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Global Warming and Collapse of Civilization - Peter Wadhams

Traduzione in italiano per gli utenti non dotati di skill linguistici in inglese, della conferenza del Novembre 2015 del prof.Peter Wadhams: Global Warming and Collapse of Civilization

Quello che sappiamo dallo studio dei ghiacci e dell'Artico/Antartico è che l'attuale clima proviene da un'era glaciale che è terminata da moltissimo tempo nel Younger Dryas circa 12000AC, ma che lentamente, il pianeta a causa dei cicli solari, sta slittando verso la prossima era glaciale con una riduzione di -2.3°C la quale però non ci sarà prima di 10mila anni. C'è però dissenso in questa visione, perchè nella piccola era glaciale ci fu un rapido e brusco raffreddamento in alcune parti del pianeta Terra. Poi l'umanità è entrata nell'era industriale e dal quel tempo le temperature hanno iniziato a crescere e l'emisfero boreale è rimasto perennemente caldo rispetto ai lontanissimi cicli del suo distante passato.

Quello che è successo è che dal 1860 in modo massiccio l'umanità ha iniziato a pompare CO2 in atmosfera per produrre energia dall'uso dei carburanti fossili come carbone e poi il petrolio e questo ha iniziato a mutare l'equilibrio e le temperature medie del pianeta che hanno preso a crescere. Questo processo è particolarmente virulento ogni volta che si brucia carbone specie quello di bassa qualità. E' l'Artico e l'Antartico che sono le zone più sensibili al riscaldamento, dato che iniziano a riscaldarsi, il ghiaccio inizia prima ad assottigliarsi e poi a sciogliersi. Questo processo accelera lo sciogliemento, perchè il ghiaccio sparisce, cambia l'albedo del territorio, l'acqua polare trattiene il calore delle frequenze dell'infrarosso invece di rifletterli con il bianco del ghiaccio. La Siberia e parte dell'Alaska sono particolarmente colpite da questi fenomeni. La temperatura dal 1860DC è già salita di 0.8°C ma nei poli la temperatura dal 1860DC è salita di +3°C a causa del fatto che i processi di riscaldamento ai poli sono amplificati di un fattore di molto alto, rispetto all'incremento medio nel resto del pianeta.

Quelli che non credono al cambiamento climatico prendono serie storiche più corte, ed evidenziano che non c'è stato aumento se non qualcosa dal 1999, questo ovviamente è falso perchè esiste un trend di lungo periodo che ha continuato a crescere e che è correlato perfettamente con il livello di CO2 misurato in PPM in atmosfera. L'umanità sta continuando a pompare CO2 e gas serra in atmosfera a causa dell'uso dei carburanti fossili e questo processo non fa che peggiorare la situazione, perchè ad un certo momento gli idrati di metano che attualmente sono catturati nel ghiaccio del permafrost saranno liberati, concorrendo in modo autonomo e con positive feedback ad elevare la percentuale di gas serra in atmosfera, peggiorando drasticamente le cose.

I modelli IPCC del 2015 prevedono un incremento delle temperature a causa delle emissioni di gas serra, il BAU-Business As Usual per il 2100 prevedono +4°C d'incremento medio di temperatura globale, che per i poli equivale a circa +7°C che è un'enorme incremento ed un grosso pericolo per il pianeta Terra. Questi trend sono facilmente raggiungibili se prima di quella data non troviamo le tecnologie di terraformazione, per estrarre CO2 e gas serra abbassandone il livello in atmosfera.

Se guardiamo nel passato lontanissimo della Terra, tramite i campioni estratti dai carotaggi del ghiaccio polare e studiandone le componenti inferiamo il livello dell'atmosfera, troviamo dati ancora peggiori, su cosa è accaduto nei tempi secolari sul pianeta Terra. Tra una glaciazione e l'altra c'è come una dinamica di un pendolo di circa 100mila anni, ma in questi ultimi 10mila anni il clima è rimasto stabile con CO2 a circa 260PPM in modo stabile, l'umanità è progredita: da umanità nomade è diventata popolazione stabile inventando l'agricoltura, poi la rivoluzione industriale e tutto quello che conosciamo intorno a noi. Oggi il livello di CO2 è sopra i 400PPM ed è stabilmente in ulteriore crescita.

