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Le batoste prese da Supermarina nella WWII: Quale lezione apprendere per il XXI°secolo?

E' noto a tutti, che durante la WWII l'Italia perse la guerra: le guerre si perdono quando si perdono troppe battaglie: Supermarina prese numerose legnate memorabili, durante la WWII, tra queste si ricordano:

Giugno 1940 - La mancata invasione di Malta, prima della campagna in Nord Africa.
I britannici s'erano ritirati da Malta, erano convinti che l'isola sarebbe stata invasa. L'invasione di Malta avrebbe spezzato in due le forze aeronavali britanniche: Suez sarebbe stata divisa da Gibilterra, i convogli logistici britannici per Suez avrebbero dovuto circumnavigare l'Africa (diventando più lenti). I convogli logistici italico-germanici per il nord Africa con Malta in mani dell'Asse, i convogli italici non avrebbero avuto bisogno di scorta navale: con maggiore flusso logistico forse la campagna d'Africa sarebbe andata diversamente?. Dopo la presa di Malta, IMHO sarebbe stato logico lanciare un attacco aeronavale contro Gibilterra (anche se la Spagna non sarebbe mai entrata in guerra), la caduta di Gibilterra avrebbe potuto essere un obiettivo interessante: i sottomarini nazisti avrebbero potuto riparare nel Mediterraneo per riparazioni.

11/11/1940 L'attacco aereo britannico a Taranto
Uno sparuto gruppo di biplani Swordfish (biposto, monomotore, fatti di tela e legno) armati di siluri, affossarono 3 navi da battaglia ed un incrociatore italiano! gli inglesi nel coraggioso colpo di mano che sfruttò l'imbecillità italica, persero solo un biplano!

28/03/1941 la battaglia di Matapan
La regia marina militare italiana, priva di radar e portaerei, non abituata ai combattimenti notturni, con pezzi d'artiglieria poco precisi, fece una massiccia sortita nel Mediterraneo per colpire il naviglio britannico. Le intenzioni italiane erano state originariamente scoperte da ULTRA, la dinamica della battaglia di Matapan si risolse in una catastofe: 3 incrociatori pesanti, 2 cacciatorpediniere affondati, 1 corazzata danneggiata, 2331 morti e 1163 prigionieri.

09/09/1943 L'affondamento della corazzata Roma
Il giorno dell'Armistizio la flotta della Regia Marina Militare Italiana salpò per la Sardegna, costeggiando la Corsica da Ovest, entrò nel raggio della Lutwaffe, la quale per la prima volta impiegò varie Fritz-X (bombe teleguidate, la nonna del munizionamento intelligente) affondando la corazzata Roma, che esplodendo uccise 1352 marinai tra cui l'alto comando di Supermarina.

Quale lezione apprendere per il XXI secolo?
I politici italiani sono ladri e stupidi, l'ideologia li rende ciechi: hanno già bruciato tutte le soluzioni pro-attive degli ultimi decenni, perché non hanno voluto preparare l'Italia per affrontare le minacce presenti nel XXI°secolo. Al contrario, la gioia del martirio è ciò che i politici italiani e la Chiesa cattolica hanno pianificato per il futuro del popolo italiano. I politici italiani e la Chiesa cattolica, si sono adoprati animosamente per implementare la gioia del martirio del popolo italiano.

Chiesa Cattolica, ha fritto la mente e lo spirito del popolo italiano oltre ogni possibilità di rinsavimento, spegnendo lo spirito di sopravvivenza di un popolo!. Il martirio del popolo italiano nella sua sostituzione etnica con 1.2 MILIARDI d'Africani, permetterà d'invadere l'Italia e l'Europa con comunisti africani!.La gioia del martirio del popolo italiano, è un dono supremo offerto a Dio, con cui lenire le piaghe degli africani, piagati da sovrappopolazione e danni da cambiamento climatico!.

La gioia del martirio, è ciò che gli italiani hanno avuto e continueranno ad avere, anche nei decenni a venire, perchè è questo che i politici italiani e Chiesa Cattolica hanno pianificato per il destino del popolo italiano.

E' politicamente difficile dire al popolo italiano, che in breve tempo ci sarà un massiccio collasso finanziario (DEFAULT o ITALExit) quindi, un'orribile futuro nei decenni a venire emergerà nella penisola italiana, per danni causati dai cambiamenti climatici e la bomba demografica africana, epidemie, guerre civili, pulizie etniche ecc... 

