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Spesa pubblica, debito e crescita; Aggiornamenti sul caso Italia

Spesa pubblica, debito e crescita: Michele Boldrin & Carlo Cottarelli, modera Dario Stevanato, Aula Magna Silvio Trentin, in Ca' Dolfin, Venezia, sabato 18 novembre 2017
E' cosa insolita, che i due economisti non abbiano posto nemmeno una critica al delirio criminogeno della riforma istituzionale del Titolo V della Costituzione varato nel 2001 che piuttosto di snellire la sovrastruttura pubblica sopprimendo enti intermedi e riducendo gli sterili costi di struttura, la sinistra per inseguire i voti della Lega sul Federalismo, finì per potenziare il caos normativo italiano che era già alto in termini di diritto positivo!. E' infatti endemica dal 2001 in Italia la moltiplicazione di adempimenti esosi con crescenti imposte e tasse necessarie a finanziare un sistema delle decisioni pubbliche centrale e decentrato che è inefficiente caotico ed irrazionale, che produce politiche inefficaci accatastando debito in modo sistematico, essendo anche governato da politici stupidi e ladri. Il risultato di tale modello istituzionale è una vessazione di famiglie ed imprese con imposte ed adempimenti crescenti!.

A me pare evidente, che nessun politico italiano nel 2001 voleva ripagare il debito pubblico italiano, tanto meno nessun partito politico italiano volle gli Stati Uniti d'Europa, la cui invocazione e nascita, avrebbe imposto la necessità di sopprimere in Italia le Regioni, Grandi Aree Metropolitane, Provincie, Comunità Montane e trasformare l'inefficiente sistema delle decisioni pubbliche che accatasta debito in modo sistematico sfornando politiche inefficaci (Repubblica Parlamentare) in un sistema delle decisioni pubbliche più efficiente (Repubblica Semi-Presidenziale con solo i Comuni come p.a. decentrata)
Poichè nessun partito politico aveva intenzione di ristrutturare la forma istituzionale dello Stato Italiano (lauta pappatoia centrale e locale per foraggiare i partiti ed i loro stakeholders) tanto meno nessun partito politico italiano, ha mai avuto intenzione di ripagare almeno in parte il debito pubblico italiano. Per sviare l'attenzione dal complesso problema di rientro del debito pubblico italiano, tutti i partiti politici italiani si sono giocati la chiave dell'Immigrazione Clandestina: la Sinistra sognando 1.2MLD di voti comunisti con IUS SOLI ha DEPORTATO 700mila immigrati clandestini, portandoli in Italia!. La destra s'è opposta, ma anch'essa non aveva intenzione di ripagare in parte il debito pubblico italiano, ma d'Uscire dall'Euro. 
La struttura industriale italiana è da sempre in media troppo piccola, è sistematicamente incapace di fare ricerca e sviluppo applicata e di produrre innovazioni di prodotto e processo. Anche osservando il panorama borsistico italiano (che non è rappresentativo del tessuto industriale italiano che è in media dimensionalmente molto più piccolo) non ci sono stelle, ci sono cani che resteranno cani e mucche che presto diventeranno cani. Pensare di far crescere le piccole imprese è una pia speranza, perchè ormai è tardi!. Il mondo è molto competitivo, oggi e domani sarà anche peggio, ormai non c'è più modo per riparare a questo difetto perchè il declino non è più ristornabile e questo crescerà nella sua magnitudo negativa in futuro, anche per causa di danni da climate change, scarsità e difficoltà di accesso alle risorse vitali (energia, cibo, acqua potabile, materie prime e semilavorati ecc...), con migrazioni apocalittiche e guerre nel Mediterraneo!.