Le emissioni di CO2 in Europa sono scese, l'unica ragione del perchè sono scese è perchè le emissioni della Cina sono salite, con centrali a carbone e reti con bassa efficiente energetica. La salita della curva di CO2 e dei gas serra in atmosfera, è da mettere in relazione con una riduzione delle produzione agricola a causa degli eventi metereologici temporaleschi sempre più violenti e dal rallentamento dei jet streams, che inducono aree cicloniche ed anticicloniche a rimanere incollate in aree per lungo tempo, cozzando violentemente. E' dal 1950 che il ghiaccio al polo nord ha iniziato a ritirarsi, ma il periodo più evidente in cui tale fenomeno è rilevante è in estate-autunno, con l'apertura del passaggio a NordEst dal 2005 e nel 2007 e nel 2012 in cui è stata veramente molto ampia l'area di mare aperto polare che fu privo di ghiaccio. E tutto questo è perfettamente misurabile grazie alla ricognizione satellitare che ci permette di stimare il livello di copertura di ghiaccio polare artico ed antartico. Il mare aperto in estate-autunno cambia l'albedo, assorbe energia ed erode dal basso la calotta polare non ancora scongelata, innestando potenti feedback positivi, che da solo questo processo è molto pericoloso per il clima della Terra.

I grossi iceberg del polo nord sono ghiaccio molto vecchio che si stanno erodendo per l'incremento delle temperature e per l'erosione dal basso dall'oceano polare che assorbe calore in estate-autunno dal cambio di albedo, mentre l'altro ghiaccio invernale-primaverile è ghiaccio fresco e giovane molto sottile e che predisposto a sciogilersi con l'avvento dell'estate-autunno. Il ghiaccio è profondamente sceso dai +7mt invernali di decenni fa, siamo passati a soli +4mt ed è un calo molto sostanziale, considerando tutto il clima della Terra, ed è una grossa porzione di volume di ghiaccio che non c'è più neanche in inverno-primavera!. Le attese per il polo nord libero dal ghiaccio in estate-autunno sono tra il 2020 ed il 2030 circa, perchè il trend di scomparsa del ghiaccio è chiaro e nitido.

E questa è anche la ragione per cui il passaggio a NordEst è iniziato ad essere sfruttato intensivamente, accorciando sensibilmente il tragitto tra la Cina ed i porti del Nord Europa, anche con l'aiuto di rompighiaccio, enormi cargo commerciali possono transitre liberamente in luoghi in cui non è mai stato possibile in passato!. Il rateo di perdita del ghiaccio polare sta accelerando di circa 2km cubici per anno, che è una quantità di acqua che poi determina la risalita del livello del mare, infatti tutti i glaceologi danno una risalita di +7mt dal 2100 con molte città in Cina ed in Florida che subiranno danni catastrofici dalla risalita delle acque del mare.

La maggioranza delle misurazioni sulla bomba di metano in Siberia provengono dal team russo, gli idrati di metano sott'acqua quanto quelli intrappolati nel permafrost, si sciolgono in estate, rilasciando enormi quantità di metano in atmosfera, che è un potentissimo gas ad effetto serra, 20 volte più potente della CO2 che l'uomo sta pompando in atmosfera a causa delle attività antropiche. Pensate che nelle acque basse della Siberia, libere dal ghiaccio, con un albedo scuro, in piena estate, la temperatura del mare era di +5°C che è una temperatura altissima per quelle aree!!.

La previsione russa è che prima o poi tutta la quantità degli idrati di metano finiranno per scigliersi a causa del positive feedback che è incontrollabile dall'uomo, causando un disastroso ulteriore riscaldamento medio del clima terrestre di circa +6°C in appena un decennio!. La percentuale di Metano in atmosfera è rimasta sempre costante, ma dal 2006 ha iniziato leggermente a crescere, a riprova che si sta innescando nell'Artico un processo a positive feedback che se poi accelererà in modo autonomo essendo totalmente incontrollabile dall'uomo, finirà per portare un'enorme catastrofe climatica sulla Terra.

E' davvero enorme l'area interessata dallo scioglimento potenziale degli idrati di metano, i danni climatici dai nostri modelli sarebbero di circa 63'000Miliardi di dollari al netto di altre interazione umane, alcuni scienziati occidentali rifiutano i dati e le misurazioni russe, perchè sono russi, ma noi che abbiamo collaborato con loro ed abbiamo vlaidato i loro studi, sappiamo bene di cosa entrambi stiamo parlando.

