Climatologo, direttore della rivista “Nimbus”, presiede la Società Meteorologica Italiana. Divulgatore e insegnante di eco sostenibilità (privata e pubblica) in scuole e università italiane ed europee, ha lavorato per Rai 3 a “Che tempo che fa”, “TGR Montagne” e nel 2015-16 ha condotto “Scala Mercalli”. Editorialista per La Stampa. Tra i suoi libri: Il mio orto tra cielo e terra (2016). Fu allontanato da Rai3 nel governo Renzi in quanto ritenuto un GUFO.
World Bank: Implications of Climate Change for Armed Conflict (2008) ossia "Guerre del Cambiamento Climatico"
World Bank: Implications of Climate Change for Armed Conflict (2008) / PDF / FREE Download
"Questo documento offre una valutazione delle teorie. delle prove, per una relazione tra cambiamento climatico e conflitti armati. Identifichiamo tre processi attraverso i quali i cambiamenti climatici potrebbero causare instabilità e conflitti sociali: intensificazione dei disastri naturali, aumento della scarsità di risorse e innalzamento del livello del mare. I rischi associati a questi processi riguardano principalmente distruzione di infrastrutture, aumento del rischio per la salute e perdita di mezzi di sostentamento. Sono stati proposti cinque meccanismi complementari:
• Instabilità economica
• Instabilità politica
• Frammentazione sociale
• Migrazione
• Risposta inappropriata" [...]
"Le più gravi conseguenze sociali a breve termine dei cambiamenti climatici potrebbero derivare dall'aumento della variabilità climatica con modelli meteorologici più estremi, con conseguenti inondazioni e siccità più frequenti. Tali eventi possono avere conseguenze drammatiche per il sostentamento, i modelli di insediamento e la stabilità del regime nei paesi in via di sviluppo, aumentando potenzialmente il rischio di conflitto armato." [...]
An Abrupt Climate Change Scenario and Its Implications for United States National Security (2003)
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World Bank: Implications of Climate Change for Armed Conflict (2008) ossia "Guerre del Cambiamento Climatico"
World Bank: Implications of Climate Change for Armed Conflict (2008) / PDF / FREE Download
"Questo documento offre una valutazione delle teorie. delle prove, per una relazione tra cambiamento climatico e conflitti armati. Identifichiamo tre processi attraverso i quali i cambiamenti climatici potrebbero causare instabilità e conflitti sociali: intensificazione dei disastri naturali, aumento della scarsità di risorse e innalzamento del livello del mare. I rischi associati a questi processi riguardano principalmente distruzione di infrastrutture, aumento del rischio per la salute e perdita di mezzi di sostentamento. Sono stati proposti cinque meccanismi complementari:
• Instabilità economica
• Instabilità politica
• Frammentazione sociale
• Migrazione
• Risposta inappropriata" [...]
"Le più gravi conseguenze sociali a breve termine dei cambiamenti climatici potrebbero derivare dall'aumento della variabilità climatica con modelli meteorologici più estremi, con conseguenti inondazioni e siccità più frequenti. Tali eventi possono avere conseguenze drammatiche per il sostentamento, i modelli di insediamento e la stabilità del regime nei paesi in via di sviluppo, aumentando potenzialmente il rischio di conflitto armato." [...]
E' molto interessante da leggere il libro edito dalla World Bank, specie per il flow chart sui pathways della guerra.
Tuttavia vi sono ampie parti nel testo, in cui gli autori vanno alla ricerca nella storia dell'uomo di Climate Change Wars, per estrarne dati statistici e correlazioni.
Questo indica miopia, perchè le cause di detonazione delle guerre del passato sono sempre state "locali e contestuali" e fare statistiche sul passato per estrarre proiezioni future, è sempre pericoloso nelle scienze sociali: specie ragionando del lungo periodo, dove la prima cosa da guardare sono le mutabili piuttosto che le variabili!.
Per altro, osservando la serie delle misurazioni di CO2, il livello di 402PPM ha un trend crescente, questo implica che andando indietro nel passato i livelli di CO2 erano più bassi (seppur crescenti) per cui gli impatti di climate change erano inferiori ad oggi ed inesistenti rispetto ai decenni a venire. Se i climatologi dicono che per ritrovare i livelli di gas serra di oggi, occorre risalire ad epoche in cui l'uomo non c'era sulla Terra, mi domando perchè si facciano studi statistici sulle guerre regionali che nel passato sono detonate per cause diverse, dalle cause di detonazione future.
Per quanto lunga possa essere una serie storica, questa al massimo può essere solo un campione dell'intera storia umana (passata, presente e futura) e come tale non totalmente adatta a dedurre od inferire cose.
Un WARGAME, fornirebbe più dati tendenziali utili sul futuro, di un'analisi statistica sul passato, la quale in casi con un contesto unico o raro, troverebbe nel passato della storia umana, pochissimi rapporti di causa ed effetto ma una indipendenza nelle correlazioni ipotizzate.
Th: E' evidente che la crescita dei livelli di CO2 ha raggiunto quota 402ppm solo da poco tempo, andando indietro nel tempo si ritrovano valori crescenti di CO2 ma inferiori, non hanno quindi molto senso studi statistici sulle guerre del passato, per la banale ragione che il Climate Change del passato non aveva un impatto così violento e rilevante, come i modelli climatici stimano per i deceni 2030s-2040s-2050s
Tuttavia vi sono ampie parti nel testo, in cui gli autori vanno alla ricerca nella storia dell'uomo di Climate Change Wars, per estrarne dati statistici e correlazioni.
Questo indica miopia, perchè le cause di detonazione delle guerre del passato sono sempre state "locali e contestuali" e fare statistiche sul passato per estrarre proiezioni future, è sempre pericoloso nelle scienze sociali: specie ragionando del lungo periodo, dove la prima cosa da guardare sono le mutabili piuttosto che le variabili!.
Per altro, osservando la serie delle misurazioni di CO2, il livello di 402PPM ha un trend crescente, questo implica che andando indietro nel passato i livelli di CO2 erano più bassi (seppur crescenti) per cui gli impatti di climate change erano inferiori ad oggi ed inesistenti rispetto ai decenni a venire. Se i climatologi dicono che per ritrovare i livelli di gas serra di oggi, occorre risalire ad epoche in cui l'uomo non c'era sulla Terra, mi domando perchè si facciano studi statistici sulle guerre regionali che nel passato sono detonate per cause diverse, dalle cause di detonazione future.
Per quanto lunga possa essere una serie storica, questa al massimo può essere solo un campione dell'intera storia umana (passata, presente e futura) e come tale non totalmente adatta a dedurre od inferire cose.
Un WARGAME, fornirebbe più dati tendenziali utili sul futuro, di un'analisi statistica sul passato, la quale in casi con un contesto unico o raro, troverebbe nel passato della storia umana, pochissimi rapporti di causa ed effetto ma una indipendenza nelle correlazioni ipotizzate.
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