Passa ai contenuti principali

IPCC report SR15 del 8/10/2018 + primi commenti sul nuovo report IPCC

Comprendere il cambiamento climatico di +1.5°C
  • Si stima che le attività umane abbiano causato circa 1,0 ° C di portata globale riscaldamento al di sopra dei livelli preindustriali, con un probabile intervallo da 0,8 ° C a 1,2 ° C. Globale. Il riscaldamento dovrebbe raggiungere 1,5 ° C tra il 2030 e il 2052 se continua ad aumentare a il tasso corrente (alta confidenza).
  • Riscaldando dalle emissioni antropogeniche dal periodo preindustriale ad oggi, persisterà per secoli fino a millenni e continuerà a causare ulteriori danni lungo termine con cambiamenti nel sistema climatico, come l'innalzamento del livello del mare, con impatti associati (alta confidenza), ma è improbabile che queste emissioni causino il riscaldamento globale 1,5 ° C (media confidenza).
  • I rischi legati al clima per i sistemi naturali e umani sono più elevati per il mondo riscaldamento di 1,5 ° C rispetto all'attuale, ma inferiore a 2 ° C (alta sicurezza). Questi i rischi dipendono dall'entità e dal tasso di riscaldamento, dalla posizione geografica, dai livelli di sviluppo e vulnerabilità e sulle scelte e l'attuazione dell'adattamento e opzioni di attenuazione (alta sicurezza).
Cambiamenti climatici previsti, effetti potenziali e rischi associati:
  • I modelli climatici proiettano robuste7 differenze nelle caratteristiche climatiche regionali tra il riscaldamento attuale e globale di 1,5 ° C e tra 1,5 ° C e 2 ° C. Queste differenze includono aumenti di: temperatura media nella maggior parte dei terreni e degli oceani regioni (alta confidenza), estremi caldi nella maggior parte delle regioni abitate (alta confidenza),forti precipitazioni in diverse regioni (media confidenza) e probabilità di deficit di siccità e precipitazioni in alcune regioni (media confidenza).
  • Entro il 2100, l'innalzamento medio del livello medio del mare dovrebbe essere di circa 0,1 metri più basso con riscaldamento globale di 1,5 ° C rispetto a 2 ° C (media confidenza). Il livello del mare lo farà continuano a salire ben oltre il 2100 (alta confidenza), e la magnitudo e il tasso di questo aumento dipende dai futuri percorsi di emissione. Un ritmo più lento di innalzamento del livello del mare consente maggiori opportunità di adattamento nei sistemi umani ed ecologici di piccole isole, zone costiere basse e delta (fiducia media).
  • A terra, impatti sulla biodiversità e sugli ecosistemi, compresa la perdita di specie e l'estinzione, si prevede che sia inferiore a 1,5 ° C del riscaldamento globale rispetto ai 2 ° C. Si prevede che limitando il riscaldamento globale a 1,5 ° C rispetto ai 2 ° C si riduca l'impatto sugli ecosistemi terrestri, d'acqua dolce e costieri e per conservare più dei loro servizi agli umani (alta sicurezza).
  • Si prevede che la riduzione del riscaldamento globale a 1,5 ° C rispetto ai 2 ° C si riduca aumenti della temperatura dell'oceano e aumenti associati dell'acidità dell'oceano e diminuisce i livelli di ossigeno nell'oceano (alta sicurezza). Di conseguenza, limitando globale il riscaldamento a 1,5 ° C è progettato per ridurre i rischi per la biodiversità marina, la pesca ed ecosistemi e le loro funzioni e servizi per l'uomo, come illustrato da recenti modifiche al ghiaccio artico e agli ecosistemi delle barriere coralline con acqua calda (alta sicurezza).
  • Rischi legati al clima per la salute, mezzi di sussistenza, sicurezza alimentare, approvvigionamento idrico, umano sicurezza, e la crescita economica dovrebbe aumentare con il riscaldamento globale di 1,5 ° C e aumentare ulteriormente con 2 ° C. La maggior parte delle esigenze di adattamento sarà inferiore per il riscaldamento globale di 1,5 ° C rispetto ai 2 ° C (alta sicurezza). Ci sono una vasta gamma di opzioni di adattamento che possono ridurre il rischi del cambiamento climatico (alta sicurezza). Ci sono limiti all'adattamento e all'adattamento capacità per alcuni sistemi umani e naturali al riscaldamento globale di 1,5 ° C, con perdite associate (media confidenza). Il numero e la disponibilità di adattamento le opzioni variano in base al settore (media confidenza).
Percorsi di emissione e transizioni di sistema coerenti con 1,5 ° C global warming
  • Nei percorsi del modello con overshoot nullo o limitato di 1,5 ° C, rete globale riduzione delle emissioni di CO2 antropogeniche di circa il 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030 (40-Intervallo interquartile al 60%), raggiungendo lo zero netto intorno al 2050 (2045-2055 interquartile gamma). Per limitare il riscaldamento globale a meno di 2 ° C, si prevedono emissioni di CO2 diminuzione di circa il 20% entro il 2030 nella maggior parte dei percorsi (intervallo interquartile 10-30%) e raggiungere lo zero netto intorno al 2075 (intervallo interquartile 2065-2080). Emissioni non di CO2 in percorsi che limitano il riscaldamento globale a 1,5 ° C mostrano riduzioni profonde simili quelli in percorsi che limitano il riscaldamento a 2 ° C (alta confidenza).
  • Percorsi che limitassero il riscaldamento globale a 1,5 ° C con un overshoot assente o limitato richiedono transizioni rapide e di vasta portata in campo energetico, terrestre, urbano e infrastrutturale (compresi trasporti ed edifici) e sistemi industriali (alta sicurezza). Questi le transizioni dei sistemi non hanno precedenti in termini di scala, ma non necessariamente in termini di velocità, e implicano profonde riduzioni delle emissioni in tutti i settori, un ampio portafoglio di opzioni di mitigazione e un significativo aumento degli investimenti in tali opzioni (media confidenza).
  • Tutti i percorsi che limitano il riscaldamento globale a 1,5 ° C con overshoot limitato o assente progettare l'uso della rimozione di biossido di carbonio (CDR) nell'ordine di 100-1000 GtCO2 oltre il 21 ° secolo. Il CDR verrebbe utilizzato per compensare le emissioni residue e, nella maggior parte dei casi, ottenere emissioni nette negative per riportare il riscaldamento globale a 1,5 ° C seguendo un picco (alta confidenza). Distribuzione di CDR di diverse centinaia di GtCO2 è soggetto a molteplici fattori di fattibilità e sostenibilità (alta affidabilità). Riduzioni significative delle emissioni a breve termine e misure per ridurre energia e terra la domanda può limitare la diffusione del CDR a poche centinaia di GtCO2 senza fare affidamento bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio (BECCS) (alta sicurezza).

