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L'Isola di Mayotte (parte III°)

Come si è potuto osservare nei due precedenti documentari, nella sperduta isola di Mayotte si formano specifiche dinamiche socioeconomiche:
  • una migrazione spontanea con battelli di fortuna
  • gli scafisti sfruttano gli immigrati clandestini nel loro tragitto
  • sull'isola di Mayotte gli immigrati clandestini implementano una propria mafia locale
  • le forze dell'ordine di Mayotte perdono il controllo del proprio territorio
  • aumenta lo spaccio di droghe e stupefacenti, racket, furti ed aggressioni contro turisti e residenti di Mayotte a causa degli immigrati clandestini
  • una parte dei residenti di Mayotte sfruttano la situazione d'illegalità di alcuni degli immigrati clandestini per farli lavorare in nero
  • gli abitanti di Mayotte si rinchiudono in casa oppure organizzano ronde notturne spontanee
  • assenza di coglioni bianchi vestiti di bianchi vestiti che di notte nei campi, danno fuoco a croci di legno
  • natalità fuori controllo nell'isola di Mayotte a causa degli immigrati clandestini
  • gli immigrati clandestini bloccano la vita economica e sociale nell'isola di Mayotte calamitando odio dalla popolazione residente in Mayotte
  • presenza di respingimenti assistiti da parte delle forze francesi
Tutte queste dinamiche socioeconomiche si sono replicate totalmente in Italia in questi ultimi 5 anni di governo "Renzi svuota Africa" le uniche differenze sono:
  • La migrazione spontanea in Mayotte è causata da battelli dei migranti
  • La Francia non ha abbandonato l'isola di Mayotte, per cui la piccola isola delle Comore calamita le popolazioni locali.
invece

  1. In Italia gli immigrati clandestini sono trasportati con le navi della Marina Militare Italiana & ONG
  2. L'Italia non fa respingimenti assistiti come invece fa la Francia nell'isola di Mayotte.
  3. L'Italia non ha responsabilità coloniali in Africa, in quanto fu breve e fugace la politica coloniale italiana rispetto all'operato secolare di Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Germania che iniziarono politiche espansionistiche e coloniali dal 1472 sino a subire strascichi nel 1970s in Algeria vs Francia.
E' evidente quindi che in Italia nessun partito politico abbia intenzione di ripagare il debito pubblico italiano adempiendo al Fiscal Compact. Anzi in questi ultimi 4 anni invece d'affrontare il problema complesso del rientro del debito italiano, il governo di "Renzi svuota Africa" ha perorato una politica demografica criminogena ed autolesionista alimentando il business dell'Africa Ferries, per creare un problema ad hoc, che impedisse di risolvere un precedente grosso problema (il rientro del debito pubblico italiano) perchè, in modo banale tutti gli attori politici sono miopi & stupidi, focalizzati sul consenso elettorale di brevissimo periodo, disinteressati a “fare la cosa giusta in relazione all’interesse nazionale osservato in una visione prospettica di lungo periodo!“.



Traduzione in italiano, per gli utenti italiani non dotati di skills linguistici in inglese, della conferenza online di YouTube denominata: island of death - Al Jazeera World


Questa è l'isola di Mayotte una della 4 isole Comore (Grande Comore, Moheli, Anjouan, Mayotte) vicino al Mozambico, copre 400kmq popolata per lo più da popolazione islamica, con la sua barriera corallina è chiamata l'isola della morte dagli antichi navigatori a vela, che spesso finivano di far naufragio sulle coste dell'isola.

Mayotte fa parte della Francia in base ad un referendum del 1974 che fu votato nelle 4 isole che erano protettorati francesi, tutte le isole scelsero l'indipendenza tranne Mayotte che rimase francese. Dopo l'indipendenza nel 1974 ci fu un colpo di stato francese nell'area, organizzato da Bob Denard, per punire i comorensi indipendentisti e mantenere il controllo geopolitico francese almeno su Mayotte).

