Passa ai contenuti principali

Il Bilancio dello Stato Italiano: Le radici dell'Odio CattoComunista (parte 1)

  • Non si può vivere di debito pubblico molto a lungo, prima o poi si finisce SEMPRE come i peones sudamericani che falliscono non una volta, ma una serie di volte!, bruciando in IPERinflazioni!.
  • E' evidente che uno Stato è già bollito finanziariamente, se per restituire quello che ha già preso a prestito, necessita di fare nuovo debito!.
  • Non si può vivere di debito pubblico, perchè prima o poi il debito diventa insostenibile: proprio come il debito pubblico italiano!. E questo è particolarmente vero per un paese privo di materie prime ed energia posto in una penisola soggetta ai danni da climate change e migrazioni apocalittiche con un tessuto industriale composto da artigiani, aziende marginali, piccole imprese che non hanno mai fatto ricerca e sviluppo applicata ottenendo vantaggi competitivi.
  • Non si può vivere di debito pubblico, perchè è il risparmio il motore dell'economia, non è il debito pubblico il motore dell'economia.
  • Non si può vivere di debito pubblico, perchè le politiche funzionali e Keynesiane hanno un senso nei paesi del TERZO E SECONDO Mondo, dove i mercati NON SONO SATURI e dove l'offerta è anaelastica mentre la domanda è elastica. Nei paesi del PRIMO MONDO, da tempo i mercati sono SATURI, le curve di domanda sono rigide, le curve di offerta sono elastiche (perchè anche le aziende marginali ed artigiani hanno imparato a produrre JIT) quindi le politiche keynesiane nel I mondo sono prive di senso!
  • Non si può vivere di debito pubblico, perchè il debito è "buono" solo se finanzia INVESTIMENTI, MA gli INVESTIMENTI DIPENDONO DALLE CONDIZIONI DI MERCATO PROSPETTICHE: se la tua nazione ha mercati saturi ed è cementificata oltre ogni limite, se la tua nazione non ha energie fossili e queste nel futuro costeranno sempre di più essendo meno accessibili, a che BEEP serve sputtanare danari oggi in ponti, strade, cementificazione massive (ossia quello che i classici manuali di Macroeconomia postulando una crescita infinita in un pianeta di dimensioni finite, classificavano come investimenti)?!
  • Non si può vivere di debito pubblico, perchè se la tua valuta di conto non è tesaurizzata da tutto il resto il mondo (e non è usata come unità di conto per saldare commercio e transazioni finanziarie), allora non potrai finanziare a lungo il debito pubblico, senza incorrere negli effetti della teoria quantitativa della moneta.
  • Non si può vivere di debito pubblico, perchè se hai tanto debito non potrai fare altro debito quando davvero ne hai bisogno, come quando dovrai mitigare gli effetti negativi del climate change.
  • Non si può vivere di debito pubblico, perchè  la misericordia di Dio non è un conio accettato sulla Terra, rimettendo i propri debiti con un esproprio proletario implica fare DEFAULT e ridurre sul lastrico Fondi Pensione, Assicurazioni, Banche, Imprese, Famiglie: ossia premiare lo Stato LOCUSTA irresponsabile in deficit finanziario, punendo le sagge formicole di una nazione in surplus finanziario. 
  • Non si può vivere di debito pubblico, perchè la moltiplicazione dei pani e dei pesci non è un'innovazione di processo credibile: sulla Terra ed in Economia, le risorse sono sempre scarse e suscettibili d'impieghi alternativi e concorrenti.
Esistono "azioni" collegate al Debito Pubblico Italiano?!
Sì!
  • Vendere prima del 31/12/2017 tutti i titoli di Stato qualora presenti nel proprio portafoglio oppure lasciare scadere i titoli (se entro la fine anno) e non rinnovare l'acquisto di Titoli di Stato Italiani.
  • Chiudere precauzionalmente tutti i prodotti in Poste (il cui risparmio è munto da Cassa Depositi e Prestiti per finanziare i buchi rossi supermassivi di Regioni, Provincie, Glandi Aree Metropolitane, Comuni, Comunità montane, operando con la garanzia pubblica) e per prudenza, non detenere alcun prodotto postale. Mancando il sostegno di BCE sul mercato secondario, non ci sarebbe modo per Cassa Depositi e Prestiti e quindi Poste, per monetizzare i titoli di stato emessi a garanzia pubblica dei prestiti alle p.a. decentrata.
  • A causa del Bail-In, la nuova normativa bancaria (votata dal PD in Europa, con capigruppo laureati in lettere e comunicazione) punisce azionisti ed obbligazionisti, correntisti, DISTRUGGE LA FIDUCIA DEI RISPARMIATORI NELLE PRIMARIE ISTITUZIONI ADDETTE ALLA RACCOLTA DEL RISPARMIOper cui è necessario non detenere azioni ed obbligazioni di banche, anche perchè queste essendo molto cariche di Titoli di Stato Italiani, in caso di DEFAULT e/o HAIRCUT del debito pubblico italiano, vedrebbero evaporare una larghissima parte del loro attivo, le perdite ricadrebbero per il Bail-In su Azionisti ed Obbligazionisti e correntisti oltre i 100Mila Euro per intestatario. Per evitare il fallimento delle banche, il prelevamento dei contanti dai BANCOMAT sarebbero contingentati, e contestualmente inizierebbero processi di fusione bancaria per fare massa critica, ove fosse ancora possibile. 
  • Non detenere per precauzione alcuna azione od obbligazione d'azienda privata, in quanto in caso di DEFAULT/HAIRCUT sui Titolo di Stato italiani, alle banche sparirebbe attivo e per ri-bilanciare le normali necessità di cassa, sparendo patrimonio, flusso interessi, è ovvio che  una parte delle aziende italiane sarebbe chiamata dal sistema bancario a rientrare in tutto od in parte dei propri fidi e prestiti, entrando così in tensione finanziaria ed in insolvenza colpendo azionisti/obbligazionisti non bancari (sopratutto le aziende private italiane più pesantemente indebitate ed incapaci di rientrare anche in parte dei propri debiti).
  • Alienare in modo prudenziale, tutte le posizioni assicurative e previdenziali presso Fondi pensione privati e di categoria, i quali come è noto investono massicciamente in Titoli di Stato: per cui evaporerebbe loro una larghissima parte dell'attivo, facendo sparire i contributi di decenni versati negli anni da operai/impiegati.
  • Estinguere e monetizzare tutte le assicurazioni vita/rischi qualora sottoscritte con scadenza oltre 31/10/2019 dato che anche le Assicurazioni investono in Titolo di Stato, i quali farebbero evaporare le riserve matematiche, rendendo le Assicurazioni insolventi di fronte agli assicurati quanto ai rischi da fronteggiare.


Argomenti Correlati: