nucleare in caso d'uso di armi nucleari è certa durante una crisi tra superpotenze. Questo tende a far scendere subito la crisi tra i due contendenti razionali ed è quello che abbiamo osservato durante la guerra fredda tra URSS vs USA.

D1-crisi iniziale tra due contendenti,
D2-dispiegamento d'armi convenzionali tra i due contendenti,
D3-la prima grossa perdita militare subita tra i due contendenti.

Questo è il livello critico della crisi che nessuno sa a cosa potrebbe portare, perchè non è mai capitato nella storia. Potrebbe condurre a

D4-contro-risposta con armi nucleari, oppure
D0-disinnesco della crisi tra i due contendenti.

Nella storia non si è mai osservato nemmeno il punto D2 e D3 perchè non c'è mai stato un confronto diretto convenzionale tra USA ed URSS, questo perchè i leaders appena vedono entrare una crisi al livello D1, per non trovarsi in D2 e D3 tendono sempre a de-escalare la crisi.

Sun Xuefeng, Geopolitics and Beyond, Beijing November 2nd, 2013
La teoria della sicurezza nel Pacifico (elaborata dal dr. Sun Xuefeng) suppone una crisi bipolare (Cina vs USA) oppure una crisi multipolare (Cina vs Giappone+USA). Il Giappone non è autonomo per la propria sicurezza e dipende dagli USA, sicuramente la Cina può e potrò superare gli USA in termini di Pil ma non in termini di capacità strategica. Il modello della teoria s'ispira a quello del caos in Iraq, anche se c'è la variabile Nord Korea, Indonesia, Malaysia e Filippine e Sud Korea, tale che il modello non è perfettamente modulabile e tale da rendere il confronto univoco. Dove esiste un'area sotto controllo USA con Giappone, Sud Korea e Filippine e molte aree fuori controllo. C'é poi un mondo nascosto come l'Australia che si prepara al peggio...

  • Il primo problema in questo modello è la crescita Cinese.
  • Il secondo problema è il Nord Korea che è ritenuto un agente politico illegittimo nell'area.
  • Il terzo problema è il Giappone con tasse alte dentro uno stato declinante.
  • Meno rischi di problemi sarebbero Taiwan e Filippine.
  • Ci sono anche opportunità di sviluppo come Malaysia, Indonesia per rassicurare i vicini.
  • La peggiore cosa per la Cina sarebbe affrontare uno scontro diretto con gli USA.
  • L'India purtroppo ha una politica unipolare in Asia e questo potrebbe essere un problema.

L'Asia non è l'Europa e per sapere cosa potrebbe succedere in Asia in futuro, occorre conoscere meglio l'Asia non le scelte degli europei compiute in passato.

Robert Pape and Sun Xuefeng, Geopolitics and Beyond, Beijing November 2nd, 2013

  1. La critica al collega cinese, sulla teoria della sicurezza nel pacifico: è troppo complicato il modello.
  2. il modello è troppo focalizzato sulla situazione attuale e non contempla la dinamica nazionale cinese e le possibilità di scelta cinese.
  3. Inoltre il modello proposto da Pape non dice molto, non essendoci precedenti nella storia di cosa sia successo in D2
  4. Inoltre non contempla cosa potrebbe fare la Cina per portare più sicurezza nel mondo.

Solo il 15% delle guerre nel mondo sono state tra grandi potenze dove lo scontro si è innalzato passo dopo passo. Ci sono però state così tante guerre tra proxies in modo molto intenso e violento, ma prima di questa condizione c'era tutto un'altra situazione iniziale. E' davvero possibile uno scontro tra Cina ed USA come nella WWII, di questo ne sono preoccupato. Dietro le guerre ci sono le passioni umane, la Cina però può essere alleata degli USA, così come oggi e dovremmo parlare di più di come le nostre forze armate possono essere alleate in Asia.

In Europa abbiamo avuto tre grandi guerre intense: l'era napoleonica, WWI, WWII, tra l'era napoleonica e la WWI abbiamo avute guerre locali e regionali di dimensioni più piccole che sono deflagrate nella WWI e poi WWII. Prima dell'era napoleonica nei 70 anni precedenti in Europa ci sono state ZERO guerre!. Le ragionni di questa serie di guerre in Europa hanno cause geopolitiche. Ma dopo il 1945 accadde una serie di guerre tra proxies ma nessuno scontro diretto tra URSS vs USA. Per cui se nella precedente crisi in Korea, i capi di governo di USA e Cina avessero speso due parole al telefono su cosa i propri arsenali nucleari avrebbero potuto fare, la crisi si sarebbe risolta in 10 minuti piuttosto che in 10 mesi.

E' sicuramente vero che tutti gli esempi che si portano a sostegno delle teorie dei rapporti internazionali risentono della storia e quindi di cosa è accaduto in Europa ed è vero che gli Europei non sono i popoli asiatici. Il modello iraqueno è più vicino al passato della storia asiatica ed alla realtà attuale cinese in Asia di quanto lo siano le altre teorie. E' sicuramente vero che le dinamiche internet in Cina abbiamo un ruolo più importante dei fattori esterni. Se pensa che il modello iraqueno sia troppo complicato, doveva vedere com'era l'Iraq in Agosto 2012.

