Sintesi multimediale in italiano della conferenza in YouTube -Resources the Economy and the Ecosystem, and the Seneca effect- prof. Ugo Bardi
Forse è possibile modellizzare il mondo, nell'economia e nelle sue risorse, tenendo presente il fatto che è un sistema composto da subsistemi, ci sono quindi effetti ed impatti e retrofeedback che rendono il modello complesso. C'è un serio problema con l'idea economica della crescita infinita, ed è evidente che prima o poi la crescita economica si fermerà. Osservare la curva del picco del petrolio ossia la curva di Hubbert, come un segnale di Early Warning di questo collasso, potrebbe essere una buona idea.
Dopo 22 anni, quali sono le paure concrete del picco di Hubbert?! E' stato introdotto il petrolio ed il gas non convenzionale: lo shale gas e shale oil. Quindi in termini di uso del petrolio, il modello di Hubbert è sbagliato, ma in altri termini il modello di Hubbert è corretto, perchè il petrolio non convenzionale non è estratto nello stesso modo dei classici pozzi di petrolio convenzionale.
I modelli aiutano a pensare, se si è capaci di capire cosa sta succedendo!. Il modello di Hubbert riaggiornato nel 1988 prevedeva il picco del petrolio nel 2008. Il punto non è la fine del petrolio, ce ne sarà ancora per molto tempo, il punto è che è finito tutto il petrolio facile da estrarre: quello che resta è costoso e complicato estrarlo, per cui occorreranno sempre più sforzi finanziari ed energetici nell'attività mineraria d'estrazione, per poter disporre di altro petrolio in un mondo super affamato di petrolio. Ma poichè il petrolio facile è già finito, in termini netti di ritorno energetico (EROEI/EROI=Energia Ricavata/Energia Consumata) delle rese calanti. Ossia, sarà stata consumata più energia per estrarne, di quanta energia sarà poi fornita dal giacimento nella fase d'estrazione della risorsa prima del suo esaurimento.
Un esempio che il modello dell'EROEI è corretto, consiste nell'applicare lo stesso semplice modello all'attività dell'industria della pesca. Si giunge così alle considerazioni di Seneca, che osservava già in epoca romana che la crescita era lenta, ma la rovina ed il disastro erano veloci e più rapidi. Da questa osservazione storica di Seneca, è nato il nome della curva di Seneca.
Lo Space Mining ossia l'estrazione mineraria nello spazio, da pianeti ed asteroidi è una tipica idea di fantascienza, e per così come la intendiamo noi oggi, è un business che non decollerà mai. Sarebbe troppo costoso, con la tecnologia odierna andare nello spazio, estrarre minerali e portarli sulla Terra. Ma la cosa potrebbe funzionare per estrarre risorse per sostenere colonie aliene nello spazio. Ma forse i nostri pronipoti biorobotici potrebbero avventurarsi nello spazio per Space Mining.
Domande & Risposte
Quali sono le energie rinnovabili?
Il sole, pannelli fotovoltaici, la questione dell'EROEI non è rilevante nelle risorse rinnovabili che sono tutte a saldo maggiore di 1. Una centrale elettrica fotovoltaica produce energia elettrica, intermittente, ma la produce.
Satelliti solari per raccogliere l'energia solare?
E' una grande idea, che necessita di un enorme investimento. Attualmente s'immagina di costruire un satellite per la produzione elettrica ricavando risorse dagli asteroidi. Tutto quello che serve è alluminio, silicone, azoto. Era un'idea maturata negli anni 1970s ma oggi, è poco considerata.
Con la tecnologia che abbiamo oggi, oppure che non abbiamo ma che potremmo avere, quanta energia elettrica rinnovabile potremmo immagazzinare e poi canalizzare nelle smart grid elettriche?! Lo studio che è stato fatto a riguardo, concludeva che non è possibile andare oltre il 35%-40% dei fabbisogni mondiali attuali. Mancherebbe quindi un 60% d'energia che andrebbe prodotta in qualche modo, se non con carburanti fossili. Inoltre EROEI è difficile calcolarlo e c'è ampia incertezza, ma in ogni caso è troppo basso pari al 5%-10%. Non è possibile vivere con questi rendimenti.