  1.  I programmi di ri-ammodernamento delle Forze Armate italiane, sono inadeguate alle necessità prospettiche!.
  2. Il munizionamento delle fregate lanciamissili FREMM è inadeguato: le FREMM italiane hanno appena 16 Aster contro il doppio degli Aster a disposizione delle FREMM francesi.
  3. I sottomarini italiani U212 non hanno capacità anti-aeree, lanciando missili mare-aria per colpire aerei o droni.
  4. Le fregate lanciamissili FREMM quanto gli U212 non hanno capacità di lancio di missili da crociera per targhetizzare obiettivi inland, nel nord Africa.
  5. L'Italia non ha dispositivi d'arma efficaci per proiettare potere aeronavale su obiettivi "inland" in NordEst Africa.
  6. L'Aviazione Militare Italiana ha alcuni missili da crociera SCALP (tra 640-1000km di gittata) e tali armi rappresentano la sola ed unica opzione militare, per targhetizzare pochi e ristretti obiettivi "inland" nel NordEst Africa.
  7. All'Italia servirebbero altre opzioni militari, per proiettare una potente deterrenza sul Nord Africa: missili da crociera superficie-superficie da 1000km di gittata, stealth, (che possano trasportare anche warheads per le B61 in modo da installare se necessario le testate nucleari tattiche su missili da crociera, piuttosto che su obsolete bombe per caduta B61) lanciabili da FREMM quanto da U212
  8. Inoltre servirebbero degli IRBM con piattaforme di lancio su gomma (che possano trasportare anche MIRV con le warheads per le B61 in modo da installare se necessario le testate nucleari tattiche sulle MIRV, piuttosto che su obsolete bombe per caduta B61) in modo da creare ulteriore deterrenza, rispetto alla moltiplicazione di minacce MRBM, onde evitare che l'Italia sia il solito vaso di coccio, dipendendo dalla Francia o dagli USA per una difesa regionale. In un mondo competitivo, sovrappopolato, piagato dai danni da climate change, la politica internazionale e militare giocherà un gioco a somma zero: non è detto che convenga alla Francia assicurare un counter strike, per vendicare la distruzione della penisola italiana.
  9. E' assai improbabile che la Cina dispieghi in Africa missili ipersonici DF-ZF, invece è assai più probabile che saranno dispiegati nel Pacifico e/o in Siberia, per controbilanciare i sistemi d'arma degli USA, Russia, India (tutti paesi che stanno sviluppando missili hypersonici) . Mentre è assai probabile che i numerosi IRBM Dong Feng DF21 e/o DF31 potrebbero finire dispiegati in Africa!, a difesa del traffico mercantile cinese passante per l'Indonesia!.Gli SSBN M51/M45 francesi sono insufficienti per fronteggiare una minaccia di DF21/DF31 e l'Italia non può rimanere senza opzioni di difesa di fronte a queste minacce, provenienti dall'Africa.
  10. Il carro armato Ariete è obsoleto, inadeguato per un conflitto moderno ed urbano: dai rivetti esterni sulla corazza, non c'è compartimentazione con riservetta corazzata per la santa barbara, i portelli d'uscita non sono emergency safe, non c'è nessuna contromisura simil Trophy (per aumentare la sopravvivenza in un conflitto urbano, da colpi diretti di sistemi anticarro portatili)
  11. Non si è fatto tesoro delle esperienze belliche d'altre nazioni, che oltre al fuciliere ed al machine gunner, hanno da sempre inglobato la figura del "Marksman" a livello di FireTeam od almeno FireSquad. Poco o niente si sta facendo per dotare i FireTeam di micro droni per la ricognizione a tattica a corto raggio (molto utile in conflitti urbani), quanto per dotare a livello di compagnia di droni come osservatori avanzati