Un altro problema del cambiamento climatico, è il rallentamento dei jet stream che è causato dalla riduzione del differenziale termico tra zone calde nei tropici e zone fredde le aree polari. Si riducono le velocità dei jet stream, grandi aree di alta pressione o bassa pressione tendono a creare grandi loop e quindi rimanere incollate in aree geografiche, impattando con effetti negativi sulle produzioni agricole e causando violenti eventi metereologici nello scontro di alta e bassa pressione, oltre alla maggiore energia presente in atmosfera. E' l'atmosfera terrestre che cerca sempre più violentemente di trovare un equilibrio dinamico, tra zone calde e zone fredde e questo processo ha iniziato ad essere molto vistoso negli ultimi 6 anni, dai dati metereologici. Un volta che cambia la produzione di grano, soya, poi si possono causare reazioni violente nell'umanità spinte dalla risalita dei prezzi del cibo con carestie striscianti, ossia guerre ed impatti reali nell'interagire umano. Le rivolte in nord africa in questi ultimi anni sono state anche accese dalla risalita dei prezzi del cibo, che hanno indotto rivolte e regime changing.

C'è poi il rallentamento della circolazione termoalina THC, che è un fenomeno critico per tutto il nord Europa dato che trasporta calore, mitigando il clima. L'acqua fredda e salata sprofonda, iniziando il processo THC del nastro trasportatore della Corrente del Golfo. La circolazione è anche calata perchè è meno fredda dato che non si forma ghiaccio e molto meno calore è trasportato dalla AMOC. C'è un film catastrofico creato da Hollywood che è orribile dal punto di vista dell fisica, sìintitola "l'alba del giorno dopo" che in una settimana immagina il concelamento di New York mentre occorrerebbe 1000 anni, ma a parte questo è corretta la previsione per l'Europa del nord in cui è atteso un lento raffreddamento di tutto il nord Europa a causa del blocco della AMOC, ovviamente dentro un contesto planetario di Climate Change dove invece le temperature salirebbero. In Italia la cosa sarà catastrofica dato che diventerà arida come il nord Africa, mentre la Gran Bretagna subirà un riscalmento minore ossia un raffreddamento a causa del blocco della AMOC. Questo implicherà molti più uragani violenti nella zona caraibica che non potrà raffreddarsi.

La pessima notizia è che il clima continuerà a riscaldarsi anche molto tempo dopo che l'umanità smetterà di pompare CO2 in atmosfera, perchè servono 700 anni al cliclo alla CO2 per essere riassorbita naturalmente, attualmente ce n'è veramente troppa, figuriamoci in futuro per cui a fine secolo +4°C di temperatura media saranno catastrofici, se non ci saranno tecnologie di Terraformazione, come IPCC immagina. Dovremmo smettere di consumare carburanti fossili ed usare solo energie rinnovabili ma questo comunque non basterà a mitigare la situazione se non sequestreremo CO2 e gas serra dall'atmosfera. Alcuni hanno pensato di raffreddare l'atmosfera polare con aerei e navi, vaporizzando acqua di mare per creare una velatura di nuvole, per ridurre il grado di albedo e cercare di raffreddare in qualche modo il polo nord che è avviato su processi di positive feedback.

Oppure dovremmo inventare qualcosa che di enorme che funzioni con energia non derivante da carburanti fossili e che sequestri gas serra e poi gli stocchi al sicuro. Al momento nessuno ha inventato niente di simile, ma IPCC dice che ci saranno tali tecnologie che al momento suonano più come fantascienza, al momento non vedo modo di come sia possibile fare tutto ciò.

Domande e Risposte con il pubblico.

  • Nella sua esposizione ho visto che lei è particolarmente pessimista sulle tecnologie future che l'IPCC dice che ci saranno in futuro, per il sequestro dei gas serra. Si è detto all'università di Saskatown che ci sono già delle soluzioni: un impianto chimico che farebbero il lavoro, ma al momento non sono praticate perchè è economicamente conveniente pompare CO2 in atmosfera con l'industria dei carburanti fossili. 

Io non sono negativo, sono pessimista, perchè la terraformazione può essere fatta con pochi miliardi, ma queste lavorano sulle centrali a carbone che sequestrano quel tipo di emissione ma niente fanno sulle emissioni già fatte in atmosfera oppure su tutte le altre fonti di emissioni di gas serra disperse nel pianeta: aerei, navi, auto, centrali elettriche ecc... Il problema è di creare un processo chimico che alimentato da un'energia non fossile catturi i gas serra, li renda tali da non essere dispersi dal ciclo dell'acqua e poi li immagazzini in luoghi sicuri, dove dall'inizio della rivoluzione industriale l'uomo ha iniziato ad usare carburanti fossili per alimentare le sue attività antropiche.

  • Non sappiamo che fare delle scorie nucleari, immagino che il problema sia ancora più enorme con questo problema della cattura dei gas serra?