Sì, assumendo che sia possibile rimpiazzare 1 KWatt di potenza prodotta da carburanti fossili, con 1 KWatt di potenza con energie rinnovabili, ma poi occorre immagazzinare questa energia per poi redistribuirla quando serve e questo non è chiaro nei modelli. Ma se non si assume che le energie rinnovabili non saranno capaci di rimpiazzare i fossili, allora ci sarà solo il collasso. E' possibile sostenere 9MLD di persone, accettando sacrifici, bassa speranza di vita, carenza d'energia elettrica in ampie ore del giorno, perchè la domanda di 9MLD di persone si dovrebbe adattare alla carenza ed intermittenza energetica oltre a meccanismi di prezzo per moderare la domanda.
Nel passato molti investitori hanno finanziato investimenti sull'energie fossili, le aziende energetiche sono mucche e sono in ottima salute oggi, ma oggi in cosa si dovrebbe investire per avere un buon business nel futuro? Investire in ricerca e sviluppo per energie rinnovabili? oppure investire per avere un minor impatto ambientale dai carburanti fossili?
Nessuno vive con 500 Watt, in Europa siamo tutti oggi a 5 KiloWatt. Sicuramente il risparmio energetico può fare molto, anche se saremmo più efficienti in futuro, occorrerà comunque energia. Quando si scende, non tutti scendono, c'è chi scende e chi non scende. I poveri diventano molto poveri, mentre i ricchi mantengono il loro standard di vita.
Il picco di Seneca può manifestarsi nelle popolazioni che non hanno coscienza dell'esistenza del picco di Seneca, ma se la popolazione è a conoscenza, è possibile evitare il collasso?
Domanda interessante, questo a che fare con la sociologia e la psicologia, cosa farebbe la gente per evitare il collasso? Se una popolazione non distrugge le risorse perchè contrae la sua posizione, potrebbe esserci un'altra popolazione che invece non contrae la sua posizione distruggendo in ogni caso le risorse.
Tornando sull'EROEI del solare, oggi i pannelli solari fotovoltaici sono molto economici, il costo a lungo termine dei contratti di pannelli solari fotovoltaici 0.25-0.3 Cent per KiloWatt Hora, iniziando una produzione massiva saturando il mercato, il costo collasserebbe di un altro 80%. A questo punto la questione diventerebbe immagazzinare energia per superare l'intermittenza, perchè l'input energetico sarebbe molto economico.
Il problema però diventerebbero le batterie e la loro gestione, non ce ne sarebbero a sufficienza.
Forse è possibile modellizzare il mondo, nell'economia e nelle sue risorse, tenendo presente il fatto che è un sistema composto da subsistemi, ci sono quindi effetti ed impatti e retrofeedback che rendono il modello complesso. C'è un serio problema con l'idea economica della crescita infinita, ed è evidente che prima o poi la crescita economica si fermerà. Osservare la curva del picco del petrolio ossia la curva di Hubbert, come un segnale di Early Warning di questo collasso, potrebbe essere una buona idea.
Dopo 22 anni, quali sono le paure concrete del picco di Hubbert?! E' stato introdotto il petrolio ed il gas non convenzionale: lo shale gas e shale oil. Quindi in termini di uso del petrolio, il modello di Hubbert è sbagliato, ma in altri termini il modello di Hubbert è corretto, perchè il petrolio non convenzionale non è estratto nello stesso modo dei classici pozzi di petrolio convenzionale.
I modelli aiutano a pensare, se si è capaci di capire cosa sta succedendo!. Il modello di Hubbert riaggiornato nel 1988 prevedeva il picco del petrolio nel 2008. Il punto non è la fine del petrolio, ce ne sarà ancora per molto tempo, il punto è che è finito tutto il petrolio facile da estrarre: quello che resta è costoso e complicato estrarlo, per cui occorreranno sempre più sforzi finanziari ed energetici nell'attività mineraria d'estrazione, per poter disporre di altro petrolio in un mondo super affamato di petrolio. Ma poichè il petrolio facile è già finito, in termini netti di ritorno energetico (EROEI/EROI=Energia Ricavata/Energia Consumata) delle rese calanti. Ossia, sarà stata consumata più energia per estrarne, di quanta energia sarà poi fornita dal giacimento nella fase d'estrazione della risorsa prima del suo esaurimento.
Un esempio che il modello dell'EROEI è corretto, consiste nell'applicare lo stesso semplice modello all'attività dell'industria della pesca. Si giunge così alle considerazioni di Seneca, che osservava già in epoca romana che la crescita era lenta, ma la rovina ed il disastro erano veloci e più rapidi. Da questa osservazione storica di Seneca, è nato il nome della curva di Seneca.
