Sintesi e traduzione in italiano della conferenza gratuita in YouTube: IISS Future Warfighting placing Doctrine before Technology. Intervista a Franz-Stefan Gady ricercatore di cyberwarfare e future conflicts.
Quando la gente sente parlare di Guerre Future oltre alla tecnologia, pensa anche ai soldati futuri. Quando i militari parlano di guerre future, che cosa intendono?!
C'è nella comunità della difesa una grossa incomprensione sul fatto che la Tecnologia é il driver principale che genera tattiche, nella realtà le capacità tecnologiche prese da sole non iniziano mai nuove tattiche di guerra. Quindi prima d'iniziare a parlare di guerre future é meglio se s'inizia dalla dottrina militare. Linee guida per un'invasione e su come combattere una guerra futura, per cui é necessario avere sia nuove capacità militari offerte dalla tecnologia, quanto una nuova dottrina militare che sappia valorizzare queste innovazioni tecniche. In modo tale realmente da progettare come la proiezione futura di forza militare potrà avvenire. E' attualmente in cambiamento nella NATO, negli USA una serie di variazioni di concetto che sono il preludio di un cambiamento nella dottrina militare. In particolare come integrare l'Intelligenza Artificiale, la Cyberwarfare. Queste sono discussioni davvero inusuali, rispetto a quello di cui si discuteva nella NATO nel 1970s, 1980s, 1990s.
Si parla spesso del cambiamento del profilo della guerra, dalla tua prospettiva come la guerra é cambiata o non é cambiata, e sopratutto cosa é cambiato nella natura della guerra o nella caratteristica della guerra?!
E' un buon studio di Clausewitz e la natura della guerra rimane costante. Anche le guerre future saranno dominate dalla frizione e dalla nebbia della guerra, da eventi inattesi, e da eventi o battaglie che cambiano il destino di una guerra. Quello che é cambiato nella guerra sono le tattiche perché é cambiato anche il ruolo che ha l'informazione nel conflitto per gli operatori che si combattono. Satelliti, computer e comunicazioni hanno drasticamente cambiato il modo di far la guerra, m in rapporto ai fondamentali della natura della guerra niente é cambiato rispetto a queste innovazioni tecniche. Un esempio sono le grosse perdite sofferte dall'esercito iraqueno nella II°guerra del golfo, dove le armi a guida laser ed ottica hanno sempre centrato l'obbiettivo. Allo stesso modo la sorveglianza satellitare e dei droni e la ricognizione tattica hanno drasticamente cambiato come i militari s'equipaggiano e combattono sul campo. [...] Olte ad una serie di suite software per gli Head Quarters per fare campagne militari e gestire forze in modo coordinato. La cosa più difficile da fare nel discutere di guerre future, é il non avere casi studio da portare perché non ci sono mai stati sino ad oggi (2020) grandi guerre simmetriche tra stati, con alta intensità negli scontri. [...] Ad esempio molto é cambiato sul potere aereo dal 1930s e nel 1930s s'ebbe molto a discutere del potere aereo, nonostante nella WWI non ci furono mai grandi campagne aeere da portare come casi studio. Mentre nella WWII s'ebbero grandi campagne aeree, di cui s'ebbe a discutere molto in ambito militare nel 1950s e 1960s. Ad esempio il dominio CYBER sborda influenzando le capacità della guerra di TERRA, MARE, ARIA, quindi ci sono grosse potenzialità nelle tecniche Cyberwarfare per influenzare l'esito di battaglie che si potrebbero svolgere in altri domini, portando con se grosse sorprese strategiche. In particolar modo nello spettro elettromagnetico se uno Stato non ha difese e non ha capacità di offesa, sarà facilmente accecato finendo per perdere.
La Tecnologia é usata principalmente per scioccare il nemico nella dottrina USA, ma guardando alla tecnologia futura, anche piccoli stati possono godere delle innovazioni tecnologiche a basso costo, quindi questa democratizzazione della tecnologia come trasformerà la guerra futura?!
