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Le armi segrete della WWI

Il quinquennio del centenario WWI del 1914-1918 sta volgendo al termine, a distanza di 100 anni si ricorda la penultima grande battaglia dal 15 al 24 giugno 1918 la seconda battaglia del Piave (nota anche come battaglia del solstizio) che fu combattuta tra Regio Esercito Italiano e Imperiale Regio Esercito Austriaco, fu l'ultima grande offensiva sferrata dagli austro-ungarici nel corso della prima guerra mondiale. L'Italia s'era completamente ripresa dalla disastrosa sconfitta subita nell'autunno del 1917. Il vettovagliamento della truppa, il morale dei soldati, la qualità degli armamenti, i cannoni di maggior calibro, l'aumentata affidabilità degli stati maggiori, garantita da uno stretto rapporto tra il governo e le forze armate, erano di buon auspicio per il confronto tra i due eserciti, che si sapeva sarebbe avvenuto in tempi ravvicinati. La tentata offensiva austriaca si tramutò in una pesantissima disfatta: tra morti, feriti e prigionieri gli austro-ungarici persero quasi 150'000 uomini, pesanti furono anche le perdite italiane che ammontarono a circa 90'000 uomini.


A commemorazione dell'evento, un documentario storico che illustra lo sviluppo delle armi segrete nella WWI.