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Come costruirsi un Always Ready Survival Kit

In questa bloggata s'affronterà il problema delle catastrofi, emergenze e guerre e di come sarebbe bene imparare a tutelarsi da questi eventi, disponendo in modo precauzionale almeno di un Survival Kit.

Gli eventi catastrofici possono suddividersi in eventi naturali ed eventi umani, in terminali e non terminali:
  • Le catastrofi naturali sono eventi naturali che detonano producendo effetti negativi che coinvolgono gli esseri umani, ad esempio: uragani, cicloni, tornado, eruzioni vulcaniche, maremoti, terremoti, alluvioni, slavine, valanghe, frane, incendi naturali, caduta di bolidi e meteoriti ed altri eventi naturali simili... 
  • Le catastrofi umane sono tutti quegli eventi umani in cui esiste un'interazione negativa e distruttiva tra persone e possono essere di vario genere: guerre, bombardamenti convenzionali/atomici/chimici, esplosioni atomiche, attentati terroristici di vario genere, incendi dolosi, scontri urbani & flashpoint, rivoluzioni, guerre civili, pulizie etniche, invasioni, epidemie battereologiche ecc...
  1. Gli eventi non terminali, sono catastrofi naturali od umane, in cui entro 24 ore dall'evento, giungono ai malcapitati aiuti dall'esterno.
  2. Gli eventi terminali, sono catastrofi naturali od umane, in cui non giungono aiuti dall'esterno.
Di solito le persone che vogliono tutelarsi da eventi terminali si costruiscono un bunker oppure assemblano dei "survival kit" molto complessi e costosi, individuando a priori delle zone disabitate e sicure e ben conosciute in cui rifugiarsi. In questa bloggata non troverete discussioni armaiole come: AK47 vs M16, 5.56NATO vs 7.62x39, revolver VS automatiche, fucili semiautomatici VS fucili bolt-action. Si suppone infatti che in caso di detonazione d'eventi terminali, le persone finiscano per presentarsi spontaneamente a quello che resta dei distretti militari, i quali provvederanno a fornire ai volontari tutti i dispositivi di sicurezza necessari, per gestire l'evento terminale.

In questa bloggata si discuterà su come affrontare catastrofi umane o naturali di tipo non terminale, fronteggiando tali rischi, con la disponibilità di un "survival kit".

L'Italia è paese a rischio di terremoto, maremoto, alluvione, eruzione vulcanica, valanghe, slavine, e con il climate change anche il rischio di tornado e mini-uragani mediterranei. Di solito ciascuno di noi, ottimisticamente pensa che la probabilità di trovarsi in una situazione d'emergenza sia piuttosto bassa e per questo di solito tende a mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Questo è un comportamento irrazionale, perchè in altri paesi, sono le stesse Autorità di governo che incentivano i cittadini a dotarsi di Survival & Emergency Kit.
Preparare un "survival kit" non è quindi da malati di mente oppure da paranoici, ma è un comportamento da persone razionali e responsabili, per fronteggiare i rischi di cui ci si vuol coprire. L'ottima notizia, è che non serve spendere tanti soldi per assemblare un "survival kit". E' sufficiente dare un'occhiata ad alcuni video di YouTube, da cui estrarre tanti ottimi suggerimenti, su come realizzare una propria lista di cosa mettere o non mettere, nel vostro personalissimo "survival kit".

Il sacco scout

Variante del Bug Out Bag, dotazione minimalista dello zaino per un'eventuale emergenza nei boschi
Come costruirsi una facile stufetta pirolitica in 2 minuti con un coltellino e una lattina di alluminio da bibita, a costo 0, funzionante, ecologica , libera , senza utensili elettrici, alla portata di tutti.NON USARE AL CHIUSO SENZA EVACUAZIONE FUMI

Zaino per escursione di montagna
Kit di sopravvivenza
Survival kit canadese

Razione K

Suggerimenti su come realizzare un survival kit personale

Il problema numero ZERO da risolvere è decidere per quante persone le risorse del "survival kit" dovranno essere dimensionate?!. La risposta è semplice, di solito ciascuno prepara il proprio sacco e poi lo dovrà portare sul groppone :-) ZAC! problema risolto!.
Il primo vero annoso problema da risolvere è decidere se è meglio mettere, oppure non mettere nel kit di sopravvivenza, del cibo. E' vero, che è certamente facile emulare una "razione K" acquistando degli omologhi prodotti al supermercato. e' anche vero che i cibi in scatola e liofilizzati hanno delle scadenze: occorrerà fare una lista dei materiali, cambiarli e rinnovarli con costanza spendendo denari, onde evitare di trovarsi una razione K totalmente inutilizzabile per cibo scaduto.

E' atresì vero che dovendo assemblare un "survival kit" personalizzato che sia ottimizzato per eventi non terminali, il problema del cibo può essere bypassato, dato che si suppone che entro 24 ore giungeranno aiuti dall'esterno, per cui si può decidere di non mettere del cibo, in quanto nessuno muore di fame in 24 ore.

