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La storia d’Italia in 150 anni di avvistamenti

ATTENZIONE
Quanto scritto in questo post non è stato scritto da me, è la sintesi & copincollo d'alcuni casi, ritenuti più significativi, di quanto liberamente rintracciabile presso:
"Nel corso di tutta la storia, fenomeni insoliti variamente descritti come prodigi, meraviglie celesti o intrusioni da altri mondi hanno avuto un forte impatto sui sensi e sull’immaginazione di chi li ha osservati e tramandati. Di UFO e dischi volanti si è iniziato a discutere nell’estate 1947, ma già il primissimo libro scritto dal maggiore della Marina statunitense Donald Keyhoe nel 1950, aveva un apposito capitolo sulle osservazioni di strani oggetti volanti nei decenni precedenti.

E come non ricordare anche Charles Fort, lo studioso, sempre statunitense, che all’inizio del ‘900, spulciando nelle riviste scientifiche del suo tempo, iniziò a raccogliere resoconti di eventi strani ed inesplicati, tra cui una gran quantità di avvistamenti di UFO ante-litteram.

Episodi fuori dall’ordinario hanno accompagnato anche la storia d’Italia in tutti i suoi 150 anni. La poderosa documentazione raccolta dal CISU ci permette di tracciarne le caratteristiche principali, l’evoluzione temporale, l’atteggiamento delle autorità e dei vari gruppi sociali, oltre ai casi più significativi, decennio per decennio.

IXX°secolo
primi trent’anni, a partire dal 1861, presentano aspetti molto costanti, con avvistamenti quasi esclusivamente di luci notturne che rispecchiano forti similitudini con fenomeni naturali che, semplificando, potremmo far rientrare, per tutta una serie di dibattiti tuttora aperti in ambito scientifico, nella categoria dell’”anomalistica”, quali fulmini globulari, bolidi e luci sismiche. Le fonti della casistica sono essenzialmente le riviste scientifiche dell’epoca.

1 novembre 1864
La contessa Henrietta Gertrude Walker in Baldelli osservò da Montespertoli (FI) un globo bianco molte volte più grande della luna che rimase sospeso nell’aria per oltre un minuto. Una palla più piccola di color arancio apparve sotto il globo. Poi, all’improvviso, tutto scomparve. Il resoconto è pubblicato sulla prestigiosa rivista Astronomical Register.

18 marzo 1871
Nella notte un corpo luminoso del diametro apparente della luna piena sorvolò lentamente la città di Torino, lasciando dietro di sé un’ampia e luminosa scia.

28 settembre 1881
Alle 20, da Terracina (LT) fu osservata una striscia luminosa, simile a una foglia di ulivo, sopra il promontorio del Circeo Di color giallo-rossastro, l’apparizione durò una dozzina di minuti dopodiché si affievolì scomparendo.

Inizio febbraio 1897
Una sfera dall’aspetto e dal colore mutevole per più notti apparve sulle sponde dell’Enza nei pressi di Canossa (RE). A volte schizzava via velocissima, altre si spostava lentamente.

XX°secolo
L’inizio del 1900 è caratterizzato da alcuni avvistamenti di luci notturne, di solito globi, i quali presentano similitudini con fenomeni naturali “anomali” quali luci sismiche. La maggioranza dei casi sono riferiti a fonti d’epoca. Nell’ultimo decennio del XIX secolo si rilevano alcuni cambiamenti. Alle luci notturne, per le quali valgono le considerazioni sopra riportate con in più alcune similitudini ai cosiddetti “fuochi fatui”, si aggiungono le segnalazioni di oggetti diurni osservati a distanza e dall’aspetto simile a palloni aerostatici. Spuntano anche le prime storie assimilabili a voci infondate e leggende. Le fonti sono sempre quasi esclusivamente le riviste scientifiche dell’epoca.

1910s
Proseguono le segnalazioni di luci notturne con alcune similitudini a fenomeni naturali “anomali” quali bolidi e vistose meteore. Qualcosa cambia nei documenti di riferimento: solo 1/3 dei casi sono riferiti da fonti d’epoca.

1920s
Il decennio si distingue per le prime segnalazioni di “incontri ravvicinati”, anche del terzo tipo, ma le fonti sono essenzialmente di tipo aneddotico e quasi nessuna d’epoca.

1930s
Proseguono gli avvistamenti di luci notturne a cui si deve aggiungere qualche incontro ravvicinato di tipo “classico”. I casi di “luci” presentano similitudini con fenomeni naturali “anomali” quali fulmini globulari. Sono sempre poche le fonti d’epoca, circa 1/3 del totale.

1940s
L’inizio del decennio è caratterizzato dalle apparizioni dei “foo fighters”, palle di luce segnalate dai vari contingenti nel corso della Seconda Guerra Mondiale tra il 1943 e il 1945. Seguono, nel 1946, le segnalazioni dei cosiddetti “razzi fantasma”. Dal 1947 aumentano gli oggetti osservati a distanza in pieno giorno e permangono le osservazioni di luci notturne. Nasce l’era dei “piatti volanti”. Per quanto riguarda le fonti, molti casi attribuiti al decennio sono riferiti solo negli anni successivi sugli articoli dedicati ai “dischi volanti” pubblicati negli Anni 50.

Marzo 1945
L’equipaggio di un bimotore Boston del 55° Squadrone Cacciabombardieri della RAF osservò di
notte sei palle di fuoco, grandi tre volte la luna, accompagnare l’aereo per un lungo tratto sopra i cieli del Friuli. Uno dei tanti avvistamenti di “foo-fighters” segnalati nel corso della Seconda Guerra Mondiale sia dai piloti alleati sia da quelli tedeschi.

