Nel 2006 esplose una fortissima crisi finanziaria proveniente dal Dollaro, fu causata da un'irrazionale deregulation bancaria associata ad una politica monetaria troppo espansiva, guidata da Greenspan. Il sistema bancario americano diede credito anche a soggetti privati ad alto rischio e bassissimo merito creditizio. Quando con il tempo giunsero negli USA gli impatti dell'entrata della Cina nel WTO, deflagrò una crisi finanziaria negli USA che produsse un sistematico effetto a catena, danneggiando anche molte altre istituzioni bancarie nel Mondo. La crisi finanziaria fu risolta dal governatore della FED Bernake (successore di Greenspan) nazionalizzando temporaneamente istituti bancari e contemporaneamente stampando oceani di Dollari (con bassi impatti inflazionistici in USA) acquistando Toxic Assests, sfruttando il vantaggio valutario che il Dollaro era moneta di conto internazionale, in uso per moltissime materie prime, quindi tesaurizzato anche da molte nazioni nel mondo.
Sino al 2006 le banche americane, quanto gli istituti per mutui ai consumatori sotto il controllo statale, concessero un enorme numero di mutui ad alto rischio a persone che non avevano un sufficiente merito creditizio. I prestiti incautamente erogati, furono impiegati dai soggetti privati per acquistare case coperte da ipoteca. La bolla immobiliare americana con prezzi delle case al rialzo, alimentò il business dei mutui facili, dato che gli istituti bancari americani non avevano vincoli dalla FED, cartolarizzavano il proprio mutuo (il credito erogato) dentro a pacchetti d'obbligazioni (scaricando su terzi l'alto rischio di credito) collocando tali attività finanziarie nel mondo, erroneamente classificate ad alto rating (in quanto emissioni finanziarie d'istituti finanziari ritenuti erroneamente solidi).
https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_dei_subprime
https://en.wikipedia.org/wiki/Toxic_asset
https://it.wikipedia.org/wiki/Subprime
https://it.wikipedia.org/wiki/Cartolarizzazione
https://it.wikipedia.org/wiki/Fannie_Mae
https://it.wikipedia.org/wiki/Freddie_Mac
https://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Greenspan
https://it.wikipedia.org/wiki/Ben_Bernanke
Quando gli impatti economici dell'entrata della Cina nel WTO (2001) iniziarono a produrre effetti negativi nell'economia USA, salirono rapidamente le importazioni di beni Cinesi in USA, contestualmente una serie di crescenti delocalizzazioni e chiusure d'aziende manifatturiere USA, causarono licenziamenti, in quanto il mercato del lavoro americano è sempre stato molto elastico. Queste persone si ritrovarono senza un lavoro, con una casa ipotecata, incapaci di pagare il proprio mutuo, quindi rapidamente molte banche americane si ritrovarono in portafoglio la proprietà di numerose case!. Le banche avendo cartolarizzato i mutui in obbligazioni (sincronizzando le scadenze delle Entrate per pagamento dei mutui, con le Uscite per cedole degli interessi nelle obbligazioni emesse) dovevano realizzare denaro, iniziarono così a vendere le case sul mercato immobiliare con prezzi calanti. S'innescò un rapido processo finanziario assai deleterio per i bilanci bancari: caduta del valore dei beni che erano ancora in ipoteca (e da vendere) e mutui incagliati, oltre a tensioni finanziarie per le obbligazioni emesse che reclamavano cedole.
Le banche e banche d'affari, come le assicurazioni, fanno business sulla probabilità: il sistema bancario pur avendo in parte assicurato (all'interno del sistema finanziario) parte dei crediti ad alto rischio, non riuscirono a coprire le perdite. Anche le assicurazioni non potrebbero sopravvivere finanziariamente se tutti gli assicurati iniziassero a batter cassa per il rischio di credito che era stato assicurato, mentre importanti assets finanziari nelle riserve matematiche (obbligazioni subprime atte a coprire tali rischi) diventavano Toxic Assets. Il contagio degli insoluti s'espanse rapidamente, con grandi e plateali fallimenti, colpendo anche importanti banche ed Assicurazioni Europee, le quali per evitare il collasso finanziario finirono nazionalizzate o comprate per cifre simboliche, e poi fuse in altre istituzioni finanziarie che erano state meno lesionate dalla crisi sub-prime. Di tutto questo enorme caos finanziario, sicuramente nel 2006 il paese meno colpito fu il sistema bancario italiano, da sempre pesantemente carico di Titoli di Stato italiani ed immobili.