Ci sono due idee semplici che sembrano funzionare in laboratorio, ma che poi in pratica sono irrealizzabili se pensiamo di agire davvero sul clima della Terra. Ci sono tante soluzioni naturali ma la scala del problema è davvero enorme per essere efficaci sul clima della Terra, con processi che richiederebbero sempre energia. Dovremo però investire molto in ricerca e sviluppo su questo problema perchè al momento non abbiamo soluzioni planetarie che siano davvero funzionanti per tutto il globo in modo da essere efficaci nel'incidere sul clima della Terra.

  • Lei ha detto che dovremmo spruzzare acqua in cielo per creare nuvole artificiali, ma allora in futuro avremmo nuvole blu piuttosto che bianche?! Serve fare nuvole più spesse?!

No, il cielo sarà sempre blu e le nuvole sempre biancastre. Quello che serve al polo è un manto biancastro e velato per ridurre l'albedo ed il riscaldamento del mar polare artico. Questo è semplice e sembra promettente e non ha effetti collaterali sconosciuti o negativi. Rispetto a pompare strani aerosol in atmosfera di cui non ne conosciamo gli effetti in modo pieno.

  • Che impatti in Amazzonia dal riscaldamento climatico specie con un incremento in +4°C?! Esiste un valore d'incremento medio che è comunque reversibile e poi svanisce nel tempo oppure oltre una data soglia gli effetti sono perenni?!

Esistono dei "Tipping Point" in cui lo stato del sistema muta: cambiando accelera con processi a positive feedback e poi slitta in un nuovo punto di equilibrio diverso dai precedenti, rimanendovi stabile, in un contesto completamente diverso. Come nella foresta Amazzonica, ci sono studi a riguardo che dicono che se avviamo un processo di disboscamento, si avvia un processo di desertificazione a causa della caduta delle piogge ed umidità, causando un grosso incremento di CO2 e riduzione dell'ossigeno. Se esistessero esperti della foresta Amazzonica potrebbero dire che una volta raggiunti i +3°C e superati i +4°C in poco tempo la foresta Amazzonica potrebbe svanire, incrementando così gli impatti violenti del Climate Change. Occorre studiare dove nella aree che si assorbe CO2 nella catena ambientale, cambiamenti possano avvenire e tali da stravolgerne i processi, slittando in un nuovo punto del sistema. Mettendo tutti i pezzi del puzzle insieme, sospetto che esista un "boilint point" oltre il quale una volta raggiunto ad esempio +3°C si potrebbero innescare meccanismi incontrollabili per l'umanità che in pochissimo tempo potrebbero salire l'incremento delle temperature di altri +6°C e di cui al momento l'umanità non ne conosce oppure non ne comprende i legami logici. Nessuno ha mai detto questo, ma se fosse così, allora sicuramente sarebbe una cosa molto triste, specie perchè quando si capirebbe che la morte s'avvicina, allora sarebbe ancora più difficile ammettere che la fine sarebbe imminente.

  • Ma una volta raggiunti i +2.5°C oppure +3°C d'incremento medio delle temperature, che cosa potrebbe spingere in poco tempo ad altri +6°C in un decennio?!

Nessuno ha mai posto un limite simile, ma quando si guarda alla crescita del livello del mare, di cui quasi nessuno parla dei suoi effetti nefasti. La previsione di IPCC di +1mt entro il 2100 è completamente sbagliata, tutti i climatologi ed oceanografi concordano su una stima di +5mt di crescita del livello del mare entro la fine del XXI secolo. Questo dato solamente sarebbe catastrofico, creando un collasso economico catastrofico perchè la maggioranza delle persone vive sulle coste in grandi metropoli. Molte città ad esempio negli USA sparirebbero: Miami, molta parte della Florida, Boston ecc... Se poi aggiungiamo la variabile degli idrati di metano in Siberia, allora la situazione diventa veramente molto catastrofica!.

  • I paesi del primo mondo sono forse i più vulnerabili al cambiamento climatico, perchè molte persone vivono accatastate in metropoli lungo la costa?!

I paesi del primo mondo hanno molto da perdere, ma non come il Bangladesh che finirà completamente sott'acqua e sono circa 260Milioni di person, intorno a loro ci sono altri 1.2MLD di persone tra Cina ed India, nessuno sa dove andranno!.

  • Incrementando il traffico commerciale marittimo nel passaggio a NordEst questo non potrebbe creare un maggiore impatto climatico, frullando il ghiaccio con le eliche, rendendolo più fragile e quindi accelerando il processo di scioglimento?!

Avrebbe un impatto minore ma sopratutto sarebbe nefasto lo sfruttamento artico perchè è un ambiente molto pulito e se vi fosse dell'inquinamento sarebbe un guaio.


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