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Dichiarate in quarantena Lombardia e 14 province e contestualmente furono presi d'assalto treni, autobus diretti al Sud accadde 8/3/2020

Furono dichiarate in quarantena dal governo Conte2, Lombardia e 14 province e contestualmente furono presi d'assalto treni, autobus diretti al Sud, accadde il 8/3/2020. Confrontare con 

8/3/2020 Post: in quarantena Lombardia e 14 province (Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli)

8/3/2020 Stampa: In Lombardia treni, autobus diretti a Sud presi d'assalto per fuggire dai focolai

La cosa ebbe a ripetersi sistematicamente anche il 14/3/2020 senza che il Ministero degli Interni od il presidente del Consiglio Conte, provassero a porre un argine a questi riflussi da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche (le regioni più colpite dalla prima ondata Sars-cov2, rispetto alle altre regioni italiane nel Centro e Sud del paese, dove non c'erano ancora contagi). Il riflusso di persone infette, cagionò poi un trend di contagi anche in Centro e Sud Italia, dove invece (prima di questi due eventi) non si registravano catene di contagi rilevanti.

Come si vede dai fatti, il mancato blocco dei mezzi di comunicazione pubblici al nord Ferrovie & Pulman con mancata sospensione del servizio, quanto la mancata presenza di forze dell'ordine e militari all'entrata di Autostrade, ossia l'inazione del governo Conte2 circa la violazione delle aree di quarantena di gente infetta e/o potenzialmente infetta (asintomatici e paucisintomatici, sintomatici)  profilano per il governo Conte2 la fattispecie astratta di PROCURATA EPIDEMIA (Art.438 CP),  STRAGE (Art.422 CP), OMICIDIO (Art.575 CP) PREMEDITATO PLURIMO (Art.577 CP) ai danni del Centro Italia e Sud Italia, dove i contagi erano con numeri marginali, prima del 8/3/2020.

Appena il giorno prima, invece accadde altro:

7/3/2020 verbale CTS n°21 il CTS prendeva atto che il virus aveva travalicato le zone rosse, anche se in queste aree, s'era registrato un moderato calo di contagi. Altrove non era così, anzi c'erano tanti casi di contagio. come nelle zone a maggior circolazione del virus (regione Lombardia, province di Parma, Piacenza, Rimini, Reggio Emilia, Modena, Pesaro-Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Alessandria, Asti in cui de facto s'andò verso un lockdown). Altra cosa era il resto del territorio nazionale, in cui il CTS suggeriva altri tipi di provvedimenti, atti a limitare la circolazione del virus. 

6/3/2020 verbale CTS n°20 in cui il CTS rispose a Zaia sulle direttive di quarantenare il personale sanitario asintomatico con tampone negativo, se erano stati esposti al virus (dotandoli di dispositivi di protezione per ridurre il rilascio di potenziali cariche virali asperse). Si doveva ripetere il tampone dopo 5gg. Anche il personale sanitario parasintomatico con +37.5 di temperatura potevano lavorare negli ospedali (data la carenza di personale), purchè indossassero mascherine e guanti e camici per ridurre il rilascio di potenziali cariche virali. Erano comunque sottoposti ad un monitoraggio quotidiano della temperatura. In casi eccezionali di carenza di personale indispensabile, si prevedeva di riammettere in servizio personale sanitario anche palesemente sintomatico.


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