https://en.wikipedia.org/wiki/China_and_the_World_Trade_Organization
https://it.wikipedia.org/wiki/Mortgage_Backed_Securities
https://it.wikipedia.org/wiki/Credit_default_swap
https://it.wikipedia.org/wiki/Morgan_Stanley
https://it.wikipedia.org/wiki/Lehman_Brothers
https://it.wikipedia.org/wiki/Goldman_Sachs
Tutto l'intero processo di negoziazione delle Attività Finanziarie poggiava sull'Assioma che la variabilità dei prezzi avesse la dinamica di una curva NORMALE, anche alla luce dei dati storici che erano stati accumulati con il tempo, considerando prezzi, volumi delle transazioni finanziarie. Purtroppo, s'era avviato un crollo sistematico, che non era mai stato registrato in passato, il nuovo governatore Bernanke della FED dovette trovare un nuovo argine. Tuttavia il sistema finanziario americano aveva una normativa bancaria troppo lasciva, non aveva vietato la cartolarizzazione dei mutui (evitando d'esternalizzare i rischi d'impagato su terzi, creando de facto le premesse nel sistema economico, per un rischio di contagio sistemico). Se la regolamentazione statunitense avesse prudentemente obbligato le banche a coprire per intero i crediti ad alto rischio che erano stati erogati in modo superficiale, con aumento del capitale proprio o delle riserve, allora non ci sarebbe stata alcuna crisi e quasi nessun contagio finanziario!.
https://it.wikipedia.org/wiki/Modello_di_Black-Scholes-Merton
https://it.wikipedia.org/wiki/Fattore_di_sconto_stocastico
https://it.wikipedia.org/wiki/Moto_browniano_geometrico
https://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_normale
https://it.wikipedia.org/wiki/Capital_asset_pricing_model
Nessun ruolo ed impatto ebbero nella crisi finanziaria del 2006 i famigerati derivati futures/option, negoziati in mercati non regolamentati.
E' certamente vero che Banche, Assicurazioni, Fondi Pensione operando su mercati telematici mondiali, muovendo capitali, hanno un'indispensabile necessità dell'informatica, in quanto sono anche market makers. Mainframes che maciano numeri e producono serie storiche, grafici, dati e report, con i quali 24/24H gli operatori finanziari prendono decisioni, spesso anche in modo automatico gestito da computers. A spanna larga l'attivo dl portafoglio degli operatori finanziari viene splittato in due: 50% gestito in un'ottica rialzista, l'altro 50% in una visione ribassista. Poichè ogni giorno gli operatori devono tirare un bilancio, registrando Entrate/Ricavi ed Uscite/Costi, nel portafoglio delle attività finanziarie poggi e buche fanno paro :-) tant'è che spesso le transazioni finanziarie sono anche fittizie, aperte e chiuse da brokers della stessa sala operativa della banca, al fine di dare un senso al prezzo del sottostante, con un volume adeguato, alla luce del livello d'informazioni noto in quell'istante. Tutto questo, al netto d'eventuali rischi che le istituzioni finanziarie hanno e per le quali decidono d'immunizzarsi, comprando future, opzioni, swap su interessi e valute.
E' quindi indubbiamente vero che nel mercato finanziario non tutti gli operatori che vi operano sono uguali: Banche, Assicurazioni, Fondi Pensione, Fondi Comuni, brokers hanno maggiore cultura finanziaria, nonchè una possente capacità di trattamento dati, stimando gli impatti di variazioni di prezzo, volumi, dati e notizie, tassi d'interesse, valute, tali che possono disporre di un livello delle informazioni sempre aggiornate e ben superiore, al piccolo risparmiatore, artigiano, piccola azienda, azienda marginale.
E' discutibile dove sia il valore aggiunto creato dalla Finanza: de facto il trading è spesso un gioco a somma zero, dove una delle due parti è sicuramente in asimmetria informativa, sottoscrive un contratto su un'Attività Finanziaria in un dato momento, ma che non avrebbe mai accettato, se fosse stata in piena informazione, non avendo erronee attese, che ovviamente l'altro operatore si è guardato bene da rivelargli.
Gli interessi, assieme al premio per il rischio, sono sicuramente il legittimo valore pagato da soggetti privati, aziende, Stati nazionali, per avere in uso il denaro preso a prestito sul mercato finanziario. Debito che deve essere necessariamente restituito, ma questo valore promana dal business dell'economia reale e non dalla finanza in senso stretto.
Anche la maggioranza della capitalizzazione di borsa che oscilla quotidianamente in prezzi e volumi, al punto che pare creata artificalmente dalla Finanza, nel lungo periodo è sempre la certificazione all'interno delle oscillazioni dei prezzi di mercato, dei profitti che sono stati creati nell'economia reale. Profitti, che sono regolarmente evidenziati e comunicati nelle trimestrali delle società quotate. In ogni caso, è essenziale per comprendere qualcosa della complessità attività dei Mercati, un'analisi Macroeconomica, di Settore, di Bilancio oltre ad un'Analisi Tecnica per valutare il timing di un investimento su un'attività finanziaria!.