Domande e Risposte dal Pubblico
BBC- Ogni nuovo report di IPCC non fa altro che evidenziare che le emissioni di gas serra andrebbero ridotte urgentemente, che cosa c'è di nuovo in questo report IPCC/2018?!?-
Il report porta nuove informazioni sugli impatti climatici sino a +1.5°C che nel precedente rapporto non erano stati pienamente stimati.

German Press Agency -Una variazione di +1.5°C è visibile, voi dite che stiamo già lì, perchè siete così ottimisti?-
Devono succedere delle cose, per poter dire che una variazione di +1.5°C sia contenibile, abbiamo le tecnologie? Ci sono investitori? Sono credibili? Ma questo dipende dalla politica e dalla visibilità del problema nella società. Noi abbiamo passato il messaggio, poi spetta alla politica decidere di agire o meno.

Associated Press - Come fate ad essere ottimisti che il mondo non supererà i +1.5°C considerando le attuali politiche nel mondo?-
Non ci riferiamo mai alla politica americana, ma a cosa dovrebbe fare collettivamente il mondo davanti a questo problema. Dobbiamo rimanere entro i +1.5°C e dobbiamo accelerare per ridurre le emissioni, altrimenti se superiamo le emissioni per tale livello, poi occorreranno tecnologie per la rimozione dei gas serra dall'atmosfera.

Climate Action - Il cambiamento climatico sta colpendo l'agricoltura nel mondo, quale è il messaggio di IPCC per l'adattamento per il mondo?-
Certamente ci saranno cali nelle rese agricole del mondo, ma ogni azione di mitigazione dovrà essere gestita in modo attento, in termini di Costi e Benefici perchè eventuali azioni di mitigazione potrebbero avere dei costi oltre che portare dei benefici. Occorrerà guardare non solo dal punto di vista tecnologico ma anche delle aspirazioni dei popoli ed il loro radicamento nel territorio.

