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La battaglia di El Alamein del 23 ottobre - 3 novembre 1942

La seconda battaglia di El Alamein (o terza battaglia di El Alamein, per quegli autori che chiamano la battaglia di Alam Halfa seconda battaglia di El Alamein) venne combattuta tra il 23 ottobre e il 3 novembre 1942 durante la campagna del Nordafrica. Lo scontro coinvolse le forze dell'Asse dell'Armata corazzata italo-tedesca comandate dal feldmaresciallo Erwin Rommel, e l'Ottava armata britannica del generale Bernard Law Montgomery.

La battaglia ebbe inizio con l'offensiva britannica (nome in codice operazione Lightfoot) e continuò per alcuni giorni con intensi combattimenti dall'esito alterno, causando pesanti perdite per entrambe le parti. L'Armata corazzata italo-tedesca del feldmaresciallo Rommel venne infine costretta a ripiegare con i pochissimi mezzi rimasti, di fronte alla netta superiorità numerica e materiale britannica. Interi reparti dell'Asse, soprattutto italiani, furono costretti alla resa perché sprovvisti di veicoli a motore. Il ripiegamento venne inoltre ritardato dagli ordini di Adolf Hitler, che imponevano una resistenza estrema sul posto, nonostante il parere contrario del feldmaresciallo Rommel.
La Divisione Ariete occupava con la 21ª Panzerdivision la posizione all'estremo sud dello schieramento italo- tedesco, sempre inquadrata nel XX Corpo. Il 132º Reggimento Carristi nel corso di settembre ricevette il XIII Battaglione Carri M. All'inizio della battaglia l′Ariete aveva solo un centinaio di carri (in gran parte M 14/41) e 16 semoventi 75/18, i battaglioni bersaglieri avevano l'organico di una compagnia. La seconda battaglia di El Alamein iniziò il 23 ottobre, l′Ariete fu tenuta inizialmente in riserva, a protezione delle retrovie della Brescia e della Folgore. Il 26 ottobre fu spostata a nord nella zona di Deyr el-Murra, puntò da sud su Tel el-Aqqir, mentre la Littorio e la 15ª Panzerdivision convergevano da nord, ma la violenta reazione britannica costrinse le divisioni dell'Asse a ritirarsi. Il 2 novembre fallì l'ultimo tentativo di contrattacco delle forze corazzate italo tedesche. All'alba del 3 novembre l′Ariete, tornò a nord, si preparò a chiudere il varco aperto nella linea italo-tedesca, il 4 novembre alle 8 del mattino le forze corazzate britanniche (tutta la 7ª Divisione Corazzata ed aliquote della 10ª Divisione Corazzata) iniziarono ad attaccare la divisione Ariete. In questo combattimento furono annientati tutti i battaglioni carri, tranne il XIII, il reggimento bersaglieri e le batterie di semoventi. Il 6 novembre, presso Fuka, anche il XIII Battaglione Carristi M, l'unico "sopravvissuto" agli scontri dei giorni precedenti (non allineava più d'una ventina di carri) venne impegnato da forze nemiche soverchianti e poi distrutto.


Il comportamento della divisione Folgore durante la battaglia di El Alamein fu encomiabile, riuscendo a resistere assieme ad elementi della Divisione "Pavia" ai ripetuti tentativi di sfondamento portati dalla 7ª Divisione Corazzata britannica (23 ottobre, sostenuta dalla Brigata Francia Libera, e 24 ottobre), come anche il grande attacco concentrico portato il 25 ottobre da elementi 7ª Divisione Corazzata e della 44ª e 50ª Divisione di fanteria, e l'ultimo tentativo della 132ª Brigata Fanteria (44ª Divisione) il giorno 27. Il coraggio e lo spirito combattivo della divisione suscitò il rispetto e l'ammirazione anche da parte degli stessi avversari. In ottemperanza agli ordini dell'ACIT la divisione Folgore iniziò la ritirata nella notte del 3 novembre 1942, in condizioni difficilissime per mancanza di mezzi di trasporto. Dopo due giorni di marcia nel deserto, alle 14:35 del 6 novembre 1942, dopo aver distrutto ciò che restava, la Divisione si arrese alla 44ª divisione fanteria britannica del generale Hughes, senza mostrare bandiera bianca e senza mai alzare le mani ai nemici. I paracadutisti ottennero dai britannici l'onore delle armi, dopo la resa il generale Hughes volle ricevere il generale Enrico Frattini ed i colonnelli Bignami e Boffa, complimentandosi per il comportamento della divisione. Dopo la battaglia di El Alamein alla Divisione Folgore ed ai suoi Reggimenti fu conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Interamente distrutta in combattimento, la divisione "Folgore" venne sciolta nel 1942.

La vittoria britannica in questa battaglia segnò il punto di svolta nella campagna del Nordafrica, che si concluse nel maggio 1943 con la resa definitiva delle forze dell'Asse in Tunisia.

Che lezione imparare dalla battaglia di El Alamein, per il contesto del XXI°secolo?

Era meglio rottamare il bidone dell'Ariete, e prendere una brigata carri con il buon Merkava, però in Italia, persiste l 'atavico vizio storico, d'equipaggiare le proprie truppe, con inefficaci MBT, salvo poi trovandosi nel bisogno, di necessitare d'eroi.



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