Quando durante la Guerra Fredda nel XX secolo, ebbe ad iniziare la corsa alla Luna tra USA vs URSS, la stampa e televisioni americane, incominciarono a diffondere fotografie e filmati di Sputnik, satelliti, astronauti della NASA in tute spaziali, giganteschi razzi vettori e piccole navette spaziali: quadri comandi con giroscopi, cloche, indicatori e pulsanti e levette.
Tutta questa iconografia tecnologica dal design moderno e plausibile (per la tecnologia umana nota) spazzò via dalle riviste di fantascienza, le classiche suggestioni fantascientifiche del 1950s, 1940s, 1930s, 1920s dove dominavano i dirigibili a razzo giganti, nonchè i dischi volanti & foo fighters, oltre a dettagli tecnologici assurdi, in cui svettavano le fantasmagoriche tecnologie a valvole termoioniche, che per 5 decenni popolarono l'immaginario grafico delle pulp mags.
In Amazing Stories dal 1960s iniziarono a diffondersi piccoli articoli di divulgazione scientifica su progetti NASA, avente a tema lo spazio e le astronavi e la colonizzazione spaziale. Varie idee futuristiche proposte dalla NASA, durante la corsa alla Luna, finirono dentro le pulp mags, probabilmente per scopi di propaganda politica americana, per nascondere il ritardo tecnologico americano iniziale, nei confronti dei sovietici, durante la corsa alla Luna.
Le suggestioni grafiche di Amazing Stories da sempre disegnate da illustratori (digiuni di nozioni scientifiche, che si scopiazzavano l'un l'altro) finirono per essere pesantemente influenzate, dai bozzetti grafici elaborati dagli ingegneri NASA. Incluse le mirabolanti stazioni spaziali a forma di toroidi.
E' infatti dai primi anni del 1960 che in Amazing Stories, le suggestioni grafiche allegate ai racconti di fantascienza, mutarono profondamente nel loro design artistico, per mostrare hardware spaziale che era simile a quanto, televisione e giornali e settimanali, mostravano nei progetti NASA nel 1960s.
Ad un osservatore attento del XXI secolo, non può quindi sfuggire il fatto, che in copertina d'Amazing Stories dell'Agosto del 1962 c'erano un paio di stazioni spaziali, una caravella a vento solare, nonchè poco distante lo SPACE SHUTTLE ormeggiato in orbita. Gli astronauti, nella copertina d'Amazing Stories dell'Agosto 1962 erano intenti a svolgere missione ExtraVeicolari, tutti erano legati da funi ombelicali (proprio come i primi astronauti del 1962) e non v'è traccia di Jet Pack (per quanto, Amazing Stories l'avesse già predetto nel 1949).
E' però interessante notare il design dello SPACE SHUTTLE:
Tutta questa iconografia tecnologica dal design moderno e plausibile (per la tecnologia umana nota) spazzò via dalle riviste di fantascienza, le classiche suggestioni fantascientifiche del 1950s, 1940s, 1930s, 1920s dove dominavano i dirigibili a razzo giganti, nonchè i dischi volanti & foo fighters, oltre a dettagli tecnologici assurdi, in cui svettavano le fantasmagoriche tecnologie a valvole termoioniche, che per 5 decenni popolarono l'immaginario grafico delle pulp mags.
In Amazing Stories dal 1960s iniziarono a diffondersi piccoli articoli di divulgazione scientifica su progetti NASA, avente a tema lo spazio e le astronavi e la colonizzazione spaziale. Varie idee futuristiche proposte dalla NASA, durante la corsa alla Luna, finirono dentro le pulp mags, probabilmente per scopi di propaganda politica americana, per nascondere il ritardo tecnologico americano iniziale, nei confronti dei sovietici, durante la corsa alla Luna.
Le suggestioni grafiche di Amazing Stories da sempre disegnate da illustratori (digiuni di nozioni scientifiche, che si scopiazzavano l'un l'altro) finirono per essere pesantemente influenzate, dai bozzetti grafici elaborati dagli ingegneri NASA. Incluse le mirabolanti stazioni spaziali a forma di toroidi.
E' infatti dai primi anni del 1960 che in Amazing Stories, le suggestioni grafiche allegate ai racconti di fantascienza, mutarono profondamente nel loro design artistico, per mostrare hardware spaziale che era simile a quanto, televisione e giornali e settimanali, mostravano nei progetti NASA nel 1960s.
Ad un osservatore attento del XXI secolo, non può quindi sfuggire il fatto, che in copertina d'Amazing Stories dell'Agosto del 1962 c'erano un paio di stazioni spaziali, una caravella a vento solare, nonchè poco distante lo SPACE SHUTTLE ormeggiato in orbita. Gli astronauti, nella copertina d'Amazing Stories dell'Agosto 1962 erano intenti a svolgere missione ExtraVeicolari, tutti erano legati da funi ombelicali (proprio come i primi astronauti del 1962) e non v'è traccia di Jet Pack (per quanto, Amazing Stories l'avesse già predetto nel 1949).
E' però interessante notare il design dello SPACE SHUTTLE:
- forma razziforme,
- ali a delta,
- unica pinna timoniera centrale,
- motore (unico) a razzo.
Argomenti Correlati