Il debito pubblico italiano è insostenibile, ha un rateo di crescita annuo medio del +2% mentre il rateo di crescita media di lungo periodo del Pil italiano è del +0.5%. Questa divergenza è ancora più vera in senso prospettico: un paese come l'Italia, non è sito nell'IPERURANIO. L'Italia è una nazione ad economia prevalentemente di trasformazione, poichè il territorio è privo di materie prime e fonti di energia, in un contesto in cui le risorse diventano più rare, l'Italia non potrà mantenere il proprio livello di produzione, a causa delle difficoltà d'accesso a materie prime, semilavorati, energia. Il proprio spazio sarà inevitabilmente soggetto a danni e mutamenti climatici e migrazioni bibliche, che di certo creeranno guerre, danneggiando e/o distruggendo l'apparato produttivo. Per cui interpolare matematicamente la crescita di pil e produttività italiane da una serie storica del passato, in cui sono implicite e profondamente diverse le premesse dell'ambiente economico è sbagliato. Infatti, le seriazioni del passato non hanno una rappresentatività adeguata al contesto economico prospettico, che invece sarà assai differente e più deteriorato del passato.

E' probabile, che nel lungo periodo l'Italia abbia un pil/produttività decrescente, con una curva demografica calante, il pil procapite sarebbe tendenzialmente costante. Incamerando immigrati clandestini invece, la curva demografica italiana sarebbe fortemente crescente, con un pil calante, il reddito procapite collasserebbe. Sinonimo questo di morte e distruzione, guerre civili, secessioni, pulizie etniche e pandemie...

Per affrontare il declino IMHO serve:

1-una riforma dello stato italiano, fondando solo la p.a. su Stato Centrale <-> Comunisopprimendo Regioni, Grandi Aree Metropolitane e Provincie e Comunità Montane. La spesa annua delle regioni è di 185MLD l'anno, queste hanno in pancia la sanità che è stata regionalizzata (dovrebbe essere ricentralizzata) annualmente costa 110MLD circa. Il monte salari della p.a. regionale (più o meno) costa quindi 75MLD=185-110 e sopprimendo le regioni si recupererebbe in valore circa 75MLD (da cui occorrerebbe detrarre a priori, le molte addizionali IRPEF per il gettito locale) in un botto solo, da usare per abbattere il cuneo fiscale (37MLD) e riformando il mondo del lavoro, comprimendo completamente l'uso dei contratti a termine (limitandoli ai settori ad alta stagionalità), erogando un sussidio di disoccupazione di E300 al mese per al massimo 37MLD. La capienza massima di 37MLD=12*E300*x con x=10.27MLN di disoccupati. Non esistono in Italia 10.3MLN di disoccupati (anche cacciando a calci nel culo, la metà dei 3.5MLN di dipendenti della p.a.) si andrebbe a 2.8MLN+1.75MLN=4.55MLN di disoccupati.
Avanzerebbero quindi circa 19MLD in valore, per poter abbassare l'IVA (4MLD vale 1 punto d'iva ordinaria circa) si potrebbe ridurre l'attuale IVA al 22% al 18% dando maggiore capacità di consumo alle famiglie ed abbassando il costo dei carburanti. Resterebbe ancora in valore circa 3MLD=19MLD-4*4 che potrebbero essere utilizzati per altri scopi. Inoltre, avendo invocato gli USE, l'intero budget della difesa italiana da 20MLD l'anno scomparirebbe (ma non scomparirebbe il carico fiscale per i cittadini italiani, i quali dovrebbero pagare imposte/tasse federali per finanziare una politica di difesa Europea) che potrebbero essere usati (scorporando circa i 7MLD per l'arma dei Carabinieri e fondendoli nella PPSS) per allargare l'avanzo primario di altri 13MLD+3MLD, sfiorando ceteris paribus circa il -1.2%. Tale valore tuttavia andrebbe ridotto per il minore importo del servizio del debito, avendo ammortato parte dei 2300MLD con il conferimento in UE di tutti i beni patrimoniali indisponibili e demanio militare, che si potrebbe stimare per difetto in 300MLD. Implicando così un minor servizio del debito (al lordo di eventuali crescite di rating per forte riduzione del debito) di 9MLD=300*0.03, giungendo nei pressi di un deficit del -0.6% calcolato su circa 1500MLD di pil medio italiano.Tagliando poi l'enorme foresta delle partecipate, si potrebbe ulteriormente ridurre le inefficienze e gli sprechi per altri 15MLD-20MLD a cui aggiungere qualche altra sforbiciata sui trasferimenti dello Stato alle Imprese Zomby, oltre al taglio dei 4MLD annui sputtanati nel business dell'Africa Ferries & accoglienza dei migranti economici.