Il problema dell'acqua potabile invece non è un problema da sottovalutare: è sicuramente importante bere acqua e 24 ore possono essere molto lunghe, inoltre la presenza di una borraccia con acqua potabile potrebbe tornarvi utile anche in viaggio, specie in caso di rischio di un mega ingorgo automobilistico. Una facile soluzione consiste nel riempire una borraccia con dell''acqua della cannella e per evitare che diventi stagnante, sostituirla ogni sette giorni. Senza spesa e con il minimo impegno, vi sarete così garantiti un minimo d'autonomia idrica in caso d'emergenza!.


Il secondo grande problema da risolvere, è decidere dove collocare il vostro "survival kit" e questo, non è un problema marginale!

  • Se collocherete il vostro zaino colmo di cose utili nello stanzino di casa, sotto una catasta enorme di cose, è probabile che in caso di terremoto (SGRAT, SGRAT) qualora usciste vivi di casa con molta fretta, non avrete il tempo od il modo, di portare con voi il vostro "survival kit". 
  • Allo stesso modo, se appoggiaste il vostro "survival kit" in garage E se la struttura del vostro garage fosse sotto un palazzo non anti-sismico, è molto probabile che il vostro "survival kit" rimarrebbe sepolto sotto una montagna di macerie!. 
  • Sotto il letto è di solito una buona soluzione, è infatti il luogo che è suggerito anche dalle autorità californiane. Tuttavia, il posto è davvero opportuno solo se il processo d'estrazione del vostro zaino da sotto il letto, sarà davvero un procedimento rapido che non si trasformerà in una procedura lunga e complicata, che vi farebbe perdere del tempo prezioso...
  • Un ottimo posto dove collocare il vostro "survival kit" è il bagagliaio della vostra auto, a patto che 1-sappiate dove avete parcheggiato, 2-quali rischi potreste correre in caso di terremoto, maremoto, alluvione... Tutti eventi, che potrebbero spossessarvi dell'auto e quindi anche del "vostro survival kit" proprio quando vi sarebbe più necessario!.
Io ho assemblato un ALWAYS READY, SURVIVAL KIT e l'ho composto con queste cose:

1 zaino impermeabile da 120 litri è fornito di:
 1 sacco a pelo (monoposto)
 1 coperta termica
 1 coperta di lana
 3 paia di calzini puliti (due di lana, uno di cotone)
 1 pantalone di cotone pulito
 1 cambio pulito (mutande e camiciola)
 1 camicia pulita
 1 felpa pesante
 1 rotolo di carta igienica
 1 maglione di lana pesante
 1 cinghia di cuoio robusta (1mt circa)
 1 barattolo pirolitico
 1 bottiglietta (ex dopobarba) riciclata in 100ml d'alcool etilico
 1 torcia dinamica alimentata a molle senza pile
 1 kway impermeabile
 1 paio di anfibi militari
 1 giacca a vento
 1 cappello di stoffa chiaro
 1 vanga pieghevole con sacca
 1 paracorda 15mt rotcho da 250kg
 1 mappa stradale del centro-nord italia
 1 mappa stradale del centro-sud italia
 1 piccola radio am-fm con cuffie
 1 pila nuove (per la radio) *SOSTITUITE OGNI 3 MESI*
 1 fondina + coltellino da sub a lama fissa
 1 piccola agenda (con legenda di codice Morse)
 1 penna
 2 teli di plastica
 1 monocolo tattico 5x da 21mm (capovolto ha effetto  lente)
 1 KIT SIGILLATO DI PRONTO SOCCORSO x AUTO (disinfettante, forbici, bende, cerotti...)   
 1 giubbotto pesante, dotato di:
     1 mini gavetta di acciaio inox con
     1 coltellino svizzero (apriscatole,bottiglie,tagliaunghie ecc..)
     2 candele di cera
     vari batuffoli di cotone idrofilo
     1 scatola di fiammiferi
     1 fischietto
     1 bussola
     1 micropila alimentata a molla senza batteria
     2 confezioni di fazzoletti di carta
     1 kit di posate di plastica: coltello,forchetta,tovagliolo
     1 accendino svedese
     1 mezzo pezzo di sapone da bucato
     1 lapis
     1 spazzolino portatile
     1 paio di guanti da lavoro, di pelle
                     
1 tenda igloo (biposto)
1 borraccia termica 0,75 litri *ACQUA FRESCA SOSTITUITA OGNI 7GG*

Totale peso dello Zaino (incluso acqua, tenda) 18Kg

Come potete notare, ho cercato d'affrontare il rischio freddo ed acqua, in quanto se in caso di necessità non si dovesse disporre del materiale necessario, la situazione potrebbe diventare critica!. Viceversa in caso di caldo torrido, è facile difendersi, rimanendo all'occorrenza a torso nudo oppure in mutande!.

E' IMHO un kit utile anche per calamità naturali, ingorghi, ed altri contesti, in quanto garantisce una discreta autonomia, dato che è sempre implicito che entro 24 ore, dovrebbero giungere massicci aiuti dall'esterno!.

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