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The future of Arctic shipping routes

Sintesi in italiano, per gli utenti italiani non dotati di skills linguistici in inglese, della conferenza online di YouTube denominata: IISS: The future of Arctic shipping routes, MSTS Artic Shipping Operations 1950 to 1957 United States Navy Educational Documentary

The past of the Artic shipping routes


Se molte delle navi logistiche dell'Us Navy sono state rimpiazzate dalla San Antonio class, se tale trend sarà diffuso anche presso Cina, Russia, India, allora le eventuali supplies (carburanti, mezzi, uomini, pezzi di ricambio) per delle operazioni militari artiche/siberiane, invece d'essere diffuse su molte navi logistiche a fondo piatto, saranno concentrate solo in pochi grandi mezzi di superficie ad alto pescaggio, ad alta RCS, nel complesso obiettivi facilmente rilevabili sia da satellite, quanto da ricognizioni aeree o sottomarine.
https://en.wikipedia.org/wiki/San_Antonio-class_amphibious_transport_dock

The future of Arctic shipping routes
Il libro "il futuro delle rotte artiche" è stato scritto da un'associazione no-profit, che ha elaborato dati provenienti dai russi che hanno una lunga esperienza nella gestione del passaggio a Nord-Est. L'artico necessita d'infrastrutture e servizi per le rotte che sono in uso in Artico dal 2010 come via per la Cina e viceversa che è usata per il trasporto di petrolio, gas, minerali, pesca e turismo, tramite navi di grande dimensione a cui sono asserviti dei rompighiaccio. Quindi teoricamente se passano le super-petroliere, potrebbero operare in futuro anche le porta-aerei.

Per il 2030s-2040s bisogna chiederci oggi quali tipi d'infrastrutture occorrerebbero per un uso completo di tale rotta. Tenendo possibilmente a mente il fragile ambiente polare, che potrebbe essere danneggiato da perdite di petrolio, causati da incidenti tra ghiaccio e super-petroliere. Anche quando il mare è libero dal ghiaccio, esistono sempre mini-iceberg in movimento ed occorre attenzione.
Attualmente il passaggio a Nord-Est è aperto solo nei periodi in cui il ghiaccio polare è minimo: estate ed autunno, mentre in inverno/primavera il ghiaccio tende a riformarsi e non potrà che essere così anche in futuro. Perchè se non si riformasse il ghiaccio durante le notti polari, allora vorrebbe dire che la Terra avrebbe enormi problemi climatici!.

I russi sfruttano dal 2010 il passaggio a Nord-Est mentre il rapporto IPCC dava l'apertura di tale rotta solo dal 2050. E' intenzione dei russi mantenere il passaggio aperto anche in inverno/primavera tramite un intenso uso di rompighiaccio, perchè è un'importante royalty d'entrata. La rotta commerciale del passaggio a Nord-Est è obiettivamente conveniente rispetto alla rotta Oceano Indiano-Suez-Mediterraneo-Gibilterra-Amburgo, in quanto passando per il polo nord si risparmia 15gg ossia meno costi di trasporto e tempi di spedizione più rapidi!.

Tuttavia qualora transitassero grandi navi porta-container che sono molto sensibili al vento, con violenti venti polari, la navigazione sarebbe rallentata di 2gg-3gg. L'apertura annuale del passaggio a Nord-Est, con servizi di rompighiaccio russi, minori costi e tempi di spedizione, renderà la rotta polare molto interessante, tanto da incidere sulle altre rotte commerciali.

Il livello dei fondali siberiani vicino alla costa è molto basso, quindi se dovesse esserci un abbandono della nave per emergenza, non è possibile far attraccare le navi nei porti delle città siberiane, occorrono navi più piccole. E' atteso che il livello del mare artico salga, le cose della Siberia sono basse e sabbiose, il livello del mare salendo, scioglierà il permafrost oltre ad allagare ampie zone di Siberia.

E' possibile costruire infrastrutture portuali sfruttando la grande portata dei fiumi siberiani che muovono da Sud verso Nord, ma che in primavera straripano in quanto, per quel periodo vi sono ancora i ghiacci polari alla foce dei fiumi. Si potrebbero costruire porti nei fiumi, collegando così a ferrovie, aeroporti, gasdotti, petroldotti e per il momento un sistema così, non è stato ancora pensato per sfruttare al meglio le ricchezze del polo nord e la rotta nord-est.

Esiste la possibilità dell'apertura del passaggio a NordOvest (Canada/USA) e questo dipenderà da quanto ghiaccio rimarrà sulla calotta polare la quale si è ridotta sia di quantità del 60% quanto di spessore del 50%. C'è stato quindi dall'IPCC una grossa mancanza di conoscenza del sistema polare, sbagliando così ogni previsione in quell'area!.
Future of Arctic Shipping Routes /PDF / Free Download


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