Se i piemontesi nel 1861 hanno tenuto unita l'Italia con i piccioni viaggiatori e le diligenze, con Stato Centrale <-> Comuni, oggi con internet ed i computer, intelligenza artificiale, la struttura della p.a. Stato Centrale <-> Comuni, sarebbe più che sufficiente!.

Questo rilancerebbe la crescita in Italia, perchè farebbe intraprendere gli italiani, tenendo presente che in ogni caso, non esiste una crescita infinita in una pianeta di dimensioni finite ed il climate change e la sovrappopolazione creeranno danni climatici e migrazioni apocalittiche e guerre.

2-E' interesse degli italiani ripagare il debito pubblico, nei prossimi decenni ci sarà da fare leverage per fare investimenti e lenire i danni da climate change. Se non ci sarà spazio di leverage, non si potranno mitigare i danni. Questa cosa può essere agevolata, invocando la nascita degli Stati Uniti d'Europa, devolvendo le potestà della difesa e della politica estera. L'Italia conferirebbe negli USE beni demaniali e beni patrimoniali indisponibili (truppe, aerei, navi, carri armati ecc...) per i quali otterrebbe "un valore" che sarebbe usato contabilmente per ammortare una parte del debito presente in BCE, facendo ridurre :-) di un bel botto, l'importo assoluto del debito!.

3-Rastrellare i 700MILA immigrati clandestini ed espellerli, e respingere in modo assistito i migranti economici africani, finanziando dall'ONU, una politica di controllo delle nascite in Africa.


Se niente di quanto necessario sarà fatto, IMHO poco prima o poco dopo il 31/10/2019 l'Italia:

h0: Se l'Italia resta nell'Euro, farà DEFAULT, IMHO per il 60% del debito e consoliderà in rendita perpetua il restante 40% del debito pubblico.

h1: Se l'Italia esce dall'Euro, brucierà in un'inflazione venezuelana, da cui detoneranno processi dissolutivi e disgregativi non reversibili, che scioglieranno la repubblica italiana dentro al caos ed alla frammentazione di un Nuovo Medioevo italiano.

Aggiornamenti sul caso Italia:
L'angolo di Phastidio: 
Savona, Minenna, Draghi 
e l'Italia accattona!
chiacchierata del 18/11/2018