1950s
Nella primavera 1950 si verifica la prima ondata di segnalazioni nell’ordine delle centinaia di casi. Aumentano gli incontri ravvicinati del terzo tipo e nell’autunno 1954 si verifica una recrudescenza di sbarchi di “marziani”. Esplode il fenomeno delle cadute di “capelli d’angelo”. Le osservazioni si riferiscono principalmente a dischi volanti “dadi e bulloni”.

Autunno 1954
Ondata di avvistamenti ed atterraggi in Francia e Italia. Il Ministero della Difesa italiano incarica i SIOS (servizi di sicurezza delle tre Forze Armate) di iniziare a raccogliere dati sulle segnalazioni di dischi volanti.

1960s
Nel 1962, per la prima volta, l’Aeronautica Militare Italiana indaga sugli UFO. Ondata di segnalazioni di “dischi volanti” nei centri abitati.

1962
Il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, per rispondere ad una specifica richiesta del Presidente della Repubblica, affida al generale di squadra aerea Francesco Cavalera l’incarico di svolgere un’indagine sugli Oggetti Volanti Non Identificati.

1962 - 1963
Il Ministero della Difesa introduce, riprendendo il modello in uso negli Stati Uniti ad opera del Project Blue Book, i primi moduli intitolati “Relazione su avvistamento di Oggetto Volante Non Identificato” destinati al personale in divisa.

Gennaio 1966
Viene creato a Milano il Centro Unico Nazionale (CUN) per lo studio della fenomenologia UFO.

1970s
Nascono i “gruppi di ricerca” attorno al mensile Il Giornale dei Misteri. L’autunno 1973 e l’estate 1974 sono caratterizzate da ondate di segnalazioni con gran risalto sulla stampa. Alle fine del 1978 si verifica una vera e propria “psicosi UFO” accompagnata da una elevata copertura mediatica. È anche l’anno degli incontri ravvicinati del terzo tipo.

30 ottobre 1973
Tre piloti di aerei di linea e privati in volo sulla zona di Torino avvistano (e uno di essi insegue) uno strano globo luminoso. L’UFO sarebbe stato rilevato anche su radar dall’aeroporto di Torino-Caselle e da quello militare di Mortara (PV)

Luglio 1977
Su incarico del Ministero della Difesa, il Comando Generale dei Carabinieri dispone che le stazioni dell’Arma raccolgano dati sugli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati.

27 ottobre 1977
Di pomeriggio, nel cielo dell’aeroporto di Cagliari-Elmas, gli equipaggi di tre elicotteri dell’Aviazione Leggera dell’Esercito avvistano un globo luminoso arancione. Il 5 gennaio 1978 lo Stato Maggiore dell’Aeronautica parlerà di “normale esercitazione militare”.

8 dicembre 1978
Primo evento notturno del caso Zanfretta.
1980s
Il decennio è caratterizzato da una drastica diminuzione degli avvistamenti. Di conserva si registra l’avvento dell’ufologia “scettica”.

21 marzo 1980
Una quindicina di militari della Marina e dell’Aeronautica osserva dall’aeroporto di Luni, presso Sarzana (SP), tre “barrette” luminose che poi assumono l’aspetto di una palla bianca che si allontana verso sud. Dopo poco compare un altro corpo luminoso che viene inseguito da un elicottero militare.

16 luglio 1984
Rispondendo ad un’interrogazione sugli UFO alla Camera dei Deputati, il ministro della Difesa Giovanni Spadolini afferma che «la Presidenza del Consiglio sta prendendo in considerazione l’opportunità di affidare al CNR studi e ricerche» in merito all’argomento; l’iniziativa non avrà seguito.

Dicembre 1985
Viene costituito a Torino il Centro Italiano Studi Ufologici (CISU), che da allora rappresenta nel nostro paese l’ufologia di orientamento scientifico.

1990s
l 1993 vede nascere una nuova tipologia di segnalazioni: gli avvistamenti di “umanoidi volanti”. Si forma la generazione “X-Files”, sull’onda del successo del telefilm omonimo. Boom di riviste dedicate agli UFO distribuite in edicola. Impazza anche in Italia la burla dell’autopsia aliena, mentre si diffondono le idee cospirazionistiche.

17 agosto 1993
Lo scienziato Tullio Regge presenta, su richiesta del Parlamento Europeo, una relazione e una proposta di risoluzione sulla costituzione di un Centro europeo per gli avvistamenti UFO.

XXI°secolo
Nel corso del decennio si riscontra il minimo storico degli incontri ravvicinati e la pressoché totale scomparsa di quelli del terzo tipo. Parallelamente, è da sottolineare l’avvento dei “cerchi nel grano” dall’estate 2003 e dei casi di cosiddetto “rapimento alieno”. Nel 2009 si registra una maxi-ondata di avvistamenti con oltre 3500 casi, la maggioranza diffusi attraverso Internet. Boom di foto e filmati con aumento esponenziale di “non-avvistamenti”, ovvero di “UFO” non visti ad occhio nudo, ma scoperti solo in un secondo tempo osservando le immagini al computer.

25 giugno 2003
Il comandante pilota di un Fokker 100 mentre si appresta alla discesa verso Napoli-Capodichino osserva un corpo affusolato di colore bianco e con la parte anteriore di forma “ogivale” e colore rosso-arancio. La Procura di Napoli definisce l’episodio “attendibile e tuttavia inspiegabile”.

6 gennaio 2014
All'aeroporto di Brema un UFO tiene in scacco dalle 18:30 sino alle 21:30 l'aeroporto di Brema ed un elicottero della polizia dotato di FLIR, l'aeroporto viene chiuso ma la NATO non effettua alcuno scramble. Nessun filmato del FLIR dell'elicottero (pur essendoci stato delle registrazioni) sarà mai diffuso dalle autorità tedesche per spiegare l'evento.