Il modello della sicurezza nel Pacifico mutuato dall'equilibrio raggiunto in Iraq mi sembra un modello molto europeo che non tenga conto del contesto Asiatico. Se guardiamo a come era l'Europa 100 anni fa troviamo forti stati nazionali, come oggi esistono nazionalismi con stati semi-sovrani, tutti nel complesso non si curano della loro sicurezza e dipendono dagli USA. Poi ci sono stati neutrali e stati che girano attorno ai problemi, oltre ad esserci stati che sono ostili all'ordine costituito.

La vera scommessa per l'Europa oggi è cavarsi fuori da questi piccoli affari locali che potrebbero creare problemi regionali. Ed è quello che poi è successo in Europa da sempre, ma la scommessa europea è rimuovere le minacce locali, eliminando le cause ideologiche o nazionalistiche e poi diventare una grande potenza Europea unica con un ruolo più pro-attivo per la propria sicurezza europea. Osservando l'Asia e gli errori europei, c'è da imparare qualcosa?! E' possibile evitare gli errori europei e se no, perchè?!

Il modello Europeo non è applicabile perchè in Europa esiste una sola grande superpotenza che è custod della sicurezza, con tanti piccoli stati europei satelliti, qindi non ci sono casi storici da studiare in una logica comparata per l'Asia.

E' meritevole il lavoro di Pape su come gli arsenali nucleari hanno portato stabilità e non guerra. La critica maggiore è che tali sistemi d'arma non sono un deterrente per una guerra convenzionale. Pape pone l'accento che le armi nucleari creano deterrenza perchè pur non essendo mai usate, inducono un rischio tra i contendenti su cosa potrebbero indurre nei contendenti se fossero usate.

Ma cosa potrebbe accadere se gli stati scatenassero un "pre-emptive attack" sull'arsenale nucleare dell'opponente, disabilitandone l'uso?! Tuttavia in passato sono state accese guerre che hanno prodotto danni sulla popolazione quasi tanto quanto l'uso di armi nucleari ma nonostante ciò le guerre sono state fatte.

E' certamente vero che non è immaginabile il livello che fa passare da D3 a D4 in termini di perdite civili o militari subite per cause convenzionali. La cosa più difficile da immaginare è come evitare questo, ci sono quindi guerre che iniziano come crisi e poi possono escalare in uso d'armi nucleari tattiche perchè ci sono argomenti validi su come la vittoria possa essere raggiunta. Il modello d'equilibrio tra Nord Korea ed USA sulla crisi koreana è un modello da studiare ed applicare per una possibile crisi futura tra Cina ed USA per prevenire di raggiungere i punti D3 e D4.

Nel modello del dr.Sun s'ipotizza l'esistenza di stati indipendenti ma che necessitano d'aiuto e questo è una definizione alquanto contraddittoria. Quindi se nel caso Iraq la definizione può avere un senso, tale definizione non è applicabile ad una teoria che guardi a tutta l'Asia. Inoltre quali stati bilanciano la situazione per gli stati che necessitano d'aiuto?!

La definizione di stati indipendenti ma non autonomi riprende tre parametri: la necessità di un'alleanza militare per avere sicurezza, esistono basi militari straniere nello stato non autonomo, il comando militare del paese non autonomo è integrato nell'alleanza militare esterna che il paese ha stretto. Ad esempio il Giappone: il Giappone ha la sicurezza della NATO, ha basi militari americane, il suo esercito è integrato in quello americano.

Il seminario è stato molto interessante, ma quì alla fine stiamo discutendo su cosa significa essere egemone in Asia, ossia una variazione nella cultura civile interna che si riflette nell'hard power militare e sugli intenti nazionali. Ora nella guerra fredda esistevano due ordini costituiti diversi: l'ordine americano (NATO e sistema capitalista ad economia di mercato) ed ordine sovietico (Patto di Varsavia e sistema economico collettivista). Dove la guerra fredda era in breve la negazione del diritto ad esistere dall'altra parte: i russi negavano il sistema ad economia di mercato gli alleati rifiutavano il sistema collettivista. L'elemento ideologico è sempre stato importante nella guerra fredda, quindi da oggi al futuro, che cosa occorre per una guerra fredda tra Cina ed USA?!

Ci possono essere una serie di elementi politici che inducano la guerra tra Stati, da una contesa geopolitica ad un elemento ideologico, nonchè una competizione economica se si pensa che dopo il conflitto il vincente potrebbe stare meglio ed il catalizzatore è certamente il nazionalismo. Ma se il beneficio futuro è inferiore al costo che si deve sostenere per vincere la guerra, allora questa serie di ragionamenti smontano la progettazione di guerre.

La vostra discussione è molto interessante ed utile, certamente molto concreta ma la discussione verte sempre intorno a prima del 1945 e dopo il 1945. Gli storici hanno uno sguardo più lungo, il futuro è difficile da predirre, occorre essere pazienti, la guerra umana è follia ma è sempre una sorpresa!.

Le previsioni sono sempre basate sui fatti della storia, le previsioni geopolitiche non superano i 10-15 anni perchè poi è diffiicle predirre oltre tale limite temporale.