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Il Governo Conte2 avocò la competenza sulla creazione delle Zone Rosse accadde il 4/3/2020

 Accadde il 4/3/2020 il Governo Conte2 avocò la competenza sulla creazione delle Zone Rosse, confrontare con quanto pubblicato a posteriori il 12/6/2020 SecoloItalia: Zona rossa, così parlò il ministro Boccia il 4 marzo 2020: in caso di emergenza comanda lo Stato, AVOCAZIONE DELLA COMPETENZA DELLO STATO CENTRALE SULLA CREAZIONE DELLE ZONE ROSSE.

 

Come si vede dai verbali CTS, il ritardo dell'avocazione e l'inazione, nella mancata chiusura delle zone di Alzano Lombardo, Nembro, Bergamo profilano per il governo Conte2 la fattispecie astratta di PROCURATA EPIDEMIA (Art.438 CP),  STRAGE (Art.422 CP), OMICIDIO (Art.575 CP) PREMEDITATO PLURIMO (Art.577 CP)


Non mancarono informazioni & suggerimenti pregiati, dalle istituzioni preposte che però furono sistematicamente disattese dal governo Conte2 quanto dalla maggioranza di governo che sostevail governo Conte2 ossia Zingaretti(PD), Crimi(M5S), Speranza(LEU). Nel nostro ordinamento istituzionale, é il governo ad avere l'iniziativa di legge, ma la maggioranza politica che sostiene il governo, può orientarne politicamente l'azione.

4/3/2020 verbale CTS n°18 nella cui riunione è presente telematicamente il ministro Speranza, che chiese se era utile chiudere le scuole, il CTS rispose che i modelli matematico-epidemici suggerivano la chiusura delle scuole come provvedimento utile, la chiusura avrebbe permesso una limitata riduzione dei contagi, ma tale chiusura delle scuole avrebbe dovuto essere prolungata per essere efficace. 

4/3/2020 verbale CTS n°17 in cui il CTS secreta il documento sui vari ceppi di Covid (il virus stava mutando) e circolava già in Italia, scientificamente s'era già notato una preoccupante crescita del tasso di mortalità. Per la gestione dei rifiuti infetti degli ospedali si rinviò al Istituto Superiore della Sanità, per avere una procedura sicura entro 24 ore. Si continuò a validare apparati hardware da poter inserire rapidamente, nelle terapie intensive che già si prevedeva che sarebbero state insufficienti.

3/3/2020 verbale CTS n°16 in cui il CTS ebbe a discutere di hardware da validare per essere acquistato rapidamente ed immesso nelle terapie intensive. Emerse inoltre il fatto che medici ed infermieri in modo crescente si stavano infettando. Si sentì telefonicamente l'assessore Gallera della Lombardia, che riportò un incremento di casi Covid19 ad Alzano Lombardo e Nembro, quanto nei pressi di Bergamo. La catena di contagio era nota, ma tali aree furono considerate dal CTS zona ad alto rischio. Il CTS chiese di chiudere i due paesi, inserendoli in zona rossa. Si temeva che l'epidemia potesse espandersi nelle grandi metropoli, passando dagli hub ospedalieri, per cui il CTS suggerì di monitorare strettamente la situazione.

1/3/2020 verbale CTS n°14 in cui il CTS ebbe ad esprimere la raccomandazione del distanziamento sociale per tutta la popolazione, evitando strette di mano ed abbracci. Si raccomandò di stringere il controllo sulle Regioni che avevano casi di Covid19 con catene di trasmissione note, ed il CTS sottolineò che la situazione era in rapido e continua evoluzione, sarebbero serviti altri interventi tempestivi per contenerla. Il CTS già prevedeva un'epidemia e richiese l'ampliamento del +50% dei posti letto per terapie intensive, con rimodulazione dei "triage".

29/2/2020 verbale CTS n°13 in cui il CTS dichiarò che ormai era epidemia Covid19 in Italia!.Il CTS richiese la generazione di piani d'emergenza alle regioni, stimò un 5% dei pazienti infetti che avrebbero necessitato di terapie intensive. Si pose il problema dell'assenza di "mascherine" che sarebbero state utili per difendere medici ed infermieri, permettendo i DPI di continuare a far funzionare gli ospedali.





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