Tuttavia alla fine della fiera, sorge una domanda:
1-da una moneta sintetica sostenuta da un paniere di altre monete, oppure
2-dallo Youan quando perderà il suo cambio fisso con il Dollaro e/o
3-anche dalla Rupia oppure
4-dal Rial se dovesse perdere il cambio fisso con il dollaro?!
Sino al 2006 le banche americane, quanto gli istituti per mutui ai consumatori sotto il controllo statale, concessero un enorme numero di mutui ad alto rischio a persone che non avevano un sufficiente merito creditizio. I prestiti incautamente erogati, furono impiegati dai soggetti privati per acquistare case coperte da ipoteca. La bolla immobiliare americana con prezzi delle case al rialzo, alimentò il business dei mutui facili, dato che gli istituti bancari americani non avevano vincoli dalla FED, cartolarizzavano il proprio mutuo (il credito erogato) dentro a pacchetti d'obbligazioni (scaricando su terzi l'alto rischio di credito) collocando tali attività finanziarie nel mondo, erroneamente classificate ad alto rating (in quanto emissioni finanziarie d'istituti finanziari ritenuti erroneamente solidi).
https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_dei_subprime
https://en.wikipedia.org/wiki/Toxic_asset
https://it.wikipedia.org/wiki/Subprime
https://it.wikipedia.org/wiki/Cartolarizzazione
https://it.wikipedia.org/wiki/Fannie_Mae
https://it.wikipedia.org/wiki/Freddie_Mac
https://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Greenspan
https://it.wikipedia.org/wiki/Ben_Bernanke
https://en.wikipedia.org/wiki/China_and_the_World_Trade_Organization
https://it.wikipedia.org/wiki/Mortgage_Backed_Securities
https://it.wikipedia.org/wiki/Credit_default_swap
https://it.wikipedia.org/wiki/Morgan_Stanley
https://it.wikipedia.org/wiki/Lehman_Brothers
https://it.wikipedia.org/wiki/Goldman_Sachs
https://it.wikipedia.org/wiki/Modello_di_Black-Scholes-Merton
https://it.wikipedia.org/wiki/Fattore_di_sconto_stocastico
https://it.wikipedia.org/wiki/Moto_browniano_geometrico
https://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_normale
https://it.wikipedia.org/wiki/Capital_asset_pricing_model
Indubbiamente è lecito chiedersi quale sia il vero ruolo della Finanza alle soglie del XXI°secolo?!.
E' quindi indubbiamente vero che nel mercato finanziario non tutti gli operatori che vi operano sono uguali: Banche, Assicurazioni, Fondi Pensione, Fondi Comuni, brokers hanno maggiore cultura finanziaria, nonchè una possente capacità di trattamento dati, stimando gli impatti di variazioni di prezzo, volumi, dati e notizie, tassi d'interesse, valute, tali che possono disporre di un livello delle informazioni sempre aggiornate e ben superiore, al piccolo risparmiatore, artigiano, piccola azienda, azienda marginale.
E' discutibile dove sia il valore aggiunto creato dalla Finanza: de facto il trading è spesso un gioco a somma zero, dove una delle due parti è sicuramente in asimmetria informativa, sottoscrive un contratto su un'Attività Finanziaria in un dato momento, ma che non avrebbe mai accettato, se fosse stata in piena informazione, non avendo erronee attese, che ovviamente l'altro operatore si è guardato bene da rivelargli.
Anche la maggioranza della capitalizzazione di borsa che oscilla quotidianamente in prezzi e volumi, al punto che pare creata artificalmente dalla Finanza, nel lungo periodo è sempre la certificazione all'interno delle oscillazioni dei prezzi di mercato, dei profitti che sono stati creati nell'economia reale. Profitti, che sono regolarmente evidenziati e comunicati nelle trimestrali delle società quotate. In ogni caso, è essenziale per comprendere qualcosa della complessità attività dei Mercati, un'analisi Macroeconomica, di Settore, di Bilancio oltre ad un'Analisi Tecnica per valutare il timing di un investimento su un'attività finanziaria!.
Tuttavia alla fine della fiera, sorge una domanda:
- In che misura la crisi finanziaria del 2006 fu un caso, un evento endemicamente probabile in quanto il sistema era fragile e poggiava su un equilibrio instabile?!
- Quanto fu colpa della complessità?!
- E se la crisi del 2006 era prevedibile perchè strettamente annessa alla bolla speculativa immobiliare in USA, alla deregulation bancaria ed alle allegre politiche espansive di Greenspan, quanto il danno economico subito dall'Europa fu una rapina ordita dal Dollaro ai danni del giovane Euro?
1-da una moneta sintetica sostenuta da un paniere di altre monete, oppure
2-dallo Youan quando perderà il suo cambio fisso con il Dollaro e/o
3-anche dalla Rupia oppure
4-dal Rial se dovesse perdere il cambio fisso con il dollaro?!