Lo Space Mining ossia l'estrazione mineraria nello spazio, da pianeti ed asteroidi è una tipica idea di fantascienza, e per così come la intendiamo noi oggi, è un business che non decollerà mai. Sarebbe troppo costoso, con la tecnologia odierna andare nello spazio, estrarre minerali e portarli sulla Terra. Ma la cosa potrebbe funzionare per estrarre risorse per sostenere colonie aliene nello spazio. Ma forse i nostri pronipoti biorobotici potrebbero avventurarsi nello spazio per Space Mining.
Domande & Risposte
Quali sono le energie rinnovabili?
Il sole, pannelli fotovoltaici, la questione dell'EROEI non è rilevante nelle risorse rinnovabili che sono tutte a saldo maggiore di 1. Una centrale elettrica fotovoltaica produce energia elettrica, intermittente, ma la produce.
Satelliti solari per raccogliere l'energia solare?
E' una grande idea, che necessita di un enorme investimento. Attualmente s'immagina di costruire un satellite per la produzione elettrica ricavando risorse dagli asteroidi. Tutto quello che serve è alluminio, silicone, azoto. Era un'idea maturata negli anni 1970s ma oggi, è poco considerata.
Con la tecnologia che abbiamo oggi, oppure che non abbiamo ma che potremmo avere, quanta energia elettrica rinnovabile potremmo immagazzinare e poi canalizzare nelle smart grid elettriche?! Lo studio che è stato fatto a riguardo, concludeva che non è possibile andare oltre il 35%-40% dei fabbisogni mondiali attuali. Mancherebbe quindi un 60% d'energia che andrebbe prodotta in qualche modo, se non con carburanti fossili. Inoltre EROEI è difficile calcolarlo e c'è ampia incertezza, ma in ogni caso è troppo basso pari al 5%-10%. Non è possibile vivere con questi rendimenti.
Sì, assumendo che sia possibile rimpiazzare 1 KWatt di potenza prodotta da carburanti fossili, con 1 KWatt di potenza con energie rinnovabili, ma poi occorre immagazzinare questa energia per poi redistribuirla quando serve e questo non è chiaro nei modelli. Ma se non si assume che le energie rinnovabili non saranno capaci di rimpiazzare i fossili, allora ci sarà solo il collasso. E' possibile sostenere 9MLD di persone, accettando sacrifici, bassa speranza di vita, carenza d'energia elettrica in ampie ore del giorno, perchè la domanda di 9MLD di persone si dovrebbe adattare alla carenza ed intermittenza energetica oltre a meccanismi di prezzo per moderare la domanda.
Nel passato molti investitori hanno finanziato investimenti sull'energie fossili, le aziende energetiche sono mucche e sono in ottima salute oggi, ma oggi in cosa si dovrebbe investire per avere un buon business nel futuro? Investire in ricerca e sviluppo per energie rinnovabili? oppure investire per avere un minor impatto ambientale dai carburanti fossili?
Nessuno vive con 500 Watt, in Europa siamo tutti oggi a 5 KiloWatt. Sicuramente il risparmio energetico può fare molto, anche se saremmo più efficienti in futuro, occorrerà comunque energia. Quando si scende, non tutti scendono, c'è chi scende e chi non scende. I poveri diventano molto poveri, mentre i ricchi mantengono il loro standard di vita.
Il picco di Seneca può manifestarsi nelle popolazioni che non hanno coscienza dell'esistenza del picco di Seneca, ma se la popolazione è a conoscenza, è possibile evitare il collasso?
Domanda interessante, questo a che fare con la sociologia e la psicologia, cosa farebbe la gente per evitare il collasso? Se una popolazione non distrugge le risorse perchè contrae la sua posizione, potrebbe esserci un'altra popolazione che invece non contrae la sua posizione distruggendo in ogni caso le risorse.
Tornando sull'EROEI del solare, oggi i pannelli solari fotovoltaici sono molto economici, il costo a lungo termine dei contratti di pannelli solari fotovoltaici 0.25-0.3 Cent per KiloWatt Hora, iniziando una produzione massiva saturando il mercato, il costo collasserebbe di un altro 80%. A questo punto la questione diventerebbe immagazzinare energia per superare l'intermittenza, perchè l'input energetico sarebbe molto economico.
Il problema però diventerebbero le batterie e la loro gestione, non ce ne sarebbero a sufficienza.