Dipende da che tipo di guerra andiamo a parlare: i conflitti simmetrici tra stati con scontri ad alta intensità per cui il potere sarà dato nello scontro militare dalla tecnologia e dottrina che usano i contendenti e non si può pensare ad un trasferimento di tecnologia rispetto a molti assets primari, che prima devono essere costruiti per essere impiegati ma per costruirli occorre tempo e risorse e tecnologia. Inoltre in una guerra simmetrica molto dipende anche da come comincia una campagna di guerra. Quindi si usano missili a lunga gittata, strikes aerei, artiglieria a corto raggio, e simultaneamente si muovono sul terreno formazioni corazzate e meccanizzate, poi c'é guerra elettronica in tutto il dominio, ci sono attacchi cyber ai sistemi del nemico, operazioni per disabilitare il centro di comando e controllo nemico. Quindi nella gestione di tutto il sistema dipende anche da quale sono gli obbiettivi fissati dalla dottrina militare nel nemico. Un'operazione combinata é però possibile solo se le tue truppe sul campo di battaglia sono capaci di nascondersi e di agire rapidamente e simultaneamente andando a sorprendere il nemico con un'operazione combinata. Questo perché oggi le capacità di strikes contro truppe in manovra é molto elevata ed efficace, ed una volta che le tue truppe manovrano perdendo la capacità di nascondersi, sono molto vulnerabili e solitamente sono sempre colpite in modo molto violento e duro causando pesantissime perdite. Le truppe Iraquene nella II°Guerra del Golfo cercarono di realizzare operazioni combinate, ma non avendo nessuna capacità di nascondersi nel deserto, gli iraqueni mentre di muovevano nel deserto sono stati nella maggioranza dei casi annientati con strikes chirurgici e molto precisi da forze USA e dai propri alleati.
In Gran Bretagna si pensa ad un taglio delle spese per l'Esercito, questo é dovuto all'introduzione della tecnologia?!
No!, l'Intelligenza Artificiale attualmente in sviluppo ma non ridurrà le truppe per il combattimento. Invece nel campo della Logistica ci sono ottime prospettive per ridurre mezzi e personale, mantenendo od elevando la capacità logistica con una sorta di decentralizzazione della Logistica, guidata da una I.A. che dovrà gestire tante truppe molto disperse in un grande territorio, per minimizzare il rischio di strikes mirati in caso di concentrazione di truppe. [...] Focalizzarsi quindi interamente sull'Intelligenza Artificiale, Cyberwarfare sarebbe un disastro strategico, perché la guerra é una costante lotta tra punti di forza e debolezza, per cui c'è il paradosso militare che all'insorgere di una minaccia tutti i tuoi punti di forza potrebbero diventare una debolezza. Per cui in ogni dominio TERRA, MARE, ARIA, SPAZIO, CYBER, si dovranno mantenere capacità per non farsi sorprendere.
Come si fa a bilanciare queste necessità?! Che ruolo hanno gli alleati per bilanciare queste capacità?!
Missili Ipesonici, Quantum Computing, Intelligenza Artificiale, capacità di cyberwar, probabilmente é bene fare molto più WARGAMING per capire quali tipi di capacità sono realmente più utili e necessarie. Il punto di partenza é quindi quale tipo di problema militiare si sta pensando di risolvere?!. Come si può fare questo o quest'altro in un guerra simmetrica oggi?!
Le guerre urbane disegnano un complesso conflitto di guerra, per cui con sempre più maggiori persone che vivono in città, é logico pensare a guerre urbane future?!
Quando si sceglie una guerra urbana é una guerra di scelta non di necessità, per cui guardando a possibili teatri di guerra in conflitti simmetrici, é difficile pensare a scenari urbani di guerra. I paesi Baltici e la NATO contro la Russia ma non credo che ci sarebbero tanti conflitti urbani in questo caso. Mentre se guardi in altre parti del mondo con eserciti meno efficienti, allora crescono le possibilità che ci possano essere conflitti urbani. Probabilmente cambieranno poco il fuoco e la manovra a livello di squadra, plotone, compagnia. Probabilmente serviranno munizioni teleguidate per fuoco preciso ed efficace, oppure sistemi per evitare o ridurre morti da fuoco amico o danni collaterali con i civili. Al momento l'Intelligenza Artificiale non ha prodotto grandi risultati per una migliore identificazione amico, nemico, oppure civili. Anche se potenzialmente questa variabile potrebbe portare dei miglioramenti nei conflitti urbani. Ma la guerra urbana non avrà grandi cambiamenti.