Racconto Distopico poco Fanta & molto Plausibile di una
crisi Mediterranea, lungo l'inviluppo delle Guerre del Clima
  • Una crescente migrazione dalla fascia sub-sahariana inizia a creare problemi di confine con Egitto e Sudan. All'inizio Sudanesi ed Egiziani hanno aperto qualche campo profughi nel deserto, poi li hanno chiusi, facendo respingimenti assistiti via terra. Scoppiano tafferugli, tumulti, poi scontri armati tra i popoli subsahariani in migrazione verso Nord ed Egitto/Sudan. 
  • ONG e Chiesa Cattolica mandano volontari per proteggere ed assistere i migranti con ponti umanitari, l'Egitto arresta gli operatori ONG quanto i volontari di Chiesa Cattolica. Non c'è posto in Europa ed in Egitto per 1.2MLD di subsahariani, inoltre assecondando la migrazione, passerà il messaggio in Africa che tutti i problemi demografici di sovrappopolazione in Africa, saranno risolti migrando in Egitto/Sudan ed in Europa, cagionando guerre.
  • La maggioranza Cattocomunista inizia una campagna stampa mondiale contro l'Egitto, per violazione dei diritti umanitari e per violenze e dittatura. L'Egitto impedisce ad ENI di portare in Italia il 25% del giacimento di metano egiziano nel Mediterraneo. 
  • Gli scontri armati con i subsahariani ed Egitto+Sudan si fanno sempre più violenti, alla fine il flusso migratorio si sposta sulla Libia, la quale crolla in poche settimane. 
  • Il NordEst Africa soccombe dopo 15gg di battaglia, ad un'invasione subsahariana: nell'area di Tunisia, Libia, dilaga un'invasione da quasi 1.2 MLD di persone, mentre si consuma un contestuale "regime changing", salgono ai vertici nuovi leader politici, provenienti dalla fascia subsahariana che comandano circa 1 MLD di sopravvissuti. Buona parte delle società tribali libiche s'adattano alla situazione imposta dai nuovi venuti, per non soccombere. 
  • L'Europa spaventata dalla rapida e violenta guerra in Nord Africa non è intervenuta, in sostegno dei resistenti  locali (tunisini, ed un po' di libici). 
  • In Italia i cattocomunisti hanno surgelato la posizione interventista della destra, in favore di un ripudio della guerra, per alimentare una posizione umanitaria, spedendo aiuti umanitari i cui stanziamenti sono e saranno palesemente insufficienti per 1 MLD di persone, in un contesto mondiale piagato da sovrappopolazione e danni da cambiamento climatico.
  • La missione umanitaria ONG è attaccata dai falangisti chartaginesi, gli operatori umanitari e volontari cattocomunisti sono rapidamente segregati come ostaggi: si chiede come pegno per il loro rilascio, gli oltre 400 MLD di petroldollari libici depositati in Unicredit. L'enorme montagna di danaro, deve essere spostata in valuta diversa e/o in banche dell'alleanza Sumerico-Gengiskana-Rakistana.
  •  Il governo italiano proibisce lo spostamento del danaro alla nuova Libia (invasa e controllata dall'impero Sumerico-Gengiskano-Rakistano), per reazione il Green Stream viene occupato ed il gasdotto chiuso. 
  • Non mancano altri compratori di petrolio o gas nel mondo, la nuova Libia vende il proprio greggio a paesi dell'area Sumerico-Gengiskana-Rakistana. 
  • L'Egitto proibisce alle petroliere dell'Alleanza Sumerico-Gengiskana-Rakistana il passaggio da Suez, la Gran Bretagna ed il Marocco, fanno altrettanto da Gibilterra. Egitto, Marocco, Algeria, Francia non vogliono mettere truppe on the ground per liberare la Libia, non sapendo che fare dei 1 MLD di persone accatastate in Libia. Si preferisce una postura difensiva, per risparmiare mezzi e uomini, ingaggiando se necessario scontri tattici nel deserto, per interdire l'invasione via terra delle nazioni vicine.
  • Il governo italiano, cerca così di negoziare sperando d'essere in una posizione di forza, per riavere in uso il green stream, ma dall'area libica si chiede la migrazione per 96 MLN d'africani all'anno, per poter riavere il petrolio libico e l'uso del green stream. L'Italia si rifiuta, iniziano a salpare dalla costa del NordEst africana centinaia di migliaia di motobarchini chartaginesi, equipaggiati con falangisti chartaginesi armati di armi leggere. Chiesa Cattolica e cattocomunisti benedicono quest'azione, spargendo propaganda e disinformazione dai propri media, scaricando la responsabilità sull'Europa che non accoglie e non aiuta l'Italia.
  • Sorge la necessità militare di distruggere le raffinerie di petrolio in Libia, ad esempio per evitare che dalla Libia possa essere prodotto il carburante per alimentare le migliaia di sciami chartaginesi, salpanti verso la penisola italica. Distruggendo le raffinerie di petrolio in Libia, i chartaginesi pur avendo i giacimenti di petrolio & metano, andrebbero in crisi energetica e non potrebbero salpare in massa contro la penisola italiana, la quale guadagnerebbe il tempo necessario per organizzare una difesa territoriale della penisola (mentre i gengiskani, provvederanno a ricostruire rapidamente e  raffinerie di petrolio nell'interno della Libia).
  • In Libia in aeroporti posti nell'interno, in pieno deserto, la ricognizione satellitare ha mostrato la presenza di un piccolo numero di Su35 e Mig29 con piloti gengiskani e sumerici, oltre ad alcune postazioni di missili MRBM Shabab3.
  • Gli aeroporti militari, quanto le raffinerie sulla costa intorno a Tripoli, quanto quelle nell'interno a SudEst del Golfo della Sirte sono protetti dal sistema Tor collegato numerose batterie SAM di classe Ya-Zahra e 2K12-Kub e numerosi ZSU23 Shilka e Mesbah1.
  • Presso Misurata, Sidra, Bengasi sono state dispiegate batterie Bavar-373 e postazioni Tor che pilotano batterie 2K12-Kub e postazioni mobili ZSU23 Shilka e Mesbah1.
  • La Marina Militare Italiana avrebbe le capacità d'infiltrare dentro al Golfo della Sirte almeno un U212 ma i battelli italiani sono inutili, non hanno la capacità di lanciare missili da crociera!.
  • La Marina Militare Italiana potrebbe inviare una squadra di FREMM tuttavia le fregate lanciamissili sono militarmente inutili: i missili Aster 15 o 30 non potrebbero colpire le raffinerie di petrolio libiche nell'interno. Le FREMM potrebbero forse ingaggiare le strutture di Tripoli, ma sarebbero a forte rischio, essendo nel raggio degli Shabab3. Un attacco navale di superficie con FREMM, stima la perdita del 50% della squadra navale
  • L'Aviazione Militare Italiana propone una missione coordinata con la Marina Militare Italiana: due F35A con due EFA Tifone, i quattro velivoli equipaggiati ciascuno di 1 missile Storm Shadow (serbatoi supplementari e missili aria-aria a guida radar ed infrarosso). Due EFA Tifone si porteranno in posizione di lancio su Tripoli e lanceranno i propri due Storm Shadow, i missili da crociera aviolanciati con 1000km di gittata massima, dovrebbero raggiungere l'obiettivo avendo bassa traccia radar. 
  • Un sottomarino U212 s'infiltrerà nel golfo della Sirte, come eventuale mezzo di soccorso per i piloti di F35 in rientro dalla loro missione.
  • Due F35 armati di uno SCALP ciascuno, con serbatoi supplementari e missili aria-aria a guida radar/infrarossa, sostenuti da rifornimenti in volo, inizieranno un'attacco verso il Golfo della Sirte, per una penetrazione a bassa quota e raggiungere il proprio punto di lancio, per permettere ai due missili SCALP di procedere contro le raffinerie libiche poste nell'interno.
La missione ha parzialmente successo: i missili SCALP raggiungono i propri obiettivi ma i danni prodotti sono limitati, in quanto i missili sono dotati di testate convenzionali