BBC-E' ancora una questione di visibilità del problema, e nel vedere quanto tante nazioni sono attaccate al carbone ed ai carburanti fossili, c'è da chiedersi quanto il problema del cambiamento climatico è visibile nel mondo?-
Questo non è un piano per risolvere il problema, ma è solo un messaggio dato alla politica, e nei nostri scenari il carbone declinerà nella metà di questo secolo. Questo è essenziale per poter rimanere entro i +1.5°C a livello globale. Ci sono 195 scienziati di altrettanti paesi nel nostro panel, non possiamo varare scelte energetiche nazionali.

Thomson Roiter Foundation - Se gli investitori privati hanno un ruolo importante nella strategia di +1.5°C perchè il vostro panel è ottimista che tale obiettivo sarà raggiunto?-
Le nazioni devono cooperare, con azioni coordinate per raggiungere gli obiettivi. Noi con questo documento di IPCC forniamo tutte le prove per una discussione nel prossimo meeting in Polonia, qualora i nostri suggerimenti non saranno accolti, ci ritroveremo rapidamente a sfondare i +2°C in pochissimo tempo.

AND News - Potete commentare i budget per le emissioni di CO2 di questo report in rapporto al precedente?-
Abbiamo elaborato un sofisticato conteggio di quante altre emissioni di gas serra ancora mancano per sfondare quota +1.5°C'è ance una prima stima sulla bomba degli idrati di metano in Siberia, presto ci sarà un update anche per conteggiare le emissioni più complete di gas serra provenienti dalla Siberia per il permafrost in scioglimento.

-Che cosa può fare un singolo consumatore per ridurre la sua footprint sul clima?-
Il messaggio da noi scritto in IPCC report è per i governi, ma anche per i singoli, ogni singolo comportamento ed abitudine può a livello aggregato influenzare il cambiamento climatico aggravandolo o meno. La riduzione dell'energia procapite concorre a far emergere il problema climatico nella sua visibilità.

-La deforestazione è la responsabile dell'80% delle emissioni umane, come si fa a bloccare la deforestazione ed abbandonare i carburanti fossili?-
Le foreste sono elemento primario anche delle ambizioni di un paese per ridurre le proprie emissioni, alla deforestazione si deve contrapporre la riforestazione, che permette il sequestro naturale della CO2 e che favorisce anche l'agricoltura e la sostenibilità ambientale con riflessi nella dimensione alimentare di un paese.

Asian France Press - Avete citato il problema della bomba degli idrati di metano in Siberia, ed è vero che per la prima volta avete stimato il feedback di tale processo in un modello climatico?-
Si fornisce una stima ma con un livello d'incertezza circa il problema dello scioglimento del permafrost e del rilascio del metano in Siberia, in relazione al conteggio dei limiti delle emissioni per restare entro i +1.5°C. Il messaggio è chiaro entro il 2030 le emissioni globali di CO2 devono essere ZERO altrimenti sforeremo.

Fredoom Poverty Australi - Che cosa potremmo fare se non resteremo entro i +1.5°C?-
Siamo ad un bivio, quello che succede da adesso al 2030 è critico, specialmente dal punto di vista delle emissioni di gas serra per carburanti fossili ad uso antropico. Il rapporto dice che se entro i prossimi decenni non si ridurranno le emissioni di gas serra, non sarà possibile restare in un mondo a +1.5°C ma sfonderemo tale limite.

Kings College di Londra - IPCC parla anche di un problema di sovrappopolazione nel mondo, potete espandere il tema?-
Certamente le attese di consumo e di comportamento sono importanti, occorre saper gestire le attese di consumo in modo da ridurre le emissioni di gas serra, più faremo questo oggi e meno problemi avremo in futuro nel dover estrarre CO2 dall'atmosfera. Così come le opzioni d'estrazione dei gas serra, che attualmente non ne comprendiamo i confini logici. Cerchiamo di prendere la cosa in modo ottimistico: se ad esempio cambiassimo la nostra dieta, vivremmo meglio e più a lungo, ridurremmo anche le emissioni di gas serra.

Vox News - Potete elaborare il tema delle tecnologie per l'estrazione dei gas serra?-
Non esiste nessun path che permette di raggiungere l'obiettivo di +1.5°C senza l'uso di una qualche tecnologia di estrazione di gas serra. Ad un certo punto, per stabilizzare il Climate Change, a qualsiasi livello ci trovassimo in futuro, avremo bisogno di tali tecnologie. Ma c'è più di una via per fare questa cosa, dipende dall'uso del territorio e dalla riforestazione. Più ridurremo le emissioni oggi e per i prossimi decenni, meno problemi avremo in futuro nel dover estrarre dall'atmosfera quantità più elevate di gas serra, per stabilizzare il cambiamento climatico.