Quando i conflitti sono lunghi e protratti e scatenati da soggetti che non sono stati nazionali, molti militari stanno oggi ponendo tanta attenzione ai TEATRI O GRANDI AREE DI CONFLITTO, dove ci sono aree denial con conflitti ibridi a minor intensità che però si protraggono per tempi lunghi?!
In USA c'è la convinzione di una lunga competizione militare ed economica con la Cina. Con possibili tanti piccoli conflitti di piccola scala senza però un'escalation in un grande conflitto diretto.[...] C'è la possibilità finisca coinvolta ed in Cina stanno investendo in massa in armamenti convenzionali, ma non si deve sovrastimare l'impatto della guerra ibrida. [...] La dottrina stabilisce di avere una grossa potenza militare convenzionale per far da deterrenza contro i nemici. Perché scontri simmetrici ad alta intensità rimarranno sempre molto costosi da fare e subire.
In Cina investono negli armamenti convenzionali quanto nella tecnologia emergente per diventare un competitore pure contro gli USA. Ma chi sta sviluppando la dottrina per massimizzare questo binomio?! Sono i militari oppure la società civile che sta sviluppando un pensiero intorno a questo binomio?!
Stati Democratici contro Stati Autoritari questi scontri futuri si riverbereranno nel modo di combattere. [...] C'è nella maggioranza degli Stati Democratici l'idea di usare LA DEVOLUZIONE, fissare un obbiettivo e lasciare che il sottoposto risolva il problema tattico da solo. Invece la dottrina russa é invece molto prescrittiva e lascia poco spazio alla devoluzione, si assegnano li obbiettivi e le truppe vanno da A a B senza alcuna flessibilità. Quindi l'idea che si sta sviluppando nei paesi europei é il MISSION COMMAND, che non é altro che l'uso della DEVOLUZIONE che é più opportuna, specie in un ambiente fortemente degradato nello spettro delle frequenze con le telecomunicazioni bloccate, con le forze che sono disperse per non essere annientate, per cui dovranno essere i comandanti sul campo a decidere li obbiettivi da raggiungere dato le condizioni tattiche incontrate. La Russia sta iniziando ad introdurre tra le proprie forze il concetto di MISSION COMMAND, ed anche la Cina sta facendo lo stesso. E' insolito che il MISSION COMMAND ossia la DEVOLUZIONE emerse in Germania all'epoca dei nazisti che non erano uno stato democratico all'epoca della WWII.
In Cina la PLA ha identificato la DEVOLUZIONE come un'area che deve essere sviluppata nel suo esercito, perché é sempre stata molto contratta militarmente questa facoltà sino ad oggi. Come é possibile accelerare il "decision making" con le tecnologie emergenti?!
Durante la WWII anche i nazisti avevano i commissari politici che interferivano nelle decisioni militari persino a livello di compagnia e la cosa era presente anche nella PLA, ma questa presenza é stata fortemente ridotta nel tempo.
Come sei diventato un esperto di guerre future?!
Studiando la storia militare, sono sempre stato molto interessato nelle grandi nazioni che persero le guerre, per cui ogni volta che c'era una sconfitta militare era perché i politici ci avevano messo lo zampino andando a distruggere l'idea militare di come sarebbero stati i conflitti futuri. Quando si parla di guerre future, non è importante azzeccarle tutte perché é impossibile, ma l'importante é non fare troppi errori dando una descrizione del conflitto futuro che quando emergerà, rassomiglierà abbastanza od in buona misura a quanto predetto. Impossibile dire chi vincerà cosa, ma descrivere battaglie future é possibile. Una cosa che molti pochi sanno, é che tra i WARGAMES fatti dall'Us Navy prima della WWII, una larga fetta delle battaglie future che poi scoppiarono nella WWII nel Pacifico erano state predette in un WARGAME.
T'andrebbe di ripetere questo podcast nel 2050, dalle nostre auto volanti, per vedere cosa hai azzeccato o meno?!
Sì! ben volentieri, se sarà sempre vivo nel 2050 ne potremo discutere!
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