Mentre gli F35 rientrano, sono però raggiunti ed intercettati da due Su35 e due Mig29. I due F35 italiani sono abbattuti, a fronte della perdita di 2 Mig29 mentre tornano illesi nelle basi libiche, i due Su35.

Solo un pilota italiano è recuperato fortunosamente dall'U212 della Marina Militare Italiana, il battello s'era intrufolato furtivamente nel golfo della Sirte, dato che erano scarse o nulle le capacità antisom.

Dopo due giorni, la città di Palermo e di Cagliari sono colpite all'improvviso, in pieno giorno, da due missili Shabab3 con testata chimica, le perdite della popolazione italiana sono pesanti: ammontano al 20% delle due città, circa 162mila=0.2*(154+658) italiani, le condizioni meteo erano sfavorevoli per gli italiani: una grossa sacca d'alta pressione era stagnante sul Mediterraneo, ha interdetto la presenza di venti che avrebbero potuto allontanare la mortale nuvola di gas, verso il mare!.

Le raffinerie libiche della Cirenaica torneranno in funzione entro 15-20 giorni d'operosi lavori, con l'aiuto di tecnici cinesi in Africa. Come nella WWII, anche in questo caso l'Italia è incapace di proiettare potere militare sulla costa del Mediterraneo del Sud.

I Cattocomunisti imploreranno la pace ed un cessate il fuoco, accetteranno le condizioni chartaginesi imposte all'Italia, perchè i subsahariani chiedono solo di migrare in Europa!.


  • L'Italia firma un trattato di pace, in cui per esigenze energetiche ed incapacità militare italiana nel difendere i propri interessi, la penisola italica diventa succube di Chartago: si riapre l'uso del Green Stream che era stato sequestrato da Chartago, inoltre si fornisce un po' di petrolio alla penisola italiana, ma in cambio Chartago ottiene il riconoscimento del Diritto di Migrazione: 96MLN d'immigrati all'anno hanno il diritto di migrazione nella penisola italiana.
  • L'Europa disconosce la politica canaglia nella penisola italica, da tempo Schengen era stato abolito sul confine italiano, le truppe militari europee di terra, aria, mare, iniziano ad ammassare forze ai confini italiani ed in Corsica e paesi ex-Jugoslavia, per respingere i 96MLN d'immigrati clandestini che stanno risalendo violentemente la penisola italica, i cui governi italici vorrebbero spacciarli agli europei, come profughi climatici.
  • Non è stato citato alcun problema finanziario sull'Italia ed al suo immane debito pubblico, che in un contesto di crisi, i cui titoli finirebbero in crisi sui mercati finanziari, perchè si suppone che l'Italia abbia già fatto default in un tempo precedente.

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