-Quanto è grave la minaccia di usare raccolti per creare carburanti biologici piuttosto che farli giungere sui mercati per sfamare le persone?-
Non è necessario essere folli per sviluppare carburanti biologici per il settore dei trasporti, ci sono altri aspetti che occorre guardare al contesto, come ad esempio carburanti sintetici e cose simili.

-Come vi sentite come esseri umani nell'aver redatto questo IPCC report 2018 che evidenzia uno snodo importante per l'umanità?-
Abbiamo elaborato il rapporto in poco tempo, con tanti colleghi, è stata una grande ed appassionante sfida, ed è un'avventura collettiva straordinaria.

Associated Press: quale è il messaggio di IPCC lanciato alle piccole isole ed alle altre aree vulnerabili al climate change quando la differenza di stare entro +1.5°C significa avere la differenza tra la vita e la morte?
Questo dipende dalla volontà politica non da IPCC, il raggiungimento degli obiettivi.

Climate Severe Association - Che benefici ci sono nel restare dentro i +1.5°C?-
Ci sono benefici multipli, a cominciare dalla riduzione del numero delle popolazioni esposte a crisi climatiche in tutto il mondo, riducendo i danni per cali idrici, danni al reef corallino, mino aspergimento di patologie subtropicali, minore inquinamento ecc...

Thomson Reuters Foundation - Che danni in più ci sono sulle rese agricole, cali degli stock idrici di acqua dolce, risalita del livello del mare, ci sono in più questo nuovo rapporto IPCC?-
Gli studi hanno evidenziato che anche una differenza di mezzo grado nell'incremento del cambiamento climatico fa una grande differenza in termini di danni al pianeta e quindi gli impatti di un cambiamento a +1.5°C sono assai minori, di quanti danni invece ci saranno con un incremento di +2°C.

GFlack -Avete già stimato i danni per climate change ad +1.5°C ed a +2°C oppure prevedete di calcolarli in futuro?-
Sì il rapporto non valuta l'incremento di costo dei +2°C rispetto ad +1.5°C ma si stima un +12% di danni od investimenti da dover fare nel caso di +2°C rispetto al primo scenario di +1.5°C. [...]

-Il mantenimento di +1.5°C implica un forte trasferimento tecnologico dai paesi ricchi ai paesi poveri per la mitigazione dei danni da climate change, come pensate che possa avvenire?-
Nel rapporto sono discusse varie ipotesi di mitigazione climatica a cui l'ONU dovrebbe ispirarsi [...]


Extended EXCLUSIVE 
with prof.Peter Wadhams 
talks on IPCC SR1.5 Report
I dati ed i modelli sul polo nord indicano che ci sarà il polo nord privo di ghiaccio in estate/autunno molto prima della fine del XXI secolo, invece all'IPCC ancora ignorano questo fatto e dilazionano i loro modelli in modo conservativo ponendo il polo nord ICE free solo dal 2100. Questo modo di modellizzare dell'IPCC è imbarazzante con la realtà già misurata nell'Artico. E' evidente a tutti gli scienziato che lavorano nel clima che IPCC sottostima in modo conservativo la severità e la velocità del cambiamento climatico per i prossimi 20 e 30 anni futuri. Nella bloggosfera si dice che però questo nuovo report IPCC sia più allarmante. In effetti lo è, perchè deve esserlo, perchè sino ad esso il panel IPCC è stato molto conservativo sul Climate Change, si sono scordati nei loro modelli un sacco di autofeedback del cambiamento climatico: dal cambio di albedo al polo nord, dalla risalita del livello del mare artico, dallo scioglimento degli idrati di metano in Siberia. Semplicemente all'IPCC hanno ignorato sino adesso il rischio della bomba degli idrati di metano in Siberia, in tutti i loro modelli danno per scontato che il metano una volta sciolto fugga fuori dall'atmosfera terrestre e questo è inaccettabile scientificamente!. 