La chiacchierata del 21/11/2018:
Boldrin-Codagnone-DeBlasi-Manfredi
Aggiornamenti Macroeconomici
sul Caso Italia
La UE ed il dream team degli economisti, hanno un po' la memoria corta...
31/12/12 il debito pubblico italiano era di 1989MLD 
28/04/2013 governo Letta (PD+FI)
22/03/2014 governo Renzi (PD+FI)
12/12/2016 governo Gentiloni (PD+FI)
01/5/2018: il debito pubblico italiano era di 2279MLD
01/06/2018 Governo Conte (Lega+M5S)
  • Occhio e croce, i governi cattocomunisti di Letta+Renzi+Gentiloni hanno fatto +290MLD di debito pubblico!!.
  • Durante quel periodo, è stato rinviato il FISCAL COMPACT per 3 volte (con voto unanime di tutto il parlamento). 
  • Nel quinquennio di governo del PD, il PD ha avuto la fortuna sfacciata di trovarsi il Petrolio sotto i $50 a barile, in Italia i tassi reali erano negativi perchè c'è stato il QE di BCE, questo ha bloccato lo spread, ha sostenuto una modesta crescita economica dell'Italia. 
  • C'è poi stato il SEMESTRE ITALIANO UE totalmente sprecato nel vuoto da "Renzi SVUOTA AFRICA" che ha minacciato la UE con gli immigrati clandestini, poi non ha proferito parola sugli Stati Uniti d'Europa (così come anni prima, PRODI presidente UE, non boffonchiò parola sugli USE) ottenendo come risultato la chiusura di Schengen all'Italia.
  • Invece di mettere fieno economico in cascina per i tempi grami, il governo del PD ha licenziato tutti i vari commissari alla spending review, ha lasciato un BUCO DA 12.5MLD di Euro (le clausole di salvaguardia IVA) per assenza di tagli alla spesa pubblica. "Renzi SVUOTA AFRICA" ha continuato a fare DEFICIT, inoltre per evitare di discutere del complesso problema del rientro del debito pubblico italiano, dal 2013 ha DEPORTATO IN ITALIA 700MILA immigrati clandestini, a cui poi il PD voleva dare lo IUS SOLI.
  • Nel quinquennio PD è stata chiesta la famosa elasticità alla UE millantando il varo di NON_RIFORME COSTITUZIONALI, dato che nella pseudo riforma costituzionale di Renzi rimaneva IMMUTATA la pesantissima sovrastruttura pubblica di STATO-REGIONI-GRANDI AREE METROPOLITANE-le provincie erano ridenominate in AREE VASTE-COMUNI.
E' endemica con la riforma del Titolo V dal 2001 in Italia la moltiplicazione di adempimenti esosi con crescenti imposte e tasse necessarie a finanziare un sistema delle decisioni pubbliche centrale e decentrato che è inefficiente caotico ed irrazionale, che produce politiche inefficaci accatastando debito in modo sistematico, essendo anche governato da politici stupidi e ladri. Il risultato di tale modello istituzionale è una vessazione di famiglie ed imprese con imposte ed adempimenti. Se a questo peso smisurato della p.a. s'aggiunge il fatto storico italiano, che la struttura industriale italiana è prevalentemente composta da artigiani, piccole imprese, aziende marginali, le quali non hanno mai fatto (ne faranno mai) ricerca & sviluppo applicata, il risultato che s'ottiene è un declino economico non ristornabile, che nei prossimi decenni sarà apocalittico per la penisola italiana. 

Il debito pubblico italiano è già da tempo INSOSTENIBILE: il tasso medio di crescita di lungo periodo del debito è del +2% mentre il rateo medio di crescita di lungo periodo del pil italiano è del +0.5% e tale divergenza è ancora più vera in senso prospettico!. Un paese prevalentemente ad economia di trasformazione, privo di materie prime e fonti di energia, in un contesto in cui le risorse diventano più rare, non potrà mantenere il proprio livello di produzione, a causa delle difficoltà d'accesso a materie prime, semilavorati, energia. Anche a causa del fatto che il proprio spazio sarà soggetto a danni e mutamenti climatici e migrazioni bibliche, che di certo creeranno guerre, danneggiando e/o distruggendo l'apparato produttivo. Per cui interpolare matematicamente la crescita di pil e produttività italiane da una serie storica del passato, in cui sono implicite e profondamente diverse le premesse dell'ambiente economico è sbagliato. Le seriazioni del passato non hanno una rappresentatività adeguata al contesto economico prospettico, che invece sarà assai differente e più deteriorato del passato.

Quindi, IMHO stare a lagnarsi di cosa stiano facendo i pazzi furiosi di M5S+Lega è inutile: SE nei momenti storici in cui la curva dei tassi d'interesse è bassa e favorevole, gli italiani non hanno fatto niente per risanare poiché è conveniente indebitarsi. SE nei momenti storici in cui la curva dei tassi d'interesse sono in salita ed è impossibile all'Italia rientrare dal debito, in quale contesto l'Italia rientrerà in parte dal suo debito?!
Risposta: i molti partiti comunisti italiani che stanno a Sinistra, al Centro, a Destra, in Vaticano, finiranno anche i danari di Draghi il 31/10/2019. 


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