L'indipendenza delle TRE isole nel 2003 non portò molti frutti economici, dato che rimasero tra le aree più povere dell'Africa, con istituzioni deboli e quasi assenti sul proprio territorio. Oggi Mayotte è il 101esimo dipartimento francese, questo rende l'isola di Mayotte come un paradiso per le popolazioni delle altre 3 isole, che vedono in Mayotte la porta africana per l'Europa, dove immaginare sull'isola, ed in Europa, una vita migliore.

Gli immigrati clandestini delle altre 3 isole e del Mozambico, rischiano così la loro vita via mare, per raggiungere Mayotte, ma la realtà immaginata dai migranti del Mozambico e dai Comorensi è assai diversa!. Il problema per gli immigrati clandestini di oggi, quanto gli immigrati regolari giunti 20 anni fà sull'isola, sono simili: non c'é una nuova nazionalità che viene riconosciuta.

Il governo francese stima che che circa il 40% della popolazione dell'isola sia un illegale immigrato clandestino. Non solo tale fetta della popolazione dell'isola vive in grave difficoltà economica, sociale, ma soffre anche pesanti discriminazioni contrattuali e legali dagli stessi cittadini comorensi, i quali sfruttano biecamente la situazione dei "sans papier". L'80% delle nascite negli ospedali di Mayotte sono imputabili ai "sans papier", così come l'80% dei bambini nelle scuole dell'isola sono immigrati clandestini. Ultimamente le tensioni raziali tra comorensi ed immigrati clandestini sono esplose in forti tensioni.

[ SONO POI RACCONTATE DIRETTAMENTE CON SOTTOTITOLI IN INGLESE, VARIE STORIE PERSONALI DAL PUNTO DI VISTA DEGLI D'IMMIGRATI CLANDESTINI, STABILMENTE RESIDENTI IN MAYOTTE ]

Parte II del documentario: Anjouan è una delle quattro isole delle Comore dove un medico decolla con l'aereo, per andare a lavorare a Mayotte. Anche il medico chiama l'isola Mayotte, l'isola della morte, a causa dei suoi stretti vicoli dove vive il 40% della popolazione in modo illegale.

[ SONO POI RACCONTATE DIRETTAMENTE CON SOTTOTITOLI IN INGLESE, VARIE STORIE SULLE MOTIVAZIONI DELLA MIGRAZIONI DALLE ALTRE ISOLE, DAL PUNTO DI VISTA DELLE AUTORITA' DI MAYOTTE E DEGLI D'IMMIGRATI CLANDESTINI, STABILMENTE RESIDENTI IN MAYOTTE ]

Gli scafisti che salpano da Anjouan non chiedono $20 che sarebbe il normale costo del tragitto, ma moltiplicano per 5 il prezzo, lucrando sulla popolazione locale, che vuole migrare in Mayotte. Il prezzo del tentativo dell'attraversata è alto, così come i rischi per l'incolumità delle persone, dato che gli scafisti affollano i loro battelli e spesso i migranti spariscono nel tratto di mare, di cui non si hanno statistiche certe sui decessi.

La polizia costiera pattuglia le coste di Mayotte, spesso arresta battelli d'immigrati clandestini, trasferiti in detenzione, in attesa di essere riportati sulle altre TRE isole da dove erano salpati illegalmente. Alcune stime parlano di 90mila persone respinte in modo assistito dalle autorità dell'isola di Mayotte, le condizioni nei centri sono primitive, i vani sono colmi sino all'orlo, varie sono le accuse di maltrattamenti da parte delle autorità francesi, ma le autorità mayottiane negano.

Nel 2008 un rapporto del consiglio d'europa ha definito le carceri di Mayotte inaccettabili, chiedendo alla Francia il rispetto della dignità e dei diritti umani nei centri di detenzione. Ma il rapporto, non ha trovato sbocco presso i media francesi che lo hanno ignorato.

Per quelli che sono nell'isola di Mayotte, è ormai chiaro che l'isola francese non è la terra promessa. La vita degli immigrati clandestini nell'isola di Mayotte può essere una lotta per la sopravvivenza, sulla linea della povertà, nascondendosi dalle autorità dell'isola, nella costante paura d'essere riportati presso le altre TRE isole che hanno lasciato.


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