Quando si guarda al nuovo rapporto si spera che abbiano corretto questo, e non lo hanno fatto in modo totale ancora. C'è ancora in IPCC l'idea che si possa stare dentro ai +1.5°C continuando a fare quello che già adesso sta facendo l'umanità. Questo non è vero, l'attuale livello di CO2 già presente in atmosfera, anche se noi domani smettessimo d'emettere CO2, sarebbe sufficiente per portare il clima del pianeta a +2°C. All'IPCC avrebbero dovuto focalizzarsi sulle tecnologie di terraformazione, ma ancora non lo hanno fatto: in IPCC non hanno capito che per estrarre CO2 dall'atmosfera ogni anno, occorrerebbe estrarre quantità imponenti. Non ci sono i conteggi fatti da IPCC sulle tecnologie di terraformazione, le quali solo per calare la crescita del climate change di solo -0.5°C calando da +2°C ad +1.5°C la quantità di gas serra da estrarre dall'atmosfera sarebbe ampia ed imponente, circa il 40% delle attuali emissioni di tutta l'umanità, necessitando anche contemporaneamente che l'umanità restasse ad emissioni ZERO!. Questo è abbastanza incredibile allo stato attuale delle tecnologie note!. 

Ci stiamo approssimando a dei TIPPIG POINT sulla Terra, ma IPCC ignora la realtà. Secondo IPCC la possibilità che nei prossimi 30 anni il polo nord sia libero dai ghiacci è di 1 volta ogni 100 anni!. Mentre nel caso di crescita a +2°C gli studi IPCC prevedono una settima di polo nord libero dai ghiacci ogni 100 anni. Questo è abbastanza ridicolo, contrasta con tutte le misurazioni reali del polo nord già rilevate oggi. E' la solita mentalità IPCC di pretendere che la situazione attuale non sia quella misurata, così che politicamente si possa lanciare la palla ed i problemi nel futuro, costruendo modelli conservativi che mentano sulla severità ed accelerazione climatica del fenomeno. 

Per cui c'è da chiedersi su quanto sia plausibile il resto dello studio fatto da IPCC su tutto il resto?. 

C'è tutta la questione della bomba degli idrati di metano ed il fatto che IPCC abbia ignorato il fenomeno, non vuol dire che il fenomeno esista e sia anche spinto da autofeedback. La popolazione ed i governi sono dell'opinione che quando capitano incendi, uragani, tempeste violente queste siano impredicibili, mentre per gli scienziati la risposta è che niente di nuovo sta accadendo!. 

Quanto veloce il livello degli oceani salirà? 

Nei modelli IPCC non hanno previsto uno scioglimento integrale dei ghiacciai, per cui la risalita del livello del mare in IPCC dipende solo dalla dilatazione termica degli oceani. Ma la predizione è sottostimata e questa induce i politici a non investire in difese statiche dalla risalita del livello del mare!. Nel nuovo modello IPCC hanno tenuto conto solo parzialmente del tasso di scioglimento del polo Sud e della Groenlandia, ottenendo un dato troppo conservativo che ignora fenomeni di feedback come lo scivolamento e scioglimento in Groenlandia, con morene sotto i ghiacciai che portano fiumi d'acqua nell'oceano Atlantico!. Quello che IPCC non tiene conto sono dei "trend rafforzativi del fenomeno", qualcosa che accade e che si rafforza solo perchè stanno iniziando a cambiare le condizioni, le quali più cambiano, più il fenomeno prende forza rafforzandosi e diventando vigoroso. Sono eventi con trend non lineari!. Ma al panel di IPCC non piacciono i trend autorinforzanti e non lineari, perchè gli esplodono in faccia e non sono politicamente gestibili. 

Altra cosa totalmente assente nel reporto IPCC è della riduzione dei motori termoalini delle correnti marine, e del forte cambiamento nell'Atlantico che condurrà al blocco della AMOC. Per cui il nord Europa si raffredderà e non si scalderà rapidamente come invece si scalderà il resto del pianeta. Questo implicherà il rapido riscaldamento del golfo del Messico con la formazione di supertempeste e super uragani. La mia sensazione è che IPCC faccia la scimmia che non vuol vedere, non vuol sentire, non vuol parlare. 

Una volta raggiunto un certo livello, passando TIPPING POINT climatici, poi succederanno cose: polo nord ICE FREE, rilascio smodato di metano in Siberia, super-uragani, blocco della AMOC, siccità e schock idrici, collassi della produzione agricola ecc... Di tutto questo IPCC non ne vuole parlare, perchè queste cose non si devono dire!. E' una mentalità quella di IPCC di nascondere il panico e gli allarmi, quando ormai le misurazioni dei dati invece imporrebbero d'essere seri.


Intervento di Luca Mercalli 
sul cambiamento climatico


Argomenti Correlati:
http://www.ipcc.ch/report/sr15/
Podcasting sulle guerre del cambiamento climatico http://www